Il pensiero di questi giorni mi porta molto spesso a ripensare come ero un anno addietro, precisamente a fine maggio del 2012, quando mi sono trovato a dover - ripartire da zero - come atleta. Vi racconto le sensazioni e la mia esperienza vissuta, a partire da una situazione di disagio (un anno fa), sino a quella di oggi.
La data del 30-05-12 per me ha un significato molto particolare, ed è l’inizio, anzi la ripartenza, di uno status del tutto psicologico ma che per un “corridore” ha un grandissimo valore esistenziale. E’ da circa sei mesi che mi trascino su questa nuova esperienza, non certo positiva per un appassionato della corsa, chiamata “fascite plantare”. Sei mesi di stop praticamente assoluto in attesa che l’infiammazione sparisca. Da fine maggio (2012) il piede non fa più male. Posso spingere tranquillamente nel gesto della corsa, senza sentire più quel fastidio fisico che non mi permetteva di estendere la parte sottostante del piede destro e quindi poter correre. Anzi la difficoltà si manifestava anche nella semplice camminata per cui lo si avvertiva durante tutta la giornata. Non credo che sia molto facile da capire questa situazione per coloro che magari non vivono l’esperienza della corsa e non sanno quali benefici, ma anche quanti sacrifici, implichi vivere da podista. Quando poi l’esperienza positiva si protrae da tantissimo tempo (sono 14 anni che corro), diventa salda, ed è difficile non viverla nella quotidianità. Tutto ok quindi. Si riparte, e lo si fa quasi da zero. Ma questo non importa. Anzi proprio la posizione di ripartenza, quasi come se mi fossi “resetato“ tutto il beneficio creato in così tanti anni, è una sfida che ha un suo fascino. Ne approfitto anche per iniziare a raccontare gli allenamenti su una sezione del mio blog definita appunto ALLENAMENTI. Ti metti in discussione come atleta, ma pure come persona capace di tirare fuori tutta la grinta ed il carattere che hai accumulato fino ad ora. Certo non sono più un ragazzino, ma non mi sento neanche un “vecchietto”. Nonostante i miei 53 anni, qualcosa si può ancora “rosicchiare”. Se magari avessi iniziato a correre prima di 39 anni, magari … Ma non si può tornare indietro. Bisogna guardare la realtà e viverla giorno per giorno nel modo migliore, avendo fiducia in se stessi, conoscendosi così a fondo da poter programmare per il futuro. Pianificare qualcosa di buono e di “fattibile” che ti permetta di godere in salute la propria vita e rapportarti serenamente con tutti gli altri, in primis con la propria famiglia. Non mi soffermo più di tanto nella spiegazione di quali fossero i miei primi allenamenti di questo periodo, ma certamente per chi come me ama la corsa e la pratica costantemente, ha già vissuto la fase iniziale della corsa basata sulla alternanza con la camminata, dove la respirazione diventa subito affannosa e ci si chiede molto spesso perché è così faticoso fare quello che gli altri fanno in modo così semplice. Ecco io mi trovo nuovamente come un atleta nelle sue prime fasi di apprendimento. Il problema è che ho tutte le cognizioni dell'atleta “maturo” ma non c’è più il “fisico”. C’è voluto quasi un mese di dura fatica, accompagnato a tantissimo stretching, per poter nuovamente correre di continuo per quasi un ora. L’idea di partecipare ad una gara la sentivo tantissimo e lo stato fisico ormai migliorava di giorno in giorno. Il 24-06-12 mi sono voluto concedere un piccolo premio. Partecipare alla gara di Gonnostramatza (OR). Gara lunga 7 km. ma sostanzialmente pianeggiante. Risultato decisamente accettabile. Durante la gara vedevo tantissimi amici che in vita mia ho sempre battuto. Li vedo scorrazzare talmente veloci tanto da accumulare un vantaggio che a fine gara mi lascia quasi imbarazzato. Dentro di me comunque c’e tanta gioia e serenità. Ormai la strada è avviata verso una buona ripresa. Durante questa fase di allenamenti ho ripreso anche a correre con Armando Xaxa (atleta ipovedente) che avevo dovuto trascurare per tutto il periodo dell'infortunio. Proprio con Armando decidiamo di affrontare una gara tra le più dure del panorama atletico isolano. La gara di Aritzo (NU)(22-07-12). Si tratta di una Mezza Maratona durissima con pendenze molto intense ma per me si tratta di una sfida a cui non riesco a rinunciare. Convinco Armando ad andarci e anche per lui si tratterà di una esperienza unica (invito tutti coloro che amano le avventure spericolate a leggere il resoconto della nostra gara). Nonostante la fatica della gara (2 ore per chiudere una Mezza) la soddisfazione è alle stelle. La motivazione è altissima ed il fisico inizia a “rispondere” a dovere. Partecipo ad altre gare (Siurgus Donigala, 29-07 e Samatzai 02-09) ed i risultati sono sempre più incoraggianti. Il 28-10-12 posso permettermi anche di affrontare una Mezza Maratona (Ozieri Half Marathon) dove riesco a fermare il crono a 1:22’42” anche se il punto dell'arrivo si trovava decisamente più in basso rispetto alla partenza. Non ci sono dubbi, ormai sono proiettato verso il totale recupero