Sugli spalti sono presenti ancora buona parte del pubblico che ha seguito i grandi campioni come il keniano Ezekiel Kemboi (3.000 mt. in 8’06”00), il Jamaicano Ainsley Waugh (100 mt. in 10”41), il cubano William Collazo (400 mt. in 46”53) ma soprattutto hanno applaudito i grandi campioni olimpionici italiani come i marciatori Alex Schwazer e Ivano Brugnetti così come i saltatori in alto Andrea Bettinelli ed i gemelli Ciotti. Sicuramente però la figura che ha destato più interesse è stato Oscar Pistorius. L’atleta del Sud Africa che gareggia con due protesi ha riscosso un grande consenso da parte del pubblico ed è apparso come la figura testimonial di tutta la manifestazione.
Ma vediamo un po’ più in dettaglio come si è svolta la nostra gara.
Sulla pista rossa fiammante e morbidissima uno per uno ci
posizioniamo dietro chiamata del giudice sulla linea di partenza pronti a
sostenere questi sette giri e mezzo. In ordine decrescente di età riporto i 14
partenti: Celestino Usai (M 55, Atl. Valeria); Antonello Vargiu (M 50, Futura
CA); Bruno Toro (M 45, GS Atl. San Basilio); Paolo Porcu (M 45, Atl. Orroli
Mariano Leoni); Stefano Ardau (M 40, S.G. Amsicora CA); Luigi Mascia (M 40,
Pol. Libertas Campidano); Ivan Pulina (M 40, Atl. Ploaghe); Giampietro Dessì (M
35, S.S. Sporting Sie); Roberto Siddi (M 35, Pol. Atl. Serramanna); Giovanni
Vargiu (M 35, GS Atl. San Basilio);
Luigi Leotta (M 35, Atl. San Sperate); Massimiliano Nocco (M 35, Atl.
Cortoghiana); Abel Geremias Fenude (M 35, Atl. Selargius); Andrea Culeddu (TM,
G.S. Runners CA).
Al via occorre subito acquisire una posizione accettabile.
Si spinge sulle gambe quasi per istinto per prendere una buona velocità ma
cercando anche di non toccare qualche avversario. Solo dopo alcune centinaia di
metri si cerca di capire in che posizione ci si trova. La velocità è già in linea con le proprie
capacità ed il gruppo si è sgranato. Ormai c’è la possibilità di stare sulla
prima corsia e studiare bene chi c’è davanti. Al primo passaggio sulla linea
d’arrivo lo speaker Sergio Lai annuncia il nome degli atleti in testa quindi ci
si fa già un’idea di quali sono le forze in campo. Nel caso nostro transitano
in testa già tre atleti molto vicini tra loro con qualche metro di vantaggio
sul resto del gruppo. Questi tre atleti sono: Luigi Leotta, che rientra nelle
gare che contano dopo un breve periodo di sosta; il ploaghese Ivan Pulina, ex
campione del ciclismo isolano ed infine Paolo Porcu, atleta guasilese che
gareggia per Orroli. Subito dopo i primi tre ci sono Stefano Ardau, Luigi
Mascia, Andrea Culeddu, Roberto Siddi e Abel Geremias Fenude che precedono
Giampietro Dessì, Massimiliano Nocco ed il sottoscritto. Dietro di noi ci
sono Giovanni Vargiu, Celestino Usai e
Bruno Toro. Il primo giro è piuttosto veloce. Dal bordo campo ci viene
accreditato un tempo vicino a 1’15”. Nei primi tre giri non succede niente di
eclatante. Il gruppetto di testa si allontana sempre di più girando sotto 1’17”
a giro mentre Siddi e Culeddu rincalzano subito dopo seguiti da Fenude, Dessì,
Nocco e da me mentre si sono leggermente attardati Ardau e Mascia. A metà del
quarto giro nelle posizioni di testa qualcosa cambia. Porcu supera Pulina al secondo posto e si
attacca a Leotta che forse cede un po’ nella spinta. Culeddu passa Siddi e guida questo folto
gruppo seguito da Fenude mentre io cerco di guadagnare qualche posizione
