Nei due giorni di permanenza in Ogliastra, e precisamente a
Museddu (frazione di
Cardedu), il 24 e 25-09-12, ho voluto approfittare per fare il mio allenamento in uno dei
percorsi più spettacolari che conosca.
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Immagine da casa nostra verso il mare. |
Martedì
25, verso le 11 del mattino, sono partito da casa per fare gli 8,5 km. di
strada asfaltata che da
Museddu costeggiano in buona parte il mare, sino ad arrivare a "
Coccorrocci", per poi ritornare a casa.
In tutto sono 17 km. che ho fatto in 1:18’08” ad una media di 4’36”.
Per poter dimostrare le bellezze naturali che il percorso mi
consente di vedere, lunedì 24, durante una passeggiata in macchina, ho fatto
delle foto che ho inserito nel resoconto. Ho voluto descrivere il percorso
quasi per intero così da portarlo a conoscenza verso tutti coloro che non lo
conoscono o per ricordarne la bellezza a coloro che invece lo hanno già
affrontato.
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Partenza e arrivo dell'allenamento a 150 mt. da casa. |
Vediamo come è andato l’allenamento. La partenza avviene
intorno alle 11 del mattino e la temperatura è abbastanza mite, sui 26 gradi.
Soffia un leggero vento dal nord che rende l’aria piacevole mentre il cielo è
leggermente nuvoloso con il sole che ogni tanto appare illuminando lo splendido
paesaggio “ogliastrino”.
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Vegetazione tipica ogliastrina. |
In lontananza si intravedono i cosiddetti “
Tacchi d’Ogliastra”
che fanno da contorno al panorama visivo verso la zona interna dell'isola.
La partenza avviene al fianco del canale che si trova a
circa 150 mt. da casa nostra e ci troviamo a poco più di 1,5 km. dal mare ad
una altitudine di circa 20 mt. sul livello del mare (l.d.m.). Non c’è bisogno
di fare alcun riscaldamento, anche se parto con un passo lentissimo va bene lo
stesso, d’altronde è già molto tardi ed il tragitto è lungo.
I primi 900 mt. li
affronto a fianco del canale che rimane alla mia sinistra ed in questo breve
tragitto le sensazioni non sono molto favorevoli.
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"Perd'e Pera" (Pietra a forma di pera). |
La velocità è di poco sotto i
5’ a km. e l’idea di affrontare la salita che mi porterà a 120 mt. (s. l. m.), prima della
discesa alla spiaggia di "Coccorrocci", mi porta ad essere accorto nel gestire le proprie risorse. Lascio il canale e la strada che lo costeggia per
immettermi sulla strada che sulla destra si indirizza verso Sud. Una leggera ma
costante salita nel 2° km. di allenamento mi fa guadagnare una decina di metri
di altitudine a discapito pur sempre della velocità.
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"Marina di Cardedu" vista da "Perd'e Pera". |
Poco prima di arrivare a
“
Perd’e Pera” (pietra a forma di pera) si riscende quasi al livello del mare e finalmente da questo
punto, per almeno 3 km., si costeggia il mare con ampie vedute sulla costa e
nel silenzio totale non passa inosservato il rumore delle onde che si
infrangono sulle bellissime rocce di porfido rosso. “Perd’e Pera” non è altro
che un mastodontico masso posizionato al fianco della strada alto almeno 8 mt.
e largo 10 e, da questo masso, prende il nome la spiaggia attigua.
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Vista degli scogli sul lungomare. |
Proprio
lasciando sul fianco sinistro il masso e l’ingresso alla spiaggia di “
Perd’ePera, inizia una breve salita dove si guadagnano dei metri in salita, che poi
si manterranno per oltre 1,5 km. Da questo punto si vede la magnifica spiaggia di "
Marina di Cardedu" con lo sfondo dei monti dell'
Ogliastra. Questo è uno dei pochi punti in cui la strada
rimane sempre alla stessa altitudine e costantemente al fianco del mare mentre
sulla destra scendono quasi a precipizio i costoni di roccia o si assiste ad
una vegetazione rigogliosa di
macchia mediterranea con la presenza ogni tanto di
alberi di
corbezzolo,
mirto o di
ginepro.
