Partenza gara. |
Davvero molto suggestivo il percorso con una bellissima panoramica sul mare che si poteva godere soprattutto nella prima parte della gara. Gli atleti, dopo la partenza dal “Resort Chia Laguna”, dovevano affrontare 5 km. con delle salite anche impegnative, sino all’ingresso di “Tuerredda”, una delle spiagge più belle dell’isola, per poi ritornare sulla stessa strada già percorsa, verso il punto di partenza. Qui era previsto l’arrivo della gara dei 10 km. mentre chi era iscritto alla 21 km. doveva proseguire verso Cagliari per poi rientrare nuovamente sulla stessa strada fino all’arrivo al “Resort”. La temperatura è decisamente inferiore alla media stagionale. Si registrano 15 gradi ed il cielo è nuvoloso. Una finissima pioggerellina va e viene ma non disturba più di tanto. Molto buona l’organizzazione di tutto l’evento con un brillante risultato mediatico di cui sicuramente se ne avvantaggia la nostra isola. Ci sono però anche alcuni fattori non totalmente positivi sulla quale i promotori dovranno lavorare in futuro (vi invito a leggerli nella parte finale). La partenza è prevista per le ore 9,30 ma inspiegabilmente le due gare principali, 21 km. e la 10, vengono fatte partire separatamente, anche se contemporaneamente. Tra gli atleti della 21 km. nessun problema, cosi come alcuni “big” della 10 km. che si sono portati al fianco di quelli della 21, ma per molti atleti della 10 km., partiti dietro circa 800 atleti della 21 km., è diventato un vero problema. Vediamo come sono andate le due gare.
Per quanto riguarda la 10 km. c’è stato un bellissimo duello
tra Ruggero Pertile e Migidio Bourifa (M40, Valle Brembana) che si è concluso
solo all’arrivo con la vittoria di Pertile che tra l’altro vinse nella
precedente edizione la 21 km. Il distacco tra Pertile e Bourifa è risultato di
due secondi per cui l’atleta di origine marocchina, ma residente da tanto in
Italia, ha chiuso la propria gara in 34’42”. In terza posizione è arrivato Tito
Tiberti (Free – zone) in 35’19” mentre al 4° posto il primo atleta isolano, il
fortissimo Mattia Scalas (Promessa, Atletica Serramanna) che ha fermato il suo
tempo a 37’00”. 5° è giunto l’atleta della società organizzatrice, Salvatore
Ciconte (Laguna Running) in 38’14” anticipando Pasqualino Carta (M40, Amatori
Nuoro) giunto in 39’21”. L’atleta nuorese è partito con l’handicap di trovarsi
tutto il gruppo degli atleti della 21 km. da superare e ciò naturalmente gli ha
fatto perdere parecchio tempo. Analizzando il Real Time si può constatare che
il tempo impiegato da Carta, dal momento del suo passaggio sul rilevatore tempo
è di 38’29” con una differenza di 52” (tempo impiegato per arrivare al punto di
partenza). Nonostante ciò Carta non avrebbe migliorato la sua posizione
complessiva mantenendo sempre la 6^ posizione. Questi gli arrivi degli atleti
uomini dalla 7^ sino alla 20^ posizione: 7° Giampietro Dessì (M40, Atl.
Selargius) in 39’25”; 8° (9° ass.to) Matteo Senesi (SM, GS Valsugana Trentino)
in 40’03”; 9° (10° ass.to) Andrea Cabboi (SM, Atl. Dolianova) in 40’09”; 10°
(11° ass.to) Simone Pes (SM, Amsicora Cagliari) in 40’35” (Real Time 39’45”);
11° (12° ass.to) Andrea Piras (M40, Sardegna Karalis) in 40’48”; 12° (13°
ass.to) Salvatore Bettiol (M50, Montello Runners Club) in 40’52”; 13° (14°
ass.to) Enrico Rivoldini (M40, Futura Cagliari) in 41’34”; 14° (16° ass.to)
Paolo Panzeri (M45, G. Alpinistico Vertovese) in 42’09”; 15° (17° ass.to)
Sandro Meloni (M40, Pionieri Marmilla Mogoro) in 42’16” (Real Time 41’25”); 16°
(18° ass.to) Fabrizio Serafini (TM, Sporting SIE) in 42’20”; 17° (19° ass.to)
Giorgio Lecca (M40, Sardegna Karalis) in 42’54” (Real Time 41’59”); 18° (20°
ass.to) Nando Gallese (M55, Pod. San Gavino) in 42’58”; 19° (21° ass.to) Luca
Barbieri (TM, Laguna Running) in 43’01”; 20° (22° ass.to) Fabio Loi (M35) in
43’12” (Real Time 42’21”). Molti atleti classificati entro il 20° posto hanno
