Nel nostro Paese la corsa è uno degli sport più esercitati da professionisti e principianti, non solo per l’estrema praticità ma anche per i suoi aspetti benefici. Tuttavia, come tutte le altre attività sportive anche la corsa non è esente da rischi, soprattutto quando si cerca di strafare. Capita spesso, infatti, che tanti appassionati rischino di andare ben oltre le proprie capacità scegliendo di allenarsi tutti i giorni, o comunque dal lunedì al venerdì, senza mai concedersi una pausa tra un allenamento e l’altro.
Poiché, in questo caso, uno dei pericoli più concreti è sicuramente quello di incorrere nel sovrallenamento, abbiamo pensato di provare a scongiurare una simile eventualità dando una risposta ad una delle più annose domande del mondo della corsa, ovvero: “Correre tutti i giorni fa bene o male?”. Trovare una risposta convincente non è poi così semplice, poiché molto dipende dal singolo individuo e dal suo modo di correre, ma noi ci proviamo comunque esaminando i pro e i contro della corsa giornaliera.QUALI SONO I PRO?
Partendo dal presupposto che correre una volta a settimana provoca più danni che benefici, in particolare al cuore che viene sforzato ma non allenato, e che due sole uscite settimanali sono ben poco efficaci, non solo per la salute ma anche per le prestazioni, possiamo affermare che allenarsi dai tre giorni in su determina un netto incremento dei benefici e delle prestazioni e che, in particolare, chi si allena cinque giorni a settimana è in grado di recuperare più del 95% di capacità aerobica. Correre con continuità, quindi dai 5 ai 7 giorni a settimana, fa bene solo nel momento in cui si esegue un allenamento blando e non dunque orientato all’incremento della forza e della resistenza, in quanto un allenamento ad alta intensità indurrebbe uno stato di sovrallenamento e necessiterebbe per forza di una pausa, anche di un solo giorno, per ristorare e ristrutturare la muscolatura stressata e sfibrata.
Anche se il ritmo della corsa deve essere piuttosto lento, correre tutti i giorni per circa mezz’ora, o al massimo 45 minuti, comporta alcuni vantaggi, come:
- la fortuna di mantenersi allenati tenendo costantemente attiva la muscolatura senza troppa fatica;
- la possibilità di ottimizzare il peso bruciando prevalentemente i grassi. Un quarantenne che corre 6 volte alla settimana ha in media una riduzione del peso corporeo del 5%;
- l'opportunità di migliorare la funzionalità cardiaca. Recenti studi americani, eseguiti su alcune persone monitorate per sei mesi, hanno rivelato che correre 45 minuti al dì per 5 giorni alla settimana riduce i trigliceridi nel sangue e aumenta il colesterolo buono di circa il 15%;
- l'utilità nel combattere lo stress influenzando l’effetto che questo ha sulla chimica cerebrale. Correre quotidianamente ha anche un effetto positivo nella gestione dell’ansia e degli attacchi di panico.
QUALI SONO I CONTRO?
Correre tutti i giorni fa male nel momento in cui non si è ben allenati, si percorrono troppi km e si esegue un allenamento ad alta intensità. In tutti gli altri casi invece, cioè quando si corre da tanto tempo e ci si limita a ridurre l'andatura e il chilometraggio, non è poi così rischioso.
Tuttavia non mancano gli aspetti negativi, come:
- i possibili guai fisici, in quanto superati i cinque giorni consecutivi aumenta il rischio di infortuni a ossa e tendini a causa delle continue sollecitazioni. La situazione si aggrava in caso di attività fisica intensa;
- l’impossibilità di seguire un programma di allenamento ad alta intensità al fine di incrementare forza, resistenza e migliorare la distanza, in quanto il ritmo della corsa deve essere blando per evitare di affaticare troppo la muscolatura;
- lo stoccaggio dei carboidrati in grassi, poiché a causa dell’andatura lenta della corsa i primi non vengono direttamente bruciati per ottenere energia ma immagazzinati come grassi;
- il pericolo di stufarsi e perdere la giusta concentrazione psicologica a causa della monotonia e della difficoltà a mantenere sempre lo stesso ritmo. Esiste dunque il serio rischio di perdere facilmente la motivazione.
Tuttavia non mancano gli aspetti negativi, come:
- i possibili guai fisici, in quanto superati i cinque giorni consecutivi aumenta il rischio di infortuni a ossa e tendini a causa delle continue sollecitazioni. La situazione si aggrava in caso di attività fisica intensa;
- l’impossibilità di seguire un programma di allenamento ad alta intensità al fine di incrementare forza, resistenza e migliorare la distanza, in quanto il ritmo della corsa deve essere blando per evitare di affaticare troppo la muscolatura;
- lo stoccaggio dei carboidrati in grassi, poiché a causa dell’andatura lenta della corsa i primi non vengono direttamente bruciati per ottenere energia ma immagazzinati come grassi;
- il pericolo di stufarsi e perdere la giusta concentrazione psicologica a causa della monotonia e della difficoltà a mantenere sempre lo stesso ritmo. Esiste dunque il serio rischio di perdere facilmente la motivazione.
In conclusione possiamo affermare che correre tutti i giorni non fa male a patto che i runners più allenati, e non certamente i neofiti della disciplina, scelgano un programma d’allenamento giornaliero a bassa intensità.
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