fisico. Ci sono però alcuni inconvenienti che fanno parte della vita quotidiana da corridore che limitano sovente le mie prestazioni. Eccone alcuni: 1°) la difficoltà che mi crea il piede destro dopo gli allenamenti o le gare molto spinte (occorrono spesso anche 3 giorni di riposo assoluto per recuperare); 2° la fatica eccessiva la sera durante il lavoro. L’obbiettivo è quello di partire dal 1° Gennaio con il piede giusto. Tra l’altro da quella data inizia la mia nuova avventura nella nuova categoria master , quella degli M55. L’idea è rivolta alla preparazione dei campionati di Cross con qualche pensierino all’acquisizione del titolo regionale. Il 19-11-12 ho la fortuna di incontrare Michele Corrias (distributore indipendente Herbalife) la quale mi segnala i vantaggi di una giusta integrazione alimentare. Nella stessa circostanza grazie a Michele vengo a conoscenza di una serie di valori del mio corpo (Analisi composizione corporea) che sono di grande utilità per me. Ho sempre avuto un debole per tutte le informazioni riguardanti l’alimentazione ma sicuramente non avevo mai condiviso così a pieno ciò che Michele mi proponeva. Da li a qualche giorno ho iniziato ad utilizzare i prodotti Herbalife scoprendone immediatamente i vantaggi. Trattandosi di prodotti esclusivamente naturali, tratti da fonti vegetali (soia, siero del latte, aloe vera, ecc.), il risultato per il mio corpo non poteva che essere certi. Il primo risultato più eclatante lo scopro durante la prima gara di Cross (Dolianova, 06-01-13). La gara nostra riguarda gli atleti da M50 in su. Sono 6 km. di sterrato su un percorso erboso, sostanzialmente in pianura, ma ricco di curve e insidie varie. I primi 5 km. li percorro in compagnia di altri 3 atleti fortissimi (F. Buono, G. Lusci e G. Congiu) mentre nell’ultimo km. cambio decisamente ritmo passando ad una velocità vicina a 3’25” e dando all’arrivo oltre 100 mt.
di distacco agli avversari. Il 27-01-13 sono in gioco a San Sperate i titoli regionali di Cross. Anche in questo caso la gara risulta perfetta con la mia posizione sempre in testa sugli avversari ed il titolo regionale acquisito con discreto margine. Tutte le gare svolte nel 2013 sono altrettante vittorie. Tre gare di Cross e tre gare su strada tutte vinte con ampio margine sugli avversari e con ritmi veramente sorprendenti. L’ultima gara (Oschiri, 04-05-13), era valida come Campionato Regionale Master di Corsa su Strada (10 km.), con un percorso, all’interno del paese, non certo “piatto”. Anche questa è stata vinta con sorprendente facilità con il tempo di 36’58” ad una media vicina a 3’40” a km. Non ce dubbio che l’integrazione dei prodotti Herbalife ha sortito a dei benefici tangibili sul mio risultato agonistico. Trattandosi poi di prodotti di origine naturale non hanno alcuna controindicazione. Oltre al risultato in campo agonistico devo segnalarne la loro efficacia anche durante tutta la giornata. Non solo mi permettono di sentirmi a posto durante tutto il giorno (non accuso più alcuna stanchezza la sera a lavoro), ma bensì mi consentono di svolgere degli ottimi allenamenti recuperando con ampio anticipo la fatica. Anche il problema che ho vissuto per tantissimo tempo localizzato sul piede destro adesso non lo avverto più da tanti mesi. Se ritornando ad un anno indietro avessi pensato alle più ottimistiche delle previsioni a riguardo delle mie prestazioni agonistiche credo che mai e poi mai avrei pensato di arrivare ad un risultato come questo. Certamente molto è dipeso da un’adeguata preparazione agonistica e dalla testardaggine mentale di riuscire a raggiungere il massimo che si può ottenere ma certamente vi posso garantire che senza l’uso degli integratori Herbalife non avrei mai potuto raggiungere questi obbiettivi.
Ciao Antonello.
RispondiEliminaCondivido perfettamente l'importanza da dare all'alimentazione, in modo particolare per un atleta.
Anche se non me la sento di darti pienamente ragione sull'influenza di questo o quel prodotto
rispetto all'adeguata preparazione fisica, di cui fa parte integrante l'alimentazione.
Sei fortissimo.
P.S. elimina la verifica dai commenti.
Giuseppe io non sono mai stato un appassionato per gli integratori, però in questa circostanza ti posso dire di aver avuto un effetto tangibile. Vedi a me non interessa che un integratore mi "trasformi", a me serve che sia innanzitutto sano e che mi aiuti a portarmi in uno stato di perfetto equilibrio alimentare. Una volta che la base di partenza (il mio fisico) è a posto, allora io ci lavoro con l'allenamento. La strategia vincente è quella di trovare il mix giusto di integratori (di origine vegetale) che mi faccia stare perfettamente sia prima che dopo gli allenamenti ma soprattutto per tutto il resto della giornata. Forse sono stato sempre sfortunato quando ho usato qualche altra marca, il fatto sta che ora provo a fidarmi di Herbalife, per ora mi da ciò che mi serve.
RispondiEliminaIn quanto alla verifica dai commenti provo ad informarmi se posso eliminarla. Grazie per avermi scritto, Antonello.