giovedì 30 aprile 2020

Città letali: asma e infarti, colpa del traffico. Scritto da Antonino Michienzi.

A Roma 5.700 bambini soffrono di asma perché vivono vicino a strade particolarmente trafficate e quindi ad alto tasso di inquinamento. A Barcellona sono addirittura 6.900, a Vienna e Bruxelles 2.800, a Stoccolma 1.700.
È un bilancio che fa venire i brividi quello fatto da un gruppo di ricercatori internazionale che ha valutato gli effetti dell’esposizione all’inquinamento in dieci città europee concentrandosi, in particolare, su due patologie in altrettante fasce sensibili della popolazione: l’asma nei bambini e le malattie cardiache negli anziani. 
A conti fatti, per i ricercatori il cui lavoro è stato pubblicato sull’European Respiratory Journal, un caso su sei di asma e uno su tre di malattie cardiache in città sono connessi all’inquinamento. Non semplicemente aggravati o favoriti, ma provocati dagli inquinanti presenti nell’ambiente. 
Ed è questa la novità: «In passato si è ritenuto che l’inquinamento dell’aria potesse aggravare i sintomi, ma questa è la prima volta che abbiamo stimato la percentuale di casi di malattia che non si sarebbero mai verificati se gli europei non fossero stati esposti all’inquinamento legato al traffico», ha spiegato la prima firmataria dello studio, Laura Perez dell’Istituto svizzero di malattie tropicali e sanità pubblica di Basilea.
Per giungere a queste conclusioni il gruppo ha adottato un complesso sistema di analisi che ha messo insieme i dati sulla residenza dei partecipanti allo studio, quelli sulle condizioni di salute e quelli relativi alla presenza di inquinanti nell’aria, concentrandosi in particolare sulle polveri sottili (PM10) e sul biossido di azoto (NO2). 
A quel punto è stata valutata la diffusione delle malattie nella popolazione che viveva nei pressi di strade particolarmente trafficate confrontandola con le persone che vivevano in aree più salubri. 
Ne è venuta fuori una mappa che inchioda alle sue responsabilità l’inquinamento atmosferico, gli amministratori e gli urbanisti.
Il primo dato saliente è che nelle dieci città analizzate un cittadino su tre vive a meno di 75 metri da una strada trafficata, mentre più della metà a meno di 150 metri. L’esposizione ad alti tassi di inquinanti, quindi, per almeno metà della popolazione urbana è un male inevitabile. 
Il secondo aspetto di rilievo è che il 14 per cento dei casi di asma cronica nei bambini e il 28 per cento delle malattie cardiache negli over 65 è causato dall’abbraccio mortale dell’aria inquinata. 
A questi, devono essere inoltre aggiunti gli eventi acuti: cioè quei casi in cui la malattia già presente si aggrava per colpa dell’inquinamento. In tal caso, secondo i calcoli dei ricercatori, circa il 15 per cento dei casi di esacerbazioni dell’asma e il 3 per cento dei ricoveri per questa causa è dovuta all’inquinamento. In più c’è da sommare circa l’1 per cento degli infarti negli anziani. 
I ricercatori non nascondono che il metodo di analisi ha numerosi pecche e che debba essere affinato, «tuttavia - hanno scritto - nonostante l’incertezza e i limiti, i nostri risultati indicano che l’inquinamento da traffico può essere responsabile di una larga, ma prevenibile, fetta delle malattie croniche e della connesse malattie acute nelle aree urbane».
Insomma, conclude Perez, «dobbiamo tenere in considerazione questi risultati per migliorare le decisioni politiche e la pianificazione urbana».

Tratto da "Healthdesk" (Stili di vita). Per entrare nel sito clicca qui.


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