venerdì 29 dicembre 2006

Cagliari, 29-12-15. Questionario di Matteo Simone.

Questionario di psicologia e sport per il benessere e la performance
(Il punto di vista dei comuni sportivi e dei campioni, quali sono gli aspetti che incidono sul benessere e quali sulla performance)

1.      Ti sei sentito campione nello sport almeno un giorno della tua vita o sempre un comune sportivo? Mi sento campione nello sport tutte le volte che faccio dei bellissimi allenamenti o gare, ciò mi accade almeno nell’80 % delle mie uscite che sono in media 5 alla settimana.
2.      Come ha contribuito lo sport al tuo benessere e quali sono i fattori che hanno contribuito al tuo benessere o alla tua performance? Lo sport è fondamentale per il mio benessere. Occorre una buona disciplina personale e, naturalmente, un bravo allenatore che ti dia tutte le informazioni per imparare a correre bene. Un’altra strategia molto importante è stata sempre quella di correre con compagni di allenamento più forti di me.
3.      Come hai scelto il tuo sport? A 38 anni lasciai il calcio per giocare un breve periodo a tennis e poi passare all’atletica.
4.      Nella tua disciplina quali difficoltà si incontrano? Le difficoltà sono molto intense nel primo periodo però quando ormai si corre già a buoni ritmi e si ottengono dei buoni risultati nelle gare diventa tutto più facile. La corsa in un buon gruppo poi facilita tantissimo.
5.      Quale alimentazione segui prima, durante e dopo una gara? Prima delle gare io seguo una nutrizione molto liquida e ricca di micronutrienti, proteine e pochi carboidrati. Naturalmente mi appoggio a un’azienda che mi permette di avere dei prodotti che vanno a nutrire direttamente le mie cellule (nessun picco glicemico) senza crearmi problemi se devo correre anche 20’ dopo l’alimentazione. Durante le gare non assumo niente (al limite qualche sorso di acqua) mentre nel dopo gara uso dei prodotti specifici (forniti sempre da un’azienda specializzata) dove vado, entro 30’, a ripristinare le quantità di proteine e carboidrati necessari al proprio corpo.
6.      Quali sono le condizioni fisiche o ambientali che più spesso ti hanno indotto a non concludere la gara o a fare una prestazione non ottimale? E’ successo molto raramente. Quando è successo è perché ci sono state delle condizioni fisiche che già al momento della partenza in gara mi lasciavano presupporre che si potessero verificare. Ciò è accaduto 2 o 3 volte su 300 gare ufficiali quando ho provato a gareggiare non al 100 %. Condizioni ambientali negative non hanno mai influito in modo determinante sulle mie gare.
7.      Cosa ti ha fatto mollare o cosa ti fa continuare a fare sport? Ciò che mi piace di più è sentire che il mio corpo a 57 anni è ancora integro e mi permette di ottenere dei bellissimi risultati nelle gare.
8.      Chi ha contribuito al tuo benessere nello sport o alla tua performance? Sicuramente all’inizio è stato fondamentale un bravo allenatore ma poi è dipeso soprattutto da me e dalla mia testardaggine ad allenarmi con atleti sempre più forti di me.
9.      Qual è stata la gara della tua vita, dove hai dato il meglio di te o dove hai sperimentato le emozioni più belle? Veramente tante, è successo in tante gare. L’ultima in ordine di tempo è stata certamente la Mezza Maratona di Chia (Cagliari, 03-05-15) dove, con una temperatura sui 32 gradi ed un percorso a tratti molto impegnativo, sono riuscito a fare un tempo ragionevole (1:27’07”, almeno 5’ sopra il mio standard) arrivando 13° assoluto tra quasi 1200 partenti (hanno tagliato il traguardo solo 850 atleti).
10.  Qual è una tua esperienza che ti possa dare la sicurezza, la convinzione, che ce la puoi fare nello sport o nella vita? Ormai dopo 18 anni di agonismo a buoni livelli (250 volte sul podio su 300 gare ufficiali) ho raggiunto una esperienza tale per cui le gare sono in grado di affrontarle con una ottima sicurezza e convinzione.  
11.  Quali sono le tue capacità, risorse, caratteristiche, qualità che hai dimostrato di possedere? Sicuramente la costanza, la generosità negli allenamenti e la caparbietà nelle gare.
