Alla fine ho fatto pure questa gara in terra Sarda.
Fondamentalmente l'ho fatta perché per la prima volta nella mia terra c'era un campionato italiano di mezza maratona, e un evento del genere non so quando mi ricapiterà.
La preparazione non era certo ottimale, vengo da una maratona corsa con impegno e soddisfazione, ma allo stesso tempo venivo da una settimana di tripudi intestinali (sfondarmi a conchiglioni ripieni di ricotta non è proprio una grande idea).
Per cui non ho grandi aspettative, vado a farlo come un allenamento, e non è un modo di dire per mettere le mani avanti sapendo che farò una gara da schifo. E' che proprio devo solo fare un allenamento duro, ma pur sempre un allenamento.
Nella settimana pre gara, me ne infischio dell'alimentazione, per cui la birra appare svariate volte sulla mia tavola, pure a cena Sabato sera mangio pizza e birra.
La colazione non è per nulla curata. Per non parlare del fatto che non avverto la tensione da gara, per cui il mio intestino sta bello tranquillo e vuole tenere tutto per se il suo contenuto.
In pratica sto andando a fare una passeggiata tra amici.
Quando partiamo la mattina di domenica alle 7 siamo tutti abbastanza convinti di andare a divertirci e ben pochi avranno velleità di tempo. Il percorso è tosto e le salite dopo il 12° Km la dicono lunga sul fatto che non è una gara da tempo.
Arriviamo a Chia attraverso la panoramica, e quando vediamo in auto quello che ci aspetta dal 14° Km fino al 19° capiamo che ci sarà da divertirsi... a morire in salita.
Sul posto siamo in tanti della mia società e i soliti cazzari iniziano a tirare su il solito circo di prese per culo e show improvvisati.
Alla fine il meteo ci invoglia a coprirci, quindi decido di vestirmi come a Roma, con manicotti, canotta termica e canotta societaria.
L'attesa per entrare in gabbia è lunga, forse più del previsto. Mentre aspetto vedo la Straneo, che è venuta solo a fare presenza, ma non gareggerà... E' uno scricciolo... Ma quanto va veloce?
Tra i grandi nomi c'è soprattutto l'astro nascente Veronica Inglese, impressionante quanto sia magra, ma anche quanto è forte.
Alle 9.35 pronti via!
Si parte alla garibaldina, senza velleità. Chiacchiero col presidente della mia società, che in altri tempi sarebbe partito a fionda, ma non si sta allenando da un po' di tempo e quindi decide di farla come una scampagnata.
Staremo assieme fino al 10° Km quando dovrò cambiare passo e passare da 4'40" a 4'30"... In realtà le salite sballeranno completamente il mio progressivo!
Dopo il 10° Km mi sento bene e in salita riprendo tantissima gente. Il problema è che non sono abituato a correre in discesa, e sono rigido come un pezzo di marmo. Regolarmente molti di quelli che ho mollato in salita mi risuperano in discesa.
Al giro di boa al 14° Km sto bene, so che ancora per 2,5 Km ci saranno salite dure, ma non demordo e continuo ad accorciare il passo e arrampicarmi in salita. Al 17° Km quando in teoria c'è solo discesa a mio favore, anziché spingermi ai previsti 4'20" mi assesto su un più mediocre 4'35". Non riesco proprio a spingere e le fasce late delle cosce sono cotte dalle salite. Va bene, se non fosse che ora il cielo si è aperto e il sole di Sardegna picchia. Tornerò a casa pure con l'abbronzatura da muratore.
Mi tolgo i manicotti, e se cedessi al volere della mia testa mi fermerei pure a togliere la termica. Invece tiro dritto e continuo a contare al contrario i Km che mancano all'arrivo.
Passo sotto il gonfiabile della partenza è ho la forza di scherzare con Marcello che ha fatto la 10 Km. Linguaccia, urlo di guerra e via per gli ultimi due Km, in altri tempi sarei stato esausto e probabilmente agonizzante. Al 20° mi si affianca una ragazza che avevo superato in salita 5 Km prima. Credo ne abbia, le faccio cenno di passare, voglio prenderla come riferimento. Invece d'improvviso... SALITA!!! ma non una cosuccia... uno strappo secco. Non capisco perché, ma lì la testa parte, e riprendo a superare un po' di gente. Ora una curva nasconde un pianoro... E un altro strappo ancora più duro. Sto facendo passi non più lunghi di 50 cm, ma supero ancora tanta gente. Finito questo strappo do un po' di riposo alle gambe quando parte una picchiata verso l'arrivo... Ultimi 500m che farò a 3'17".
Finisco in 98'13". Uno o due minuti più del previsto, però mi sono divertito, alla fin fine su un percorso così duro ho staccato il mio terzo crono di sempre, senza avere minimamente preparato a pieno la gara.
Oramai il coach mi sta mettendo alla frusta, e i risultati si vedono. Ora devo solo misurarmi con una mezza da tempo come quella del prossimo 25 Maggio a Pula e vedere se sono finalmente riuscito a incrementare la cilindrata del mio motore.
Intanto in meno di 4 mesi ho già corso più di 1000 Km. Che questo anno si riesca a sfondare il muro dei 3000 Km?
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