“subito” il torto di essere partiti (pena la squalifica) dalla griglia prevista
per il 10000 mt. Non si capisce come abbiano fatto gli altri a “disubbidire”
senza che nessuno sia intervenuto, dato che potevano essere rintracciati dal
diverso colore del numero. Sicuramente l’atleta più penalizzato di tutti è
stato Simone Pes. L’atleta dell’Amsicora ha rispettato a dovere la griglia che
gli competeva ma per le premiazioni anziché tenere conto del Real Time hanno
preso in considerazione il tempo effettivo. Tra i due tempi (così come per
Pasqualino Carta) c’è stata una differenza di 50” che però, mentre a Carta non
ha pregiudicato niente, a Pes gli hanno fatto perdere ben 2 posizioni di
classifica. Realmente Pes sarebbe dovuto essere 8° in classifica anziché 10°. La
cosa peggiore poi è stata che, seppure fosse risultato tra i premiabili primi
10, non è stato assolutamente convocato sul palco e non gli è stato concesso
alcun premio. Oltre al torto anche la beffa. Come è successo a Carta e Pes lo
stesso caso si è verificato anche nei confronti di altri atleti. Nelle prime 20
posizioni ciò è successo a Sandro Meloni (tempo effettivo 42’16, Real Time
41’25”), Giorgio Lecca (t.e. 42’54”, R.T. 41’59”) e Fabio Loi (t.e. 43’12”,
R.T. 42’21”). E’ imbarazzante dare una definizione a coloro che sono rimasti
indietro e a coloro che si sono intrufolati tra i primi, si potrebbero usare
termini diversi che preferisco lasciare nell’immaginario di chi legge. Anche io
(Antonello Vargiu), avendo gareggiato nella 10 km., tra l’altro in
accompagnamento ad una persona non vedente, mi sono trovato a dover superare
quasi almeno 700 persone e non vi dico come. Essendo legati con un cordoncino,
per cui correndo uno a fianco all’altro, ci occorreva uno spazio molto più
ampio per passare rispetto alle altre persone. Il nostro tempo effettivo è
risultato di 50’58” mentre il “Real Time” è di 49’54” (1’04” il tempo per fare
circa 200 mt.).
Tra le donne in gara per la 10 km. bellissima vittoria della
Deborah Toniolo (8^ assoluta) che ha
prevalso di quasi 2’ sulla forte atleta isolana Sara Palmas (SF, Atl. Olbia)
giunta 15^ assoluta in 41’58”. Questi gli arrivi delle altre donne sino all’8^
posizione: 3^ (28^ ass.ta) Katiuscia Nozza Bielli (SF, G. Alpinistico
Vertovese) in 44’18”; 4^ (40^ ass.ta) Paola Gobbo (TF, Cardatletica) in 45’24”;
5^ (53^ ass.ta) Valeria Sailis (SF, Atl. Dolianova) in 47’00” (Real Time 46’05”);
6^ (65^ ass.ta) Alessia Giuliani (TF, LBM Sport Team) in 48’50” (Real Time
47’52”); 7^ (68^ ass,ta) Emilia Minnai (F45, Sporting SIE) in 49’19” (Real Time
48’23”); 8^ (71^ ass.ta) Anna Rita Zanda (F45, Atl. Cortoghiana) in 50’28”
(Real Time 49’33”).
Nella 21 km. lo strapotere di Daniele Meucci si manifesta senza alcun problema. Il vicecampione
europeo dei 10 km. e bronzo nel Cross, dopo aver raggiunto il proprio personale
nella mezza maratona di New York (1:01’06” il 17-03-13) è arrivato quasi in
scioltezza anticipando di oltre 1 minuto l’ugandese Wilson Kipkemei Busienei
giunto in 1:08’54”. Sul terzo gradino del podio l’atleta della Forestale
Giovanni Ruggiero con il tempo di 1:10’18” mentre al 4° posto il primo degli
atleti tesserato con una società isolana, Michele Merenda (Cagliari Marathon
Club) giunto in 1:13’49”. Merenda proprio
nello sprint finale ha preceduto di poco la prima donna giunta nella 21 km.,
Valeria Straneo, primatista italiana nella maratona. Questi gli arrivi maschili
dal 5° posto sino al 25°: 5° (6° ass.to) Giuseppe Stara (Dinamica Sardegna) in
1:14’20”; 6° (7° ass.to) Vincenzo Tanca (Atl. San Teodoro) in 1:15’10”; 7° (8°
ass.to) Paolo Cannas (M40, Pod. San Gavino) in 1:17’14”; 8° (10° ass.to) Marco
Pittau (Pod. San Gavino) in 1:18’43”; 9° (11° ass.to) Daniele Luzzi (M40,
Circolo Amatori Podisti) in 1:18’49”; 10° (12° ass.to) Andrea Mastrodicasa
(M40, Fartlek Ostia) in 1:19’51”; 11° (13° ass.to) Alviero Atzeni (M40, Pod.