12.  Quali i meccanismi psicologici ritieni ti abbiano aiutano nello sport al tuo benessere o alla tua performance? Certamente una tranquilla situazione familiare, appartenenza ad un gruppo di atleti di ottima levatura, capacità di vedere la vita prevalentemente in senso positivo, stile di vita molto attivo, nutrizione perfetta.
13.  Cosa pensano i tuoi famigliari ed amici della tua attività sportiva tesa al benessere o alla performance? Sia i miei familiari che gli amici di allenamento mi danno un grandissimo appoggio morale favorendo l’affronto quotidiano degli allenamenti.
14.  Ti va di descrivere un episodio curioso o divertente della tua attività sportiva? Poco più di un anno fa mi trovavo in una delle più importanti società della Sardegna. Di punto in bianco il presidente della società mandò via il direttore tecnico e, siccome questo direttore era una persona molto stimato da noi, decidemmo di andare via anche tutti noi. Due erano le scelte: o trasferirci in un’altra società o crearne una noi. Decidemmo di creare la “Cagliari Atletica Leggera”. Morale, oggi siamo la società di atletica più numerosa della Sardegna con le atlete donne tra le più forti non solo in campo regionale ma anche nazionale (Manuela Manca e Roberta Ferru). Tra l’altro io sono il presidente della società ed il direttore tecnico è la persona che fu mandato via da quella società.
15.  Cosa hai scoperto del tuo carattere nel praticare attività fisica? Costanza ed equilibrio.
16.  Come è cambiata la tua vita famigliare, lavorativa nell’aver intrapreso un’attività sportiva costante ed impegnativa? Maggiore positività e determinazione e, per il lavoro, grande spirito di gruppo.
17.  Quali sono o sono state le tue sensazioni pregara, in gara, post gara. Prima delle gare ho bisogno di massima concentrazione per la preparazione. In gara le sensazioni possono cambiare tantissimo in funzione di come si sviluppa la mia gara. Dopo gara divento la persona più socievole tra tutti, e raro che non faccia i complimenti se vedo che altre persone riescono a fare delle bellissime prestazioni.
18.  Hai dovuto scegliere nella tua vita di prendere o lasciare uno sport a causa di una carriera scolastica o lavorativa? No mai.
19.  A seguito delle tue esperienze che consiglio ti andrebbe di dare a coloro che si trovano a dover fare scelte importanti nello sport? E’ importante farsi guidare all’inizio da un bravo allenatore e, cosa importantissima, ci vuole un gruppo molto affiatato e positivo.
20.  C’è stato il rischio di incorrere nel doping nella tua carriera sportiva? Assolutamente mai.
21.  Qual è un messaggio che vorresti dare per sconsigliare l’uso del doping e per fare uno sport teso al benessere o alla performance? L’uso del doping non ti porta molto lontano. Può darsi che possa far migliorare le perfomance ma a che pro? Meglio pensare ad allenarsi bene e costantemente e pensare al benessere fisico  
22.  Riesci ad immaginare una vita senza lo sport? No assolutamente.
23.  Come hai superato eventuali crisi, sconfitte, infortuni? Con il riposo totale, anche a rischio di ripartire da zero.
24.  Ritieni utile la figura dello psicologo dello sport, se si per quali aspetti ed in quali fasi dell’attività sportiva? Nel nostro caso non saprei. La nostra società è composta soprattutto da Master che praticano lo sport nei ritagli di tempo dopo il lavoro. Sarebbe da testare.
25.  Quale può essere un tuo messaggio rivolto ai ragazzi per avvicinarsi a questo sport fatto di fatica, impegno, sudore, sofferenze? Prova a venire a divertirti con noi. Magari stando all’interno del nostro gruppo troverai tanti motivi per continuare. La fatica e la sofferenza quando si corre ridendo e scherzando passa in secondo piano.
26.  Quali sono i sogni che hai realizzato e quali quelli da realizzare? I sogni che ho realizzato sono stati quelli di aver vinto la maggior parte delle gare che ho fatto, vincere crea tantissima autostima. Da realizzare non saprei di preciso, magari conquistare un titolo nazionale sui 5000 o 10000 mt. Sicuramente anche continuare ad essere molto competitivo restando in salute è un bellissimo sogno.


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