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Antonello Vargiu al Meeting Terra Sarda. |
Da 12 anni gli organizzatori del Meeting Terra Sarda hanno
inserito, come gara “di contorno”, anche una gara dove vi partecipano gli
atleti Master. Si tratta certamente di una gara di minore impatto rispetto alla
manifestazione di cui stiamo parlando, non a caso viene collocata proprio nella
parte finale della giornata.
Quest’anno partecipo a questo evento per la 11^
volta su 27 manifestazioni fatte e per me solo il fatto di essere presente è
una grande vittoria. L’anno scorso non potei partecipare in quanto rimasi
infortunato per circa 6 mesi per colpa di una fascite plantare che mi tenne
bloccato sino a fine maggio.
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Gara giovanile. |
Vediamo come ho vissuto quest’anno la mia
partecipazione. Non essendoci state gare di Master a livello regionale sui 1500
quest’anno la convocazione degli atleti è avvenuta con l’invito da parte degli
organizzatori. Sono stati convocati ben 32 atleti a cui è stato rivolto
l’invito di partecipazione, coinvolgendo molte società isolane, ma poi al
momento della gara i partecipanti sono stati 21. Nel caso mio, avendo
partecipando con grande successo al Campionato di Cross Regionale (3 gare su 4)
acquisendo anche il titolo regionale (San Sperate, 27-01-13) oltre ad aver
conquistato il titolo regionale di Corsa su Strada sui 10 km. (Oschiri,
04-05-13), credo di aver acquisito sul campo il diritto ad una mia
convocazione.
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Gara giovanile. |
La preparazione alla gara dei 1500 non è stata certo delle
migliori. Già c’è stato un breve periodo di interruzione degli allenamenti per
un intervento alla mano destra fatto il 06-05-13 (Morbo di Dupuytren) per cui,
tra braccio immobilizzato e medicine di recupero ho dovuto fermarmi un po’ di
tempo. Ma la voglia di partecipare per l’ennesima volta a questa grande
“vetrina” dell’atletica isolana era troppo forte. Gli ultimi 1500 metri addirittura
risalivano al 2011, durante il Meeting Terra Sarda svoltosi ad Arzana, dove
riportai un risultato di 4’49”99. Le ore precedenti alla gara le vivo con
grande trepidazione. Sono a lavoro dall’ora di pranzo e l’uscita è prevista per
le ore 20. La mia gara, seppure non sono riportati orari nel programma, è
prevista per non prima delle 21,30. A metà serata ricevo una telefonata da
parte di Mauro Mura che è presente al Campo Ex Coni e mi chiede se devo
partecipare. Gli rispondo di si e gli chiedo come sta andando la
manifestazione. Dal rumore assordante trasmesso dal cellulare mi rendo conto
che la festa è già ad alti livelli. Lui stesso mi risponde che gli spalti sono
tutti occupati e che le gare sono iniziate da poco. Ho da fare ancora un ora di
lavoro ma ormai il pensiero è rivolto alla gara.
Finalmente sono le ore 20, la
mia non è una semplice uscita da lavoro, è una fuga. Mentre sto rientrando a
casa arriva una telefonata da mia sorella Cristina, anche lei presente alla
manifestazione, che mi comunica come le gare hanno un leggero ritardo per cui
la mia sarà sicuramente dopo le ore 22. Questa sua comunicazione mi da un po’
di serenità in quanto avevo paura di essere fuori tempo per riuscire a
riscaldarmi e prepararmi alla gara. Alle 20,40 mi trovo già all’interno del
campo. Recupero il mio numero di gara e si tratta del numero 21 (siamo 21
atleti e io sono l’ultimo in ordine alfabetico). Mi sposto verso la zona degli
spalti e mi fermo a parlare con Antonio Loddo, compagno di squadra
dell’Amsicora.
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La gara con Marzia Caravelli. |
Ne approfitto per sistemare il numero sulla canotta (nel retro)
e fa una certa impressione applicare nella parte frontale della canotta
l’adesivo con la scritta riportante il mio nome e cognome con la dicitura
“Meeting Terra Sarda 2013”. L’adrenalina inizia a salire. Mentre preparo la
canotta per la gara seguo le gare dall’esterno e solo il pensiero di essere io
su quella pista mi emoziona. Seguo con estrema attenzione la gara dei 3000
metri dove è presente Claudia Pinna e non posso astenermi dall’incitamento (chiuderà
la gara al 3° posto in 9’34”27). Gli spalti sono gremiti. Sono presenti non
meno di 4000 persone ed il rumore dei tifosi, ad ogni passaggio di Claudia,
diventa una bolgia. Lo speaker ricorda sovente anche la bella impresa di
Marzia Caravelli che nei 100
mt. a ostacoli ha fermato il crono a 13” netti.