San Gavino) in 1:19’53”; 12° (14° ass.to) Raffaele Pisu (M35, Atl. Pula) in
1:20’08”; 13° (15° ass.to) Ivan Pulina (M45, Atl. Ploaghe) in 1:20’43”; 14°
(16° ass.to) Luigi Lai (M35, Atl. Pula) in 1:20’48”; 15° (17° ass.to) Steve
Clarke (M35, USA) in 1:21’00”; 16° (19° ass.to) Giuseppe Cavallaro (M40,
Amatori Nuoro) in 1:21’25”; 17° (20° ass.to) Nicola Versari (M40, ACSI
Campidoglio Palatino) in 1:21’30”; 18° (21° assto) Eugenio Carbini (TM, Pod.
Amatori Olbia) in 1:22’21”; 19° (22° ass.to) Alessandro Spano (M40, Pod. San
Gavino) in 1:22’21”; 20° (23° ass.to) Salvatore Columbu (TM, Amatori Nuoro) in
1:22’30”; 21° (24° ass.to) Giorgio Rovei (M35) in 1:22’37”; 22° (25° ass.to)
Massimiliano Nocco (M40, Zitto e Corri Carbonia) in 1:22’42”; 23° (26° ass.to)
Bernardino Casu (M45, Pionieri Marmilla Mogoro) in 1:23’00”; 24° (27° ass.to)
Giovanni Congiu (M55, Atl. E. Sanna Elmas) in 1:23’08”; 25° (28° ass.to) Angelo
Contu (M45, Atl. San Sperate) in 1:23’11”. Va segnalato che all’atleta Paolo
Cannas è successo un piccolo incidente di percorso fortunatamente conclusosi
nel migliore dei modi. Una signora con il proprio cane ha attraversato la
strada proprio quando giungeva Cannas la quale si è scontrato con il grosso
animale ed ha avuto la peggio cadendo rovinosamente per terra procurandosi
diverse escoriazioni in varie parti del corpo. Solo dopo quasi 1 minuto
l’atleta di San Gavino si è ripreso dallo shock e ha ripreso la sua gara.
In campo femminile, per quanto riguarda la 21 km., a parte
la supremazia di Valeria Straneo (5^ assoluta), al 2° posto (9^ ass.ta) si è
presentata l’atleta keniana Sylvia Kibiego giunta in 1:17’47” mentre 3^ (18^
ass.ta) ha tagliato il traguardo l’americana Megan Nedlo in 1:21’02”. Questi
gli arrivi delle altre donne dal 4° al 10° posto: 4^ (33^ ass.ta) Monica Baccanelli (F35, Atl.
Gavardo) in 1:24’31”; 5^ (44^ ass.ta) Roberta Ferru (SF, Atl. Olbia) in
1:25’59”; 6^ (59^ ass.ta) Cinzia Meloni (SF, Pod. San Gavino) in 1:27’35”; 7^ (109^
ass.ta) Elsa Farris (SF, Amsicora Cagliari) in 1:32’09”; 8^ (110^ ass.ta) Antonella
Altea (SF, Atl. Dolianova) in 1:32’13”; 9^ (124^ ass.ta) Cristina Rizzi (F35,
GSA Cometa) in 1:33’21”; 10^ (128^ ass.ta) Stefania Carola (F40, Pod. San
Gavino) in 1:33’27”.
Complessivamente hanno portato a termine la 21 km. ben 795
atleti di cui 664 uomini e 131 donne mentre gli atleti partecipanti nella gara
dei 10 km. sono stati 312 tra cui 196 uomini e 116 donne. Se a queste due gare si aggiungono poi le due
competizioni non agonistiche della 5 e 10 km. il totale dei partecipanti sale
ad oltre 2000 atleti (quasi il doppio rispetto alla prima edizione). Interessante il pacco gara distribuito a fine
gara dopo la restituzione del chip. Nella sacca ci sono: maglia tecnica, borraccia,
libro, sacca Telethon, capellino con visiera, porta lettore mp3, prodotto
gastronomico. Le premiazioni più importanti sono state quelle fatte ai primi 10
atleti arrivati nella 21 km. e nella 10 km., sia agli uomini che alle donne. Questi
sono stati chiamati uno per uno dallo speaker sul palco e a ciascuno di loro è
stata consegnata una coppa e altri omaggi. Ai primi 6 atleti arrivati nella 21
km. è stato dato un premio in denaro con la quota più alta di 300 euro, via via
poi a decrescere. Per gli atleti master
è stato consegnato un premio a tutti i primi 3 arrivati di tutte le categorie.
