Chi dice che acquistare biologico e locale sia possibile solo nei farmers market? In Francia è scoppiata la mania dei distributori automatici di frutta e verdura fresca e a km 0.
Sono ormai un centinaio gli agricoltori francesi – e altrettanti sono attesi entro la fine del 2014 – che hanno deciso di fare il grande passo e di dotarsi di questi strumenti di vendita. Niente patatine o barrette, ma ravanelli, cespi d’insalata e zucchine. Tutto rigorosamente bio, locale e variabile a seconda delle stagioni.
La gamma di prodotti commerciabili comprende tutte le verdure, patate, mele e pere, fino ai frutti di bosco e ai fiori… venduti singolarmente o in lotti. E non si tratta dei comuni distributori che già erogano nelle nostre città e scuole mele a pezzetti, macedonie e yogurt pronti, tutti rigorosamente sigillati e confezionati in atm. Bensì prodotti tal quale, bio, a Km 0 e solitamente sfusi. In pratica, una sostituzione del banco del mercato, ma in chiave Terzo Millennio.
Chiaramente, la qualità e la freschezza della merce sono essenziali e richiedono un rifornimento regolare (1-10 volte al giorno, a seconda della natura dei prodotti, della stagione… ) ed eventualmente un riparo (un locale, una tettoia… ), o un sistema di refrigerazione o di condizionamento. Infine, anche la comunicazione è importante: cartelli, poster, numero di emergenza, indicazioni di orari di apertura e delle assenze eccezionali.
E, assicurano gli interessati, due ore di lavoro giornaliero bastano per gestire 30-40 box.
Le vendite avvengono durante tutta la giornata e anche di notte, sebbene la maggior parte si concentra dalle 16 alle 20. Sabato e domenica sono giorni di traffico importante. E non ci ferma nemmeno durante le vacanze. Di contro, le perdite sono limitate: “Non oltre l’1% del fatturato”, tranquillizza Filbing.
L’investimento per un distributore automatico da 30-40 caselle va dai 15mila ai 25mila euro, a seconda del numero e della capacità dei box, l’esistenza di un sistema di refrigerazione ecc. “Ma se la posizione e la qualità della merce è buona, il ritorno si aggira intorno ai 50mila euro annui di fatturato”. Non male, a fronte di due ore di lavoro giornaliero.
Nel prossimo futuro i rivenditori francesi avranno anche la possibilità di operare su internet: dalla prossima estate, infatti, i distributori automatici saranno dotati di un sistema per aprire gli armadietti tramite un codice. I produttori saranno collegati in rete, attraverso un sito personalizzabile, dove i clienti possono decidere l’acquisto, pagare e poi ritirare la merce digitando il codice ricevuto. Ma lo sviluppo della tecnologia può portare oltre. “Il distributore può anche inviare un SMS al produttore quando ha bisogno di essere reintegrato”, spiega Filbing.
Una combinazione di tecnologia, praticità, semplicità e rispetto per l’ambiente, che sta prendendo piede anche nel nostro Paese. A Ravarino, per esempio, è stato inaugurato lo scorso ottobre “Paesi Tuoi”, il primo distributore automatico di frutta e verdura installato proprio nel centro città. Progettato e costruito in tre anni dal consulente aziendale Orville Zambelli, sarà attivo 24 ore su 24 e potrà erogare cinque diversi tipi di frutta e verdura. Sempre a Km 0.
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