Partenza 1^ tappa. |
Non è stata una gara programmata, in effetti io corro un poco ovunque, sterrati e asfalto ma quest'anno grazie ad alcuni amici c'erano stati vari "lunghi" tutti trail!
E così che l'ultima settimana di Aprile decido di iscrivermi a questo "trittico" trail di 100 km a Lanusei : il Sardinia Trail del 9/10/11 Maggio 2014. L'8 maggio arriva quasi all'improvviso, e mi ritrovo al mattino a caricare tutti i bagagli sul camper per partire in primo pomeriggio per Lanusei. Alle 16:30 un amico : Marco Pittau, anche lui iscritto alla gara ,nonchè compagno e maestro di alcuni begli allenamenti, mi attenderà per la partenza. Ore 15:50 salgo e giro chiave...nessun segno. La batteria è deceduta prematuramente -Amen-.
Arrivo di Francesco nella 1^ tappa. |
Alle 19 :30 finalmente si giunge a destinazione , giusto in tempo per riuscire ad acciuffare i nostri pettorali. Saluti agli amici e altri concorrenti, briefing, cena tutti insieme al museo e a letto. Domani la sveglia sarà alle 6.
Foto di gruppo in spiaggia. |
Foto, sorrisi, pit stop dietro i cespugli... ,controllo pettorali e materiali obbligatori (1 lt di acqua, telo termico e fischietto) e il tanto atteso START : e trail sia!
Corro spesso sulla spiaggia...e...la partenza mi garba! Mi avvicino ad uno “straniero” e dopo 300 mt stiamo già salendo. Dietro di me : Filippo Salaris. Salaris??? Ho visto bene? Che ci fa dietro? Sto sbagliando qualcosa... "lui deve starmi davanti!" e infatti dopo poco, cedo volentieri il passo! E lo cederò anche ad altri due! Il primo : il runner più fortunato della terra : colui che non spende in scarpe e che corre in infradito : il “singolare individuo” mi supera col sorriso ,in salita ovviamente ,e si ferma al ristoro controllando il mio sopraggiungere per ripartire poco prima. Poco dopo sarà la volta deI 31enne Hauser, tedesco e , credo triathleta, che ,probabilmente , ha un problema ai freni dato che alla prima discesa scenderà tipo valanga! I primi 4 non li rivedrò mai più (in questa gara) e mi chiedo quale autobus abbiano preso!!!
Correndo nell'ultima discesa tecnica in molti cadranno, ed io pure piego all'esterno la gamba sinistra e batto su una roccia. Subito avverto dolore e la caviglia esterna inizia a gonfiare, la soluzione sarà correre gli ultimi 5 km poggiando solo il tallone sinistro e caricando il peso in battuta tutto sul piede destro, sperando di non compromettere pure questo! Come arrivare senza farmi più male? Penso che domani difficilmente potrò correre…..sogni di gloria svaniti nel nulla?
Invece….. sulla spiaggia di Cardedu oggi sarò 5°, secondo sardo/italiano.
Un tuffo in mare mi farà bene!, troppi km ad osservare quell’azzurro e ora il desiderio di starci dentro è irrefrenabile! Dall’acqua del mare tutto appare più semplice, e ,mentre le mie gambe ringraziano per la fine del supplizio, arrivano tutti gli altri e insieme si festeggerà prima sulla spiaggia e poi al guadagnato pranzo.
Io e Marco riusciremo pure a farci il bucato nella toilette del ristorante! (abbiamo già voglia di re-indossare le nostre divise per la tappa di domani!...ma che ci hanno dato a pranzo?? Pane e microchip? ) per poi ritornare alla base per le 17. Il tempo vola e i buoni propositi di stretching e riposo svaniscono….almeno ci resta il tempo di una doccia, preparare tutto per l’indomani, briefing, cena e a letto.
Partenza 2^ tappa. |
Filippo Salaris. |
E così sia! Partenza puntuale e ovviamente…in salita! Il dolore per la botta di ieri è pressochè svanito ma la fatica no. Ma non possono vincere gli arti inferiori! Sarà la testa a dire loro di andare e mi ritrovo di nuovo insieme ai temibili primi 4 : Filippo Salaris, il belga Dhondt con le sue "pratiche" infradito, e due fortissimi 30enni tedeschi. Tutti ,il giorno prima, mi hanno superato e seminato dopo il 18 esimo km. Oggi avverrà lo stesso, ma il sorpasso avverrà nei primi 5 km per Salaris e uno dei due tedeschi mentre Dhondt e Hauser riusciranno a farmi mangiare polvere solo dal 30esimo km. La salita è interminabile. Si sale sul punto più alto dell’isola , ancora un poco di neve, si scorge il mare….
Sono 5° (e oltremodo felice) anche oggi , dietro di me nessuno per km e non so se esser felice o sentirmi un pirla che