Mi trovo in compagnia di
Armando e Natasha per affrontare per la terza volta di seguito l’esperienza
della Mezza. Con Armando saremmo uniti da una cordicella dato che lui è un “non
vedente” mentre alla sua compagna Natasha affido la mia macchina fotografica
per scattare qualche foto.
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Partenza gara. |
Intorno alle 8,30 ci troviamo nella piazza
principale del paese dove è previsto il ritrovo degli atleti e la temperatura è
piuttosto mite mentre la pioggia ci risparmierà per tutto il resto della
mattina. A soli 15 giorni dalla “Cagliari Respira” riscontro una serie di
coincidenze che uniscono le due gare per cui quasi mi sembra di rivivere le
stesse impressioni già maturate due settimane prima. A parte il clima, così
umido ed incerto, si sono ripetuti, quasi perfettamente, gli stessi numeri di
partecipazione alla gara anche se a Uta vi è stata una maggiore partecipazione
di atleti Senior oltre alla partecipazione di alcuni atleti di origine africana.
Il circuito gara è lungo 7 km. e va percorso per tre volte in senso antiorario.
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Altra immagine della partenza. |
Di questi 7 km. quasi tre sono percorsi all’interno del paese mentre nei
restanti si corre su una strada asfaltata tra le campagne del paese. Ciò che mi
è sembrato strano è che la partenza avvenga per oltre 200 mt. prima del
passaggio sotto l’arco dell’arrivo, tant’è vero che a molti atleti, armati di
“Garmin”, sia risultata una distanza di poco superiore a 21200 mt. Alle 10 in
punto ci troviamo tutti pronti per la partenza con gli atleti su handbike
posizionati in prima fila per affrontare la partenza qualche minuto prima. Io
ed Armando abbiamo il beneplacito degli organizzatori per partire in prima fila
sul lato destro dove si trovano anche i forti atleti africani.
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Arrivo di Oualid Abdelkader. |
Per fortuna, una
volta tanto, non si parte sotto l’arco pubblicitario per cui viene sfruttata
tutta la larghezza della strada per la fase iniziale. La vittoria finale è
andata al keniano
Hillary Kiprono Bii che ha chiuso la gara in 1:04’54”
sull’altro keniano Jospaht Kimutai Koeck che vinse l’anno scorso in 1:05’05” e
risultava per cui il detentore del record gara. Va segnalato comunque che
nonostante l’ottimo tempo conquistato dal vincitore, sino a quasi metà gara lo
stesso Bii era affiancato oltre che da Koeck anche dal marocchino Noureddine
Bahi, tesserato con la Civitas Olbia che ha conquistato il terzo posto assoluto.
Al quarto posto si è classificato
Oualid Abdelkader, il marocchino ha ormai
acquisito la cittadinanza italiana ed è tesserato anche lui con la Civitas
Olbia. Oualid nei primi 8 km. è affiancato da
Stefano Floris e i due forti
atleti si aiutano a vicenda correndo intorno ai 3’13” a km. Successivamente
Floris si stacca da Oualid per attestarsi intorno ad una velocità di 3’30” a
km. Dietro Floris, sino al 16° km., transitano appaiati
Salvatore Orgiana e
Luigi Leotta. Orgiana però decide di cambiare ritmo e si porta intorno ad un
ritmo di 3’15” a km. staccando a sua volta Leotta.
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Arrivo di Salvatore Orgiana. |
Il distacco tra Floris e
Orgiana sarebbe rassicurante per il primo se non fosse altro che proprio negli
ultimi due km. la fatica costringe Floris a rallentare e percorrere gli ultimi
2 km. rispettivamente a 3’50” e 4’10”. Proprio quando ormai sia Floris che
Orgiana si trovano all’interno del paese per affrontare gli ultimi 400 mt. Orgiana
supera Floris con una progressione veramente intensa non lasciando ormai più
scampo al cagliaritano. Per chi non lo sapesse Orgiana detiene la migliore
prestazione isolana sulla maratonina conquistata a 19 anni (1992) con 1:05’40”
(Thyneside, GB.). In quanto alla mia gara con Armando posso ritenermi molto
soddisfatto. E’ la terza gara quasi consecutiva che facciamo nel giro di 2 mesi
passando dal tempo di 1:41 (02-10-11) a 1:38’ di “Cagliari Respira” sino a
1:36’43” di Uta. Sicuramente Armando ha applicato alla lettera il consiglio che
gli ho dato poco prima della partenza, ossia quello di partire piuttosto forte
almeno nei primi 200 mt. Io stesso ho avuto non poche difficoltà a restare
vicino a lui dato che effettivamente si è messo a fare la stessa andatura dei
campioni africani, tra l’altro rischiando la caduta per aver “cozzato” con Bii
dopo circa 30 mt. dalla partenza.
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Arrivo di Stefano Floris. |
Oltre ad Armando era presente anche un’altra
persona non vedente, tra l’altro reduce dalla maratona di New York, si trattava
di Gabriele Pianu accompagnato nell’occasione da Marta Piga. I due hanno
concluso la gara con il tempo di 1:51’25”. Qualche minuto prima della gara c’è
stata anche la partenza della gara degli atleti su handbike dove su tutti ha
prevalso l’atleta della Saspo Annibali Pireddu che ha chiuso la maratonina in
1:00’39” mentre l’unica donna in gara,
Cristina Sanna, è arrivata in 1:23’06”.
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