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"Su Mari dividìu" (Il mare diviso). |
Man mano si procede verso Sud si
intravede sempre meglio l’insenatura sul mare denominata “Su Mari dividìu” (Il
mare diviso) dove si vedono due spiagge separate da una lingua di terra e
disposte su due versanti diversi. Nel passare accanto all’ingresso della
spiaggia si scende nuovamente quasi al livello del mare mentre sulla destra vi
è una rientranza della montagna con ampi spazi visivi che si estendono sino ai
monti più alti dell’interno.
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Vista verso Nord. Sullo sfondo i monti di Baunei. |
Nell'aggirare la zona della spiaggia di “Su mari
dividìù” inizia il 4° km. con una leggera ma continua salita che mi permette di
vedere in lontananza (saranno almeno 20 km.) la collina che cade a picco sul
mare dove si trova il porticciolo di
Arbatax. Ancora più distante ma
decisamente più imperiosa si vede la catena dei monti dietro
Baunei, alti circa
800 mt., che quasi precipitano anch’essi sul mare. Nella parte centrale del 4°
km. la strada si allontana leggermente dalla costa e tende ad inoltrarsi verso
l’interno.
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Spiaggia "Su Sirboni" (Del cinghiale). |
Da questo punto si vede molto bene la piccola spiaggia di “
Su Sirboni” (Il Cinghiale) con la sabbia chiarissima e le scogliere rosse di
porfido che fanno da contorno ad un mare verde cristallino. Tutta la struttura
alberghiera di “
Su Sirboni” è chiusa da circa 30 anni per cui si può accedere
alla spiaggia tramite una unica scorciatoia stretta che parte dalla strada ma
che non sempre si riesce ad individuare.
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Altra immagine di "Su Sirboni" vista dalla strada. |
Più avanti di qualche centinaio di
metri c’è il cancello principale per l’accesso a “
Su Sirboni”, che io ho
conosciuto sempre chiuso, e per me rappresenta come una tappa molto importante.
Proprio in questo punto si trova il 5° km. e rappresenta per me il punto di
arrivo della maggior parte di sedute di allenamento fatte quando vengo a
Museddu. Tutte le volte che arrivo in questo punto mi fermo alcuni minuti e poi
riparto verso casa per ripercorrere i 5 km. magari allungando maggiormente il
passo e cercando un migliore riscontro cronometrico rispetto all’andata.
In
questa circostanza invece si procede oltre e da questo punto inizia, seppure
gradualmente, la salita che da li a due km. mi porta sino al passo, alto 120
mt. Il tempo impiegato per fare i primi 5 km. è stato di 24’10” per cui il
ritmo medio è di 4’50” a km.
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Il "passo" visto da "Su Sirboni". Sullo sfondo M.te Ferru. |
Sino al cancello di “Su Sirboni” le salite sono state
sempre molto dolci e brevi, i punti più alti di salita sono stati sino a circa
20 metri (s.l.m.), ma da questo punto in poi la musica cambia. La strada si
indirizza sempre di più verso l’interno e le curve d’ora in poi sono molto
ricorrenti. La vegetazione diventa sempre più fitta e i profumi delle piante si
sentono sempre maggiormente con l’aumentare della respirazione.
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Vista verso il mare durante la salita al "passo". |
Al 6° km. ci
arrivo comunque con un passo accettabile (5’05”) e la salita incomincia a farsi
sentire (pendenza 5 % circa). Dai circa 20 mt. (s.l.m.) mi trovo già a 70 mt. e
ci vorrà ancora un altro km. per arrivare al passo. Quest’ultimo km. inizia con
alcune centinaia di metri con pendenza non eccessiva ma ciò significa che poi
nell’ultima parte la pendenza diventa abbastanza intensa. In effetti negli
ultimi 200 mt. prima di arrivare in cima al passo la pendenza è molto vicina al
10%.