Era previsto un premio in denaro di 1000 euro alla società isolana con il
maggior numero di atleti giunti al traguardo (minimo 20 atleti) così come lo
stesso importo era previsto alla società proveniente dalla penisola con almeno
10 atleti.
Vediamo ora alcuni
problemi che sono emersi durante la manifestazione. A parte il problema delle
diverse “griglie” tra i partenti nella 21 e 10 km., già analizzato sopra,
vediamo cosa altro non ha funzionato alla perfezione. Sicuramente lo spazio
della strada nella fase della partenza è molto limitante. Troppo stretta e
senza alcuna “via di fuga” qualora dovesse sorgere qualche inconveniente. Tra l’altro
non è stata data alcuna comunicazione agli atleti che partivano nella 21 km. di
lasciare un minimo di spazio libero, magari sulla destra, per coloro che
giungevano dal retro e partecipanti nella gara di 10 km. Si è verificato un
tappo insormontabile dove nonostante le urla di lasciare libero il passo
difficilmente veniva accolto come un invito lecito e magari non veniva neanche
concesso. Per fortuna il chip transponder, in possesso di ciascuno atleta sia
per la 21 che per la 10 km. competitiva, ha rivelato i tempi effettivi dal
passaggio nello start (ma ciò non è servito). Altro fattore incomprensibile è
stato quello di aver dichiarato il numero dei km. in 10, per la gara
competitiva, mentre in effetti sono risultati 10,6 (600 mt. in più). Non ci
sarebbe stato alcun male nel dichiarare già a priori la distanza giusta. La totalità
dei partecipanti alla gara dei 10 km. si sono trovati a scoprire “l’arcano
disguido” nell’ultimo km. e ciò vi assicuro che non è stato ben digerito da
tantissimi. Altro punto “debole” è stato il rinfresco. Partecipare ad un evento
così grandioso e di richiamo internazionale per poi trovarsi a fine gara un
semplice succo di frutta e una mela a lasciato parecchie persone a dir poco
sorprese. Forse siamo noi isolani che ci siamo abituati molto male partecipando
a dei rinfreschi che molte volte sostituivano abbondantemente il pranzo. Basta
vedere, giusto per non andare troppo distanti, il rinfresco che ci è stato
riservato nel dopo gara di San Gavino Monreale appena 3 giorni prima di questa
gara. Qualche problema è sorto alle diverse centinaia di atleti che dovevano
spostarsi dal punto logistico dell’arrivo e rinfresco verso il proprio
parcheggio. La disposizione degli arrivi è stata creata in modo tale da
pregiudicare un deflusso regolare delle tantissime persone in quanto nell’arrivo
a forma di imbuto non è stato previsto un efficace via di uscita immediata.
Tante persone sono rimaste spaesate e bloccate dalle transenne senza che ci
fosse alcuna indicazione per defluire dal “Resort”. Il fatto che però ha
lasciato più amareggiati la quasi totalità dei Master giunti in premiazione è
stato quello di concedere il premio anzichè sul palco principale, dove sono state fatte le premiazioni degli atleti arrivati ai primi 10 posti sia nella 10 che nella 21 km., all'interno del “Salone Expoo”, quasi di nascosto, senza
alcun annuncio del nominativo dei premiati, negando quel minimo di
soddisfazione che si prova quando, dopo una gara dura e faticosa, ti sei
conquistato un piccolo dono. Ogni atleta che rientrava tra i primi 3, in base
ai fogli di riepilogo gara, era tenuto a presentarsi a ritirare il premio.
Stesso posto e stesso gesto, ne più ne meno, di come aveva fatto poco prima della
gara, ritirando il proprio numero di partecipazione. Per fortuna nella consegna dei premi ai Master era presente Gavino Garau (Bingio) che con la sua generosità e simpatia è riuscito a mitigare l'umore non altissimo dei numerosi Master arrivati in premiazione. Certo che nei confronti
della quasi totalità di atleti Master, che hanno reso grande la “2^ Chia Laguna
Half Marathon”, non c’è stata molta gratitudine. La loro partecipazione è servita
(quasi) da “contorno” per poter affermare, da parte degli organizzatori, che a
Chia si è svolta la più numerosa gara di atletica svoltasi in Sardegna fino ad
oggi.
E già stata annunciata la data della stessa manifestazione
per il 2014, sarà in data 27 aprile.
L'unico neo è stato l'organizzazione delle partenze dalla 21 e della 10k. Anch'io ero chiuso dietro perché son arrivato tardi alla partenza. Ho sfruttato il treno di Pes ed altri per uscire dall'ingorgo. Per il resto una bella festa.
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