Era da oltre due mesi che non riuscivo a fare una gara per cui la giornata di oggi la aspettavo con molta curiosità ed interesse per capire in quali condizioni mi sarei trovato.
Già di primo mattino anziché indirizzarmi direttamente a San Gavino ho l’appuntamento a Guasila (mio paese natio) per passare a prendere mio padre che mi ha sempre fatto compagnia nelle ultime edizioni di questa gara portandomi anche una buona dose di fortuna.
La giornata non è particolarmente calda in quanto il sole rimane parzialmente nascosto e farà la sua comparsa da circa metà gara in avanti. Si presentano alla partenza poco meno di duecento atleti tra cui una quarantina donne. L’incombenza dello sparo di partenza spetta scrupolosamente ad Elvio Carola, presidente della società ospitante, nonché, assieme ad Antonello Podda, organizzatore di una delle più belle e antiche gare che si svolgono in Sardegna. Si tratta di un giro unico, tutto pianeggiante e veloce, che ha la peculiarità di svolgere un passaggio poco dopo 3 km. proprio di fronte alla partenza dove è previsto l’arrivo della non competitiva. Per il giro completo si prosegue e ci si porta verso la zona esterna del paese dove ci si imbatte su uno sterrato lungo oltre 3 km. leggermente morbido ma complessivamente veloce, dove, essendo in aperta campagna, tutti i profumi sono ammessi. Nella parte finale dello sterrato è presente il servizio di rifornimento acqua, adeguatamente organizzato su entrambi i lati della carreggiata, prima di affrontare gli ultimi chilometri nuovamente dentro il centro abitato. Ottima la segnalazione chilometrica, decisamente appariscente già qualche centinaio di metri prima. Il giro completo è lungo 10.250 mt. La gara è vinta con distacco da Antonio Azzena (Amsicora) in grande spolvero che distanzia un Abdelkader (Civitas Olbia) ancora alla ricerca dei suoi tempi migliori. Terzo Cristiano Pisano (Samassi), poi Luigi Leotta (M35, S.Sperate) su Pietro Brau (Atl. Goceano) ed Emanuele Concu (Atl. Ozieri). Poi è la volta dei due guasilesi Roberto Anolfo e Paolo Porcu in forza alla società di Orroli (da precisare che Roberto è solo di adozione guasilese mentre Paolo è un ex campione del ciclismo e da quest’anno è passato nella categoria M45). Al nono posto nella classifica generale arriva Andrea Porta (S.Gavino) non perfettamente a suo agio su un circuito così piatto e corto. Da ricordare il magnifico tempo impiegato da Andrea in maratona un mese prima a Treviso (2:35’55” a 2’40” da Azzena) ed il secondo posto alle spalle di Azzena nella salita della Sassari-Osilo una settimana prima di oggi. Qualche considerazione la voglio esternare sulla mia gara in quanto facente parte del secondo blocco di atleti (dal 10° al 17°) ben distanziati dal primo gruppo già descritto. In effetti la mia gara si svolge tenendo subito in considerazione la posizione del diretto avversario Giovanni Congiu (M50, Iglesias). La sua partenza è meno grintosa del solito. Passiamo al primo giro di boa (3 km. e 300 mt.) molto vicini tra noi ad un ritmo intorno ai 3’35” mentre davanti tutto il gruppo da Azzena a Porta già ha fatto il vuoto ed il solo Giovanni Curridori (Tm, S.Gavino) si trova a 50 mt. Da questo punto di gara alla zona esterna del paese ci sono circa 2 km. ed è proprio in questo frangente che perdo qualche secondo a km. per cui vengo raggiunto da altri tre atleti che si posizionano dietro di me. Congiu si porta in linea con Curridori e fa gara con lui. I tre atleti mi superano circa un km. dopo aver iniziato lo sterrato e posso individuare finalmente le loro facce. Si tratta del giovane Giuseppe Uda (Junior, Samassi), di Massimo Nocco (M35, Cortoghiana) e Giampietro Dessì (M35, Sporting Sie) che tra l’altro a fine gara manifesta giustamente la sua soddisfazione ricordandomi che a Dolianova lo battei con distacco. Il ritmo dei tre a questo punto si avvicina ai 3’30” a km. per cui decido di seguirli e da li a poco mi trovo a 2 mt. da Congiu e Curridori che appaiono leggermente in difficoltà. Siamo in cinque che si fa la gara quasi attaccati sino al punto dei rifornimenti; uno di noi in teoria è tra i primi dieci ma certamente in questo momento non stiamo pensando a questo mentre a sua volta il sole inizia a picchiare duro. Qualcosa si avverte dalle retrovie ed io ho l’onore di vedere per primo le due figure di Claudia