Mantenere un
certo benessere intestinale è
importante per tutti, ma soprattutto per gli sportivi e in particolar modo per
i corridori. A differenza di altri sport, come per esempio la bicicletta o il
nuoto, che mantengono il corpo relativamente fermo, con la corsa tutto
l’apparato endogeno è sottoposto a particolari ed evidenti stress meccanici: in
alcuni casi è possibile andare incontro alla cosiddetta caecal slap syndrome, ovvero quella serie di disturbi causati dal
continuo strofinarsi delle anse dell’intestino cieco contro le pareti
dell’intestino.
Questa continua frizione può portare lesioni minori alle mucose, che possono manifestarsi anche con la presenza di sangue nelle feci.
Questa continua frizione può portare lesioni minori alle mucose, che possono manifestarsi anche con la presenza di sangue nelle feci.
Nonostante molti
dei problemi intestinali legati alla corsa non siano gravi a livello medico, mantenere il proprio benessere intestinale
con uno stile di vita sano e con alcune semplici buone abitudini può
evitare che questi vadano ad inficiare la performance durante l’allenamento o,
ancor peggio, durante la gara.
Infatti alcune delle cause dei problemi intestinali avuti durante la corsa possono essere legate al mancato svuotamento intestinale causato da un caso di stipsi o dal semplice stress pre-gara.
Infatti alcune delle cause dei problemi intestinali avuti durante la corsa possono essere legate al mancato svuotamento intestinale causato da un caso di stipsi o dal semplice stress pre-gara.
Andiamo a vedere
quali sono le indicazioni base per mantenere un buon benessere
intestinale.
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È necessario avere un’alimentazione ricca di fibre: la dose di fibre raccomandata per un
adulto è circa 20-30 gr. al giorno. Una maniera pratica e veloce per aumentare
il consumo di fibre è sostituire la pasta e il pane bianco con pasta e pane
integrale: questi due sono, infatti, gli alimenti che contengono la maggior
quantità di fibre. Per evitare di incorrere in qualche effetto collaterale,
come qualche episodio di meteorismo, è meglio introdurre gradualmente le fibre
nella propria alimentazione. Se si è in vista di una gara o competizione è il
caso di evitare, però, alimenti troppo ricchi di fibre nelle quarantotto ore
precedenti.
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Ugualmente importante è idratarsi adeguatamente: senza assumere la giusta quantità d’acqua
si rischia di andare incontro a fenomeni di stitichezza, dato che delle feci
disidratate possono risultare dure e difficili da evacuare. Naturalmente essere
ben idratati non aiuta solo il nostro intestino, ma anche tutto il corpo. La
quantità consigliata di liquidi da bere si aggira attorno ai due litri al
giorno. Come per le fibre, è importante stare attenti a non esagerare nei giorni
pre-gara, così da evitare possibili fastidi durante la competizione.
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Consumare
quotidianamente dei cibi probiotici, per esempio alcuni tipi di yogurt –
leggere attentamente l’etichetta per sapere con che tipo di yogurt si ha a che
fare – perché i batteri probiotici in essi contenuti riescono a resistere
all’acidità dello stomaco e ad arrivare nell’intestino, dove possono espletare
la loro funzione benefica sulle funzioni intestinali.
È inoltre
necessario capire se il problema intestinale, acuto o cronico, che ci troviamo
ad affrontare è scatenato da un fattore fisico o soltanto dall’eventuale ansia
da prestazione o stress: è importante quindi ridimensionare il problema e
l’importanza della competizione a cui si sta per partecipare per ritrovare la
calma e il relax.
Foto tratta da "Bassilo.it".
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