La gara
ha inizio intorno alle 9.40. In partenza siamo circa una quarantina di atleti
tra uomini e donne di tutte le categorie. Da una prima analisi si vede che non
è una gara molto gradita dagli atleti master, saremmo all’incirca una quindicina. Grandi assenze anche di molti
senior che generalmente si vedono nelle gare su strada. E’ gradita e stimolante
invece la presenza di quattro atleti della società di Gonnesa (tra cui un
atleta di colore), quella degli amsicorini Floris e Loddo nonché quella
dell’onnipresente Abdelkader di Olbia. Tra le donne ci sono atlete molto
quotate come Jessica Pulina (Ploaghe), Manuela Manca (Amsicora), Elena Fratus
(Porto Torres), Graziella Mossa (id) e poche altre.
Capita
spesso che prima della partenza sai già con quale atleta ti devi confrontare,
per cui, già dopo lo sparo iniziale ti posizioni nei suoi paraggi e vedi un po’
se la sua velocità può essere presa come riferimento. Nel caso mio,
considerando la scarsissima presenza di master “maturi”, ho dovuto organizzare
l’andatura in riferimento ad un atleta ben più giovane di me. Si trattava di
Giuseppe Uda. Atleta junior di Samassi con la quale ho già avuto il piacere di
competere nella gara di S.Gavino. Il giovane Uda per l’occasione sfodera un
look del tutto bizzarro. Una criniera di fresco taglio che dalla fronte arriva
perfetta sul retro della nuca. Larga circa 5 cm. è visibile da lunga distanza e
ne caratterizza non poco il suo lato estetico. Il giovane Uda credo che sia il
mio punto di riferimento. Sperimento la sua andatura già nei primi due giri e
mi rendo conto che fa per me. Chissà se a lui la cosa và a genio ma questo per
ora non mi interessa, d’altronde è in palio il titolo sardo non stiamo mica
facendo un allenamento. Dopo 10 giri il tutto funziona a pennello. Un metro e
scampoli di centimetri ci separano indisturbati e, nonostante l’atleta di
colore della società di Gonnesa (Kiptanui) ci passa radente a ritmo di 3’05”
creandoci qualche turbolenza, io sbando leggermente mentre il giovane Uda sembra
non risentirne. Al passaggio dell’undicesimo giro il giovane Uda mi chiede a
che giro fossimo ed io nel giro di pochi istanti lo ragguaglio sulla situazione
chilometrica. Anzi, faccio di più. Dopo dodici giri e mezzo (metà gara), con il
tempo di 18’11” informo il compagno di viaggio della situazione. Da li a poco,
come al solito, qualcosa nel meccanismo atletico incomincia a scricchiolare. Il
giovane Uda giro dopo giro guadagna qualche decina di metri, ma, più che altro,
credo di essere io a rallentare l’andatura. Chiuderò con il tempo di 37’15”
passando negli ultimi giri ben oltre il minuto e trenta a giro e vanificando
tutto il vantaggio realizzato grazie al giovane Uda. I primi quattro atleti
sono tutti dell’Atletica Gonnesa. In sequenza: Kiptanui (30’34”), Mortillaro
(31’51”), Tassarotti (32’02”), Di Lello (32’52”), poi è la volta di Abdelkader
(Civitas Olbia, 32’57”) che guadagna il quinto posto grazie al ritiro di
Stefano Floris che a sua volta lo precedeva sino al 7° giro, al sesto posto
arriva Massimiliano Loddo che all’età di 43 anni si permette di fare un 33’05”
con media perfetta a giro di 1’18”. Tra le donne Jessica Pulina arriva la
prima in 36’21”, conquistando anche il
record sardo per tale distanza, poi in sequenza: Manca (36’47”), Fratus
(37’05”) e Mossa (38’52”). La cosa “buona” di questi campionati è che non
occorre aspettare per alcuna premiazione. Non c’e’ ne sono. Si finisce la gara,
ci si cambia e si ritorna a casa. Nel caso nostro poi, il rientro è stato molto
divertente. In macchina, oltre a me, c’erano Massimiliano Loddo, Andrea Atzeni
e Giuseppe Lai. Chi conosce Giuseppe sa’ benissimo che possiede altissime dotti
umoristiche che non riesce quasi mai a trattenere a tutto vantaggio di chi gli
sta’ attorno. Alle 12 eravamo già a casa.
Per vedere i risultati delle gare di Oristano clicca qui.
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