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Premiazione a Marzia Caravelli. |
Mentre mi accingo ad un leggero
riscaldamento gareggia Stefano Floris, ( 4’03” nei 1500 mt.). Anche in questo
caso ne approfitto per incoraggiarlo. Le mie urla, sempre molto forti, sembra che
vogliano scaricare anche un po’ di tensione nervosa. In effetti si
avvicina sempre di più la mia gara e aumenta sempre maggiormente la
concentrazione. Il riscaldamento vero e proprio dura circa 20’ e lo faccio nel
“pistino” di 100 mt. dietro gli spalti. Mi trovo in compagnia di tanti amici
Master come Genesio Lusci, Luigi Mascia, Amarildo Serpi e tanti altri. Sono
presenti tra i partecipanti alla gara Master anche degli atleti “Senior” (Walter Molino, Mattia Gelso e Angelo Desogus)
e ciò appare abbastanza strano dato che saremmo dovuti essere tutti Master. Vabbè,
vorrà dire che stavolta la qualità della gara sarà più alta.
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Gara 1500 mt. maschile. |
Io sono l’unico
della categoria M55 e più giovane di me c’è anche l’unico dei M50 (Lusci).
Stavolta la media dell’età dei partecipanti è davvero scesa. Nel frattempo
inizia la gara Master delle Donne per cui non ci vuole molto alla nostra gara.
Ultimi allunghi in uno spazio ristretto dove occorre stare attenti a non
incrociare i colleghi. Ormai ci troviamo tutti quanti radunati al bordo del
campo dove avviene l’appello. Ci chiamano in ordine di numero e ci fanno
mettere in fila come dei ragazzini a scuola. Io sono l’ultimo (non è la prima
volta che mi è capitato in vita mia) e ci prepariamo ad entrare in pista. Nel frattempo termina la gara delle Donne Master
con la vittoria di Elsa Farris (5’02”92 nei 1500 mt.) per cui ormai non rimane
molto tempo.
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Arrivo di Claudia Pinna. |
Sono le 22 passate già da un po’ e dopo alcuni allunghi c’è ancora
un altro appello per la disposizione sulla linea della partenza. Sembra
manchino pochi secondi alla partenza ma ancora non arriva l’ok per lo sparo.
Niente, non arriva l’ok per cui siamo invitati ad aspettare qualche minuto.
Altri piccoli allunghi. Chissà, forse c’è qualche problema per la diretta in
TV. Tutte le fasi della manifestazione, come ogni anno, vanno in diretta su
Videolina. Sono praticamente oltre 1 ora che mi muovo. Avrò fatto più di 10 km.
Sono le 22,20 e finalmente siamo chiamati nuovamente per l’allineamento alla
partenza. Che sia la volta buona? Pronti…
via.
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Gara 1500 Master Uomini. |
Finalmente partiti. Già dai primi 100 mt. si delinea un primo schieramento
di atleti. Io chiudo in ultima posizione la scia. Mi rendo conto da subito che
non posso spingere più di tanto. Sono su un’andatura intorno ai 3’10” ed è già
alta per me. Dopo il primo giro accuso tra l’altro un po’ di stanchezza per cui
sono obbligato ad una leggera riduzione della velocità. Verso metà gara ho la
crisi più consistente. Il distacco dal penultimo atleta si accentua un po’ e
non riesco a spingere decentemente sulle gambe. Per fortuna inizia l’ultimo
giro. Recupero un po’ di fiducia e riprendo a spingere recuperando il gap che
si era venuto a creare con Giuseppe Lai che mi precedeva.
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Antonello Vargiu al 2° giro. |
Nei 200 mt. finali
riesco ad allungarmi e a chiudere, seppure in ultima posizione, non distante
dal resto del gruppo. In quanto agli altri atleti in gara devo ammettere che ho
visto ben poco. Dalle voci dello speaker sentivo nominare spesso Gelso e Carta.
Ad un certo punto ho indirizzato lo sguardo verso la testa della gara e ho
visto che Carta aveva un ottimo vantaggio su Gelso e Molino. Ho saputo poi che
ha perso nell’ultimo giro buona parte del vantaggio mentre Gelso e Molino si
sono poi giocati la vittoria nel rettilineo finale a vantaggio del più esperto
Molino. Che dire.
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Arrivo dei 1500 mt. Master Uomini. |
Ottima esperienza vissuta alla soglia di 55 anni che dà
morale e gioia. Già aver partecipato alla gara è una vittoria. Credo poi di
aver onorato con il massimo dell’impegno una gara che tra l’altro non ho
preparato a dovere. Tempo finale 4’53”28 ossia ad una media di 3’16” a km. Due
cose ricorderò di questa gara: 1° la fatica fisica verso la metà gara; 2°
l’incitamento altissimo di tanti spettatori che si trovavano in tribuna e che
mi hanno incitato ad ogni giro manco se fossi in testa alla gara. Grazie.
Chissà se anche l’anno prossimo farò parte degli atleti del Meeting Terra
Sarda, sarebbe la 12^ volta su 13 edizioni dove partecipano i Master.
Chissà…
Le foto sono state gentilmente concesse da Marco Floris;
Per vedere gli arrivi delle varie gare clicca
qui;
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