Pinna (Cus Cagliari) e Carlo Ennas (S.Gavino) che in progressione ci hanno raggiunto ed hanno intenzioni non molto simpatiche. L’affare si complica un po’ e a rotazione vedo che Uda e Congiu tirano il gruppo mentre la cosa certa è che io posso dominare da dietro tutto lo scenario. Siamo a 2 km. dall’arrivo e le mie gambette lanciano qualche messaggio verso l’alto ma la testa cerca di non sentire. Di tutto il gruppo, ora che siamo nuovamente dentro il paese, il solo Curridori rimane al mio passo mentre mi rendo conto che tutti gli altri vanno sotto i 3’30” e sono in forte progressione. Di buon grado mi tengo a due o tre metri dal mio avversario sino all’arrivo mentre constato che dietro di me ci saranno almeno 30” di distacco verso i rivali. Memorizzo perfettamente i passaggi principali che sono quello dei 5 km. a 18’03” e quello dei 10 a 36’11” mentre l’arrivo complessivo è a 37’02”. All’arrivo sarò solo 17° ma tutto sommato sono molto soddisfatto. Vado subito a complimentarmi con Congiu che mi riferirà della sua progressione finale da spavento (per me) che lo porterà al 12° posto assoluto con un tempo intorno ai 36’40”. Per completezza di informazione vi do’ gli arrivi successivi alla “chiusura” di Porta, in ordine, dal 10° al 16°: Ennas, Uda, Congiu, Nocco, Dessì, Pinna, Curridori. Oltre l’arrivo di Claudia Pinna (15° assoluto) queste le altre prime posizioni per le donne: 2° posto Elena Frattus (Portotorres,27°); 3° Marinella Curreli (Cus Sassari, 35°); 4° Patrizia Bassetto (Cus Cagliari, 77°); 5° Adelina Casula (S.Gavino, 102°). Nel dopogara buono il rinfresco garantito per tutti i partecipanti (e oltre), con pane salciccia e formaggio accompagnati da un buon vino o acqua o the. In attesa delle premiazioni, mentre si dialogava tra amici (Porta e Concu), si avvicina Antonio Azzena per chiedere un’informazione ad Andrea e, da lì a poco, ci invita a bere una birra al bar in compagnia anche di altri amici. Tra una birra e l’altra, seduti attorno ad un tavolino, Antonio ci racconta alcune storie di gara e allenamenti che ci fanno veramente ridere. Restiamo tutti ad ascoltarlo mentre ogni tanto prende il fiato svuotando in pochi istanti quel bicchiere di birra che sembra quasi abbiano per lui un effetto di integratore post-gara. Ad un certo punto, chissà come, lo sentiamo parlare di suo padre Aldo, atleta che tutti conosciamo, e, da come lo descrive si vede che c’è nei suoi confronti un’ammirazione del tutto particolare. Ci dice che venerdì si è presentato a Bolotana (gara tutt’altro che semplice), e ha sostenuto la gara vincendo agevolmente nella sua categoria e, nonostante i suoi 66 anni, superando una miriade di altri giovani. Sin lì sembra tutto normale, però poi, ci racconta come sabato suo padre si è fatto anche la gara di Nurachi (mezza maratona) anche lì primeggiando come lui sa fare. Caspita!!, diciamo noi tutti, da dove toglie fuori queste energie non si sa proprio. Tale figlio tale padre. Aspettate, ci dice, non è finita ancora. Cioè?!?, diciamo noi tutti. Domenica mattina si è alzato alle 4 per prendere l’aereo da Alghero e trasferirsi in continente per fare un’altra gara che ha vinto agevolmente, me lo ha comunicato poco fa per telefono. A tal punto siamo scoppiati tutti dalle risate che sicuramente si sono sentite anche fuori dal bar per cui non sono riuscito a capire dove abbia corso. Siamo dovuti uscire dal bar in quanto sono iniziate le premiazioni, interrompendo quella sorta di reidratazione liquida a base di birra, condita da una serie di risate genuine che per oggi avevano sostituito il defaticante. Efficace il sistema delle premiazioni che, una volta tanto ha funzionato a dovere tanto che alle 12 già tutti avevano avuto la propria busta con dentro il modulo da compilare e presentare per ritirare il premio. Per l’occasione sono stati premiati non solo i primi tre per categoria (come comunicato), ma bensì anche il 4° e il 5°. Sicuramente in una manifestazione come quella di S.Gavino non passa inosservata l’assenza di uno speaker che dia il giusto tono e animosità a tutta la festa. Volenti o nolenti difficilmente ho sentito altri comunicatori del livello di Sergio Lai e la sua assenza ha reso senza dubbio meno briosa la mattinata.
Per vedere i risultati della gara di San Gavino clicca qui.
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