La manifestazione è stata organizzata dalla società Olympia Villacidro con a capo il suo presidente Nicola Pittau coadiuvato, nella circostanza, da tanti collaboratori della società medesima e da volontari di altre società.
Immagini 70 mt. dopo la partenza. |
La diga in oggetto ha una superficie di invaso di 74 km2 e una capacità di 20 milioni di m3. Molto caratteristica la tecnica costruttiva utilizzata. Si tratta del secondo bacino artificiale d’Europa il cui sbarramento è stato realizzato esclusivamente in terra battuta con materiale alluvionale raccolto direttamente nella zona circostante.
E’ proprio il giro completo del lago a costituire il percorso della manifestazione dove a costanti e dolci salite si alternano ripetutamente brevi e leggere discese.
Immagini gara bambini. |
La parte finale della gara è costituito dal lungo rettilineo dello sbarramento, lungo circa 800 mt., perfettamente sul piano, dove un’incredibile effetto ottico fa apparire l’arrivo straordinariamente più vicino rispetto alla effettiva distanza ancora da percorrere.
Proprio lungo questo rettilineo si sono svolte anche le gare dei più giovani (Esordienti, Ragazzi e Cadetti) nonché una suggestiva gara di contorno, denominata “Indietro Tutta”, consistente in una corsa all’indietro (Retro Running) di 1000 mt.
Partenza gara "Indietro Tutta". |
Verso le 9,45 avviene la partenza della gara principale. Sia la partenza che l’arrivo si trovano a circa 100 mt. dall’inizio dello sbarramento. Questa breve distanza consente comunque, dopo la partenza, di affrontare la curva di uscita dello sbarramento con un gruppo già sgranato dove le posizioni degli atleti più forti sono già ben definite. Tra gli atleti di maggiore spicco figurano i nomi di Marco Mattu, Gianfranco Secci, Luigi Leotta, Andrea Cabboi, Pasqualino e Alberto Carta e tanti altri. Occorre considerare che, nonostante la gara valesse come titolo sardo di corsa su strada per le categorie Senior, Promesse e Junior, non si è assistito ad una partecipazione massiccia degli atleti di queste categorie, soprattutto femminili. Sicuramente ha influito sulla partecipazione a questa manifestazione il fatto che il giorno precedente ci fosse una gara a Fonni (NU), tra l’altro molto più corta. Credo poi che affrontare una gara così lunga, nei primi giorni di giugno, costituisca un sacrificio piuttosto intenso per gli atleti, dato che la temperatura percepita, per effetto dell’altissima umidità, superava abbondantemente i 30°. Molto efficienti i due punti ristoro al km. 5,5 e 8,5, con bottiglie d’acqua “Smeraldina” da mezzo litro, anche se forse era già necessario un punto ristoro al 3° km.
Marco Mattu, vincitore della gara. |
Gianfranco Secci arrivato 2°. |
Questa la sintesi degli atleti più giovani arrivati per
primi, sia maschili che femminili. Esord. C: Alessandro Lecca (Parteolla
Dolianova) e Giulia Saiu (Olympia Villacidro); Esord. B: Sara Podda (Pod. San
Gavino) e Emanuele Sanna (idem); Esord.
A: Elena Musa (Atl. Santadi) e Kevin Congiu (idem). Da rilevare che tra gli
Esordienti hanno tagliato il traguardo 70 atleti (26 femm. e 44 masch.). Tra
le/i Ragazze/i hanno vinto Sonia Fanari (Atl. Pabillonis) e Giacomo Raffaele
Casula (GS Runners CA) mentre tra le/i Cadette/i hanno prevalso Elisabetta
Atzei (Riu Mannu Gonnostramatza) e Efisio Arba (Atl. San Basilio).
Decisamente di grandissimo rilievo, come ogni anno, mi è
sembrato il ristoro finale. Ormai questa manifestazione si è creata un’immagine
che sicuramente non è facile da mantenere, specie quando, tra atleti e
accompagnatori, si raggiunge il numero totale di oltre 1000 presenze da
soddisfare. Però la società organizzatrice ha dato un chiaro segnale di grande
capacità organizzativa accontentando tutti quanti con frutta, torte dolci e
salate e bevande decisamente all’altezza della situazione.
Due parole sulla mia gara. In questa circostanza ho ritenuto
opportuno anziché competere in prima persona applicarmi come accompagnatore ad
un amico-atleta non vedente, Armando Xaxa (M45, ASCII Roma). Muniti di cordino, io
ed il quartese Armando, siamo partiti da una posizione piuttosto decentrata
trovando non pochi problemi soprattutto nei primi due km. A me spettava mandarli
tutti i segnali di indirizzo anche se in alcune circostanze è risultati
veramente difficile guidarlo. Più di una volta, sia io che Armando, ci siamo
trovati a dover “cozzare” con altri atleti che inavvertitamente cercavano di
tagliare nelle innumerevoli curve trovandosi davanti al nostro cammino.
Addirittura in una circostanza, forse per mia distrazione, Armando ha rifilato
un calcione da dietro ad un incolpevole atleta che gli è passato davanti, e,
solo per pochissimo costui è riuscito a non cadere rovinosamente per terra.
Tutto sommato abbiamo fatto una buona gara. Forse Armando, preso
dall’entusiasmo dell’avvenimento nei primi 5 km. ha tirato leggermente di più
rispetto alle sue capacità, pagando nella fase finale con un inevitabile calo.
In tale circostanza ho dovuto sostenerlo con quelle che ormai per me sono tecniche
collaudate cercando di “traghettarlo” sino all’arrivo più che altro con la
forza mentale e la respirazione. Il nostro tempo finale alla fine è stato di
53’07”. All’arrivo mi son trovato con un tifo del pubblico veramente
straordinario. Lo speaker che annunciava il nostro arrivo, manco se fossimo i
primi della gara, ed il pubblico che ci ha accolto negli ultimi 100 mt. con un lungo applauso. Certo, per me lo sforzo della gara non era da
paragonare a quello di Armando. Tre anni prima la stessa gara la terminai
all’ottavo posto assoluto con il tempo di 41’08” con una media vicino a 3’35” a
km.
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Arrivo di Antonello Vargiu e Armando Xaxa. |
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