spingendo in esterna su Nocco e Dessì. Dopo alcune decine di metri mi rendo
conto che passare i due avversari è più impegnativo del previsto per cui
rientro in carreggiata e seguo il ritmo dei miei battistrada. Dietro di noi
Giovanni Vargiu ha passato Stefano Ardau e con la coda dell’occhio vedo che si
trova ad una ventina di metri di distacco. In testa Pulina cede rispetto al
ritmo dei primi due mentre a due giri dal termine Porcu supera Leotta
attirandosi tutto il clamore del pubblico di casa. Culeddu continua a guidare
il gruppo degli inseguitori mentre Siddi perde qualche posizione. Allungano la
falcata Nocco e Dessì mentre io accuso un po’ di stanchezza. Dietro di me ormai
il distacco è di oltre 40 mt. per cui la posizione è salva. All’inizio
dell’ultimo giro sento lo speaker che acclama Porcu ancora in testa. In effetti
in questo momento l’atleta portavoce dei colori di casa cerca di spingere al
massimo per avere un buon vantaggio su Leotta che è dotato di un finale
fortissimo. Il suo vantaggio ad un giro dalla fine è di circa 15 mt. ma non è
un vantaggio rassicurante. Pulina in terza posizione amministra il suo
vantaggio su Culeddu senza chiedere più niente alla gara. Io ormai ho ben poco
da chiedere e cerco di chiudere con un buon giro finale almeno sotto a 1’18”.
La sfida di testa si chiude negli ultimi 200 mt.. Leotta ha un cambio ritmo
forsennato. Si avvicina negli ultimi 120 mt. a Porcu e lo supera prima del
rettilineo finale continuando la sua spinta sino all’arrivo. Porcu, ormai provato
dallo sforzo fatto negli ultimi giri, non ha la forza di contrastarlo. Chiude
Leotta in 9’29”73 mentre Porcu arriva in 9’33”71 con la serenità di aver
giocato tutte le sue carte per poter vincere la gara. Sicuramente il vantaggio
accumulato nella parte finale non era sufficiente per poterlo poi amministrare
nell’allungo finale. C’è da considerare anche che un’atleta esperto come
Leotta, con sei anni in meno di età
rispetto al rivale, non poteva farsi sfuggire un’occasione come questa,
autentica vetrina dell’atletica sarda. Al terzo posto Ivan Pulina chiude con
9’53”18 e precede Andrea Culeddu che nell’allungo finale riesce a scendere
sotto i 10’, per la precisione 9’59”70. Buona progressione finale di
Massimiliano Nocco che negli ultimi giri recupera delle posizioni importanti e
chiude appena dietro a Culeddu in 10’00”67. Sesto è Abel Geremias Fenude col
tempo di 10’02”41 e precede Giampietro Dessì che chiude in 10’03”66. All’ottavo
posto arriva il sottoscritto grazie ad un allungo negli ultimi 150 mt. su Roberto
Sidddi in evidente difficoltà. Già intorno ai 200 mt. finali mi rendo conto che
il distacco tra me e Dessì è di circa 20 mt. però vedo che gradualmente un po
tutti stanno passando Siddi. Mi lancio anch’io verso una progressione forte
cosicché a circa 80 mt. dall’arrivo mi trovo a tu per tu con Siddi che tenta di
reagire ma ormai io sono lanciato con il massimo sforzo verso l’arrivo. Chiudo
la gara in 10’05”04 lasciando dietro Siddi che negli ultimi metri quasi si ferma
e arriva in 10’08”88. Questi i tempi degli altri cinque atleti: Giovanni Vargiu
10’15”05; Stefano Ardau 10’20”66; Luigi Mascia 10’24”67; Celestino Usai
10’29”55; Bruno Toro 10’52”29. Subito dopo di noi partono quelli della
staffetta 4X100 e poi chiusura della serata con i fuochi d’artificio.
Per vedere tutti i risultati del Meeting clicca qui.
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