Il sogno delle Olimpiadi cancellati dai «morsi» della distonia focale: muscoli «paralizzati» e posture innaturali: poi quella terapia. E il ritorno al podismo. A 46 anni
Rinata al podismo, e in qualche modo alla vita, grazie alla corsa all’indietro. Prima c’era stato il sogno - sfumato - di una partecipazione alle gare olimpiche nel mezzofondo. Un sogno divenuto un incubo per il sopraggiungere di una malattia rara - la distonia focale - che provoca spasmi, contrazioni e irrigidimenti nella muscolatura.Facendo assumere al corpo posture del tutto innaturali e impedendo movimenti normali. Come il camminare. O il correre, come nel caso di Laura Cattivera, americana di chiare origini italiane, 46 anni, che la malattia l’ha combattuta e vinta con una singolare terapia: quella del correre all’indietro, appunto. La runner ha scoperto che, se corre all’indietro, gli spasmi non ostacolano il blocco dei muscoli. Circa 370 gli individui affetti ogni milione. 20 mila le persone che ne soffrono in Italia. E 300 mila negli Usa.
Il sogno infranto di Barcellona ‘92.
«Ho sempre avuto una passione per la corsa e nulla mi poteva fermare. Nemmeno una malattia neurologica rara. Sono sempre stato una runner», spiega oggi Laura. Californiana, innamorata dello sport, il mezzofondo come disciplina di vita e le gare disputate con successo nella squadra di atletica di Princeton. E anche la qualificazione per le prove olimpiche del 1992: i trial Usa dai quali però è uscita sconfitta, forse sconfitta dal comparire della distonia. Nel 1989 i primi «avvertimenti»: Laura si è accorta di alcuni «doloretti» ai muscoli che misteriosamente comparivano solo durante gli allenamenti. Durante le prove di qualificazione a Barcellona ‘92 questi sintomi strani si acutizzarono nello sprint conclusivo verso il traguardo. Finì penultima. Sogno olimpico sfumato. E consapevolezza di dover combattere una malattia per molti versi ancora sconosciuta.
«La gamba destra da una parte, la sinistra dall’altra».
«Sentivo le gambe come svolazzare durante la corsa. Ho visto un milione di differenti tipi di medici. Ho fatto innumerevoli risonanze magnetiche, Tac, esami ortopedici». Senza trovare terapie che le «raddrizzassero» la postura scoordinata dal manifestarsi sempre più frequente degli spasmi. Gamba sinistra da un parte, piede destro dall’altro, impossibile correre tenendo una linea retta. Senza contare la sofferenza, fisica e psichica. E il danno pesante alla muscolatura, costretta a compiere movimenti, quelli dell’allenamento, che il corpo si rifiuta di considerare naturali. La distonia focale può essere trattata con iniezioni di Botox, che blocca i sintomi paralizzando il muscolo interessato, ma nel caso di Laura i muscoli interessati sono troppo profondi per poterli «congelare». tutto inutile, anche l’uso dei farmaci usati per contrastare il morbo di Parkinson.
Il miracolo del ritorno al podismo.
Il sogno della corsa stava per essere cancellato. Poi il mezzo miracolo: l’incontro con un medico, Nicholas Szumski che le ha consigliato quella sua ingegnosa tecnica del running all’indietro. Idea frutto di studi e osservazioni condotte sulle piste d’atletica. E appunto: quando Laura corre all’indietro, gli spasmi non «mordono» il suo corpo. Evidentemente immune, grazie ai movimenti indotti dal quel tipo di andatura, agli attacchi della distonia. Mrs Cattivera adesso si allena regolarmente sulle spiagge californiane di Hermosa Beach. Una podista come tante altre. E nessuno fa caso se corre all’indietro.
Per vedere il video che ritrae Laura durante la corsa clicca qui.
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Per leggere l'articolo originale pubblicato su "Corriere della Sera, Sport" clicca qui.
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