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Vista dal "passo" verso Nord. |
Finalmente arrivo al passo e da qui la visuale è molto suggestiva. Il 7°
km. l’ho percorso ad una velocità di 5’08”. Da questo punto si vede benissimo
la parte più alta del “Monte Ferru”, alto 850 mt., mentre verso nord si vede la
strada appena fatta con tutte le sue curve contorte. Proprio dal punto più alto
del passo parte una strada sterrata che si indirizza verso l’interno e conduce
verso le “Piscine naturali” dove è presente anche un "
Country Resort" (
booking).
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Inizio della discesa verso "Coccorrocci". |
Continuo per la mia strada ed inizio la discesa verso “
Coccorrocci” con una
serie di curve dolci ma con una pendenza costante tra il 6 ed il 10 %. La
discesa sino alla spiaggia di “Coccorrocci” è lunga 1,4 km. e la visuale della
spiaggia appare già dall’alto. Affronto la discesa senza eccedere nella
velocità e registro nell'8° km. un passo di 3’58”.
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Vista della spiaggia di "Coccorrocci" dall'alto. |
Ormai mancano poche
centinaia di metri al termine della discesa e la visuale della spiaggia appare
in tutta la sua interezza. Arrivo finalmente quasi di fronte all'ingresso del
camping, a due passi dalla spiaggia, e blocco il mio
“Garmin” per recuperare un po' di energie. La spiaggia di “Coccorrocci” è
composta da ciottoli di colore scuro (dal grigio al verdastro) e le onde che si
infrangono a riva fanno un rumore molto intenso. Ne approfitto nei tre minuti
di stop per passarmi un po' d’acqua sulla faccia e mi preparo alla ripartenza.
Il sole in questo momento è quasi sempre presente e se ne avverte il suo
calore.
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Immagine della spiaggia di "Coccorrocci" verso Nord. |
La spiaggia è lunga alcuni km. ed è completamente deserta. Proprio
alla fine della spiaggia arriva la parte terminale dei monti che cadono quasi a
precipizio. E’ praticamente impossibile accedere alla parte opposta del monte
dove si trova la bellissima spiaggia di “Marina di Tertenia”. Finalmente si
riparte. Allungo il tragitto di circa 100 mt. lungo lo sterrato che affianca la
spiaggia, in modo tale che prima della partenza figurino 8,5 km. La salita
inizia proprio a due passi dalla spiaggia e parte subito con una discreta
pendenza.
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Immagine della spiaggia di "Coccorrocci" verso Sud. |
Passare dal livello del mare per arrivare a 120 mt. in poco meno di
1,5 km. significa correre con una pendenza media dell’8 %. Durante la risalita
mi capita di indirizzare continuamente lo sguardo verso la spiaggia di “
Coccorrocci”
quasi come per cercare di cogliere i diversi aspetti che durante l’andata non
sono riuscito a fissare. La diversa velocità e la diversa fatica ti fanno
vivere il mondo che ti circonda diversamente. Il 9° km. di corsa è composto da
una ultima parte della discesa ma anche da circa 500 mt. di salita ed il mio “Garmin”
infatti registra un 5’18” inesorabile.
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Immagine del bosco durante la risalita. |
A meta della risalita lo sguardo si
indirizza verso la punta del “
Monte Ferru” per ammirarne la sommità fatta di
enormi guglie che qualche anno fa ebbi l’onore di visitare. Molto più vicino a
me si può ammirare il bellissimo bosco composto da alberi dal colore verde scuro
in contrasto con altri alberi dal tono giallastro che danno al paesaggio quasi
un tocco da cartolina. Il 10° km. è pura salita. Registro un parziale che non
ammette commenti: 5’32”. Finalmente però arrivo al passo e posso dire che il
peggio ormai è andato. Mentre “scollino” inizia l’11° km. e anche le mie gambe
iniziano una diversa avventura. Discesa pura. Cerco di recuperare energie per
cui mi rilasso senza badare per niente alla velocità. Ne viene fuori una
velocità di tutto rispetto nonostante la fatica affrontata alcuni minuti prima.
