Abbiamo spesso l’impressione che l’ispirazione e le idee nascono dal nulla e che spariscono nel momento in cui non ne abbiamo più bisogno. La creatività non è semplicemente l’analisi della parte destra e sinistra del cervello, ma si tratta di numerosi processi cognitivi, connessioni neuronali ed emozioni che stimolano la nostra immaginazione e che quindi ci rendono creativi.
Se esistono pochi individui (o forse nemmeno uno) che presentano tutte queste caratteristiche, avranno delle abilità più sviluppate che altre. Forse la vita non è proprio come nei SIMS, con un livello di completamento di ogni abilità che dobbiamo incrementare noi stessi.
Sognare non è semplicemente perdere tempo in modo inutile. È lasciare vagabondare il proprio spirito per facilitare il processo di incubazione creativa. E sì, lo sappiamo per esperienza che le nostre migliori idee spesso escono dal nulla quando abbiamo la mente altrove.
Osservano tutto ciò che li circonda
Il creativo vede possibilità ovunque, che sottointendono una acuta osservazione dell’ambiente. Ogni informazione può diventare un pretesto per l’espressione creativa, come diceva Henry James « nulla è perso da uno scrittore ». Gli stalker sarebbero quindi dei grandi creativi?
Lavorano quando vogliono
Alcuni preferiscono lavorare presto al mattino, altri tardi la sera. Vladimir Nabokov iniziava a scrivere quando si alzava alle 6 o alle 7 del mattino. Frank Lloyd Wright aveva l’abitudine di svegliarsi alle 3 o alle 4 del mattino e lavorare per qualche ora prima di riaddormentarsi. Qualunque sia il momento della giornata, gli individui molto creativi riescono spesso ad individuare a che ora mettere in moto la loro mente, i migliori ne sono coscienti e cercano di adattarsi in modo naturale.
Stanno da soli
Essere creativi significa anche non aver paura della solitudine. Non è un caso che spesso si dice che gli artisti sono persone solitarie. Il contesto della solitudine è spesso assimilato alla fase in cui sogniamo, ma in realtà si è molto presenti e la voce con cui si dialoga è dentro se stessi.
Ricercano nuove esperienze
Le persone creative adorano esporsi a nuove esperienze, sensazioni e a nuovi stati d’animo, proprio questa apertura è un indicatore importante della produzione di creatività. Può trattarsi della ricerca intellettuale, di sensazioni, di brividi, di fantasie… a breve Darlin organizzerà dei mega salti in paracadute dalla stratosfera per i creativi.
Sbagliano
La perseveranza è la condizione per il successo creativo. Prima di giungere ad un risultato che avrà successo, la creatività passa per varie tappe che sono una sequenza di fallimenti. Imparare da questi errori consente di analizzarsi e migliorarsi. Quindi se non avete combinato niente in 20 anni, forse è il caso di abbandonare.
Si pongono le domande giuste
Eterno curioso, il creativo osserva, ascolta, ma soprattutto pone le giuste domande riguardo ad una certa situazione. Vuole sapere perchè le cose sono in quel modo e non in un altro.
Osservano la gente
Marcel Proust ha passato gran parte della sua vita a osservare la gente e raccoglieva le note più evidenti nei suoi libri. Osservare il proprio vicino d’aereo mentre utilizza il suo smartphone potrà forse farvi nascere un’idea geniale a cui nessuno aveva pensato finora.
Rischiano
Il fallimento deriva dall’aver rischiato. La creatività é l’azione di produrre qualcosa dal nulla e ciò necessita di rendere pubbliche le scommesse che abbiamo fatto nella nostra mente. Non è una cosa per timidi. Tempo perso, una reputazione infangata o soldi spesi male, derivano da una creatività sbagliata.
Ogni occasione è buona per esprimersi
Nietzsche riteneva che la vita e il mondo dovessero essere visti come delle opere d’arte. Le persone creative hanno la tendenza a vedere il mondo in questo modo e a cercare costantemente delle occasioni per esprimersi nella vita di tutti i giorni. Ma il creativo sa anche scegliere le parole giuste e convincenti, non serve parlare tanto e a caso.
Realizzano la loro vera passione
Vi sarete sicuramente già chiesti se vi piace il vostro lavoro. Per motivarsi, molti si dicono « sono bravo, riuscirò anche in qualcosa che mi interessa poco ». Non è il caso dei creativi, perchè la loro motivazione viene da un desiderio interno piuttosto che da un desiderio di riconoscenza esterna o di ricompensa. Avete già visto un trader creativo?
Hanno la mente aperta
Sognare è anche un modo per uscire dal proprio mondo di pensieri limitati ed esplorare quello altrui. Riflettere su una domanda come se fosse surreale o sconosciuta, o con la prospettiva di un’altra persona, può stimolare il pensiero creativo.
Perdono la nozione del tempo
Perdersi a scrivere, pitturare, disegnare per ore e rendersene conto significa entrare in una stato di «trip», quello stato mentale che si produce quando un individuo supera il pensiero cosciente per raggiungere uno stato più intenso di concentrazione e serenità.
Si circondano di bellezza
Spesso i creativi hanno buon gusto, è quindi naturale che vogliono circondarsi di bellezza, hanno una elevata sensibilità alla bellezza artistica.
Uniscono i punti
Il principio stesso della creatività è di vedere le opportunità là dove non ci sono, a priori, è ciò che chiamiamo visione. La creatività consiste semplicemente nell’unire dei punti che nessun altro aveva visto prima. Steve Jobs diceva giustamente « La creatività è semplicemente stabilire delle connessioni fra le cose ».
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