Rodolfo Marroccu. |
Dedicai tre mesi alla preparazione della gara, nel mio personale e sconclusionato programma di allenamento, inserii delle varianti per “alleggerire” alcuni lavori. Lo scopo era quello di riuscire a riservare delle energie anche per la successiva maratona di Cagliari, in programma dopo tre settimane. Non mi passò nemmeno per la mente di rinunciare a una delle due…
Arrivai all’aeroporto di Vienna il venerdì precedente la gara in compagnia di mia moglie. Non fu difficile individuare il tizio che ci avrebbe accompagnato in albergo, un cartello con una scritta conosciuta lo “segnalava” senza possibilità di errore. Accanto all’uomo, che non parlava italiano e che venni a sapere essere l’autista, erano già presenti tre persone: due atleti e la moglie di uno di questi, di quello più “maturo”. Non attendemmo altri, il piccolo pullmino si avviò verso l’albergo. Il tragitto fu l’occasione per presentarci. Così, venni a sapere che il più giovane, cinquantaduenne, Francesco, avrebbe tentato nell’ occasione di battere il suo personale: 3h 5m. Ma la vera sorpresa riguardava il sessantasettenne, un autentico campione barese, capace di vincere nella sua categoria tutte le gare disputate. Si presentava a Vienna per confermare questa sua straordinaria regola. Curiosamente, era la moglie che, con orgoglio, raccontava delle sue imprese. Lui ascoltava imperturbabile, non riuscendo però a nascondere una evidente soddisfazione. Accennava di tanto in tanto leggeri sorrisi, indirizzati alla consorte. Ebbe solamente un leggero, impercettibile sussulto quando, giunto il mio turno, raccontai brevemente delle “mie” maratone. All’arrivo in albergo, ci presentammo agli altri atleti giunti prima di noi: una decina, più i rispettivi accompagnatori.
Percorso gara Maratona di Vienna 2012. |
Partenza Maratona Vienna 2012. |
Immagine gara Vienna 2012. |
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