11° km. a 4’02”. E non è finita. Il 12° km. lo affronto aumentando decisamente
la velocità in quanto ho recuperato molto bene la fatica e viene fuori un
fantastico 3’44”. Occorre stare molto attenti nelle curve in quanto, seppure
non ci sia quasi assolutamente presenza di trafitto, potrebbe spuntare qualche
macchina o moto ad alta velocità che magari affronta la curva strettissima, per
cui è meglio sempre stare in guardia. Logicamente tutto il mio allenamento l’ho
percorso sempre in senso contrario al traffico.
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Altra immagine del bosco. |
Sembra quasi strano ma il
traffico da queste parti è composto solo da macchine e moto straniere,
soprattutto tedeschi, che popolano in questo periodo di fine settembre una
delle migliori località turistiche isolane. Al termine del 12° km. sono ormai
nei pressi dell’ingresso di “Su Sirboni” e mancano al termine dell'allenamento solo
5 km. Ormai ho esaurito quasi completamente il “bonus” della discesa in quanto
mi trovo ormai intorno ai 20 mt. (s.l.m.).
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Immagine dalla strada durante il rientro. |
Il ritorno verso casa da qui in
avanti potrei farlo quasi a occhi chiusi. Credo che in vita mia lo abbia
compiuto ben oltre 100 volte e solo al pensiero che in circa 25 anni tutto il
paesaggio sia rimasto completamente intatto mi sembra quasi fantascienza. Nel
13° km. ne approfitto, almeno psicologicamente, della spinta ottimale ottenuta
nei 2 km. di discesa, e registro un buon 4’10”. Un po' meno bene nel 14° km. (4’23”)
dato che devo affrontare una leggera risalita da “Su Mari dividìu” verso il rettilineo
del lungomare che si trova a circa 20 mt. (s.l.m.).
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Altra immagine dalla strada. |
Lungo questo rettilineo
affiora anche un po' di stanchezza ma tutto sommato riesco ancora a spingere
tranquillamente sulle gambe. La leggera discesa di “Perd’e Pera” mi fa
guadagnare qualche secondo per cui al 15° km. registro un onorevole 4’15” che
mantengo inalterato anche nel 16° km. (4’16”). Il 17° km. è quello che conclude
la mia avventura di questo allenamento e come sempre rappresenta per me una
sfida finale che và onorata. Le condizioni certo stavolta non sono ottimali. La
presenza del sole, seppur debole, ma soprattutto il vento contrario e la leggerissima
salita lungo il canale non frenano il mio entusiasmo. Riesco a chiudere l’ultimo
km. con un soddisfacente 4’10” arrivando sotto casa esausto ma soddisfattissimo.
Questo il riepilogo dei 17 km.: 1° km. a 4’56”; 2° km. a
4’51”; 3° km. a 4’51”; 4° km. a 4’39”; 5° km. a 4’52”; 6° km. a 5’05”; 7° km. a
5’08”; 8° km. a 3’58”; 9° km. a 5’18”; 10° km. a 5’32”; 11° km. a 4’02”; 12°
km. a 3’44”; 13° km. a 4’10”; 14° km. a 4’23”; 15° km. a 4’15”; 16° km. a 4’16”;
17° km. a 4’10”. Tot. 1:18’08”, media 4’36” a km., media a km. 13,1, totale calorie
1229.
Per vedere tutte le foto clicca
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Per vedere il resoconto dell'allenamento fatto in data 11-07-12, da casa a "Su Sirboni" e viceversa, clicca
qui;
Tutte le foto sono state fatte da Antonello Vargiu.
Che posti stupendi Antonello.
RispondiEliminaConosco benissimo la zona in quanto il mio primo campeggio è stato fatto proprio a Coccorrocci nel 1985....e continuo ad andarci almeno una volta all'anno.
E si Francesco, allenarmi in quei posti è davvero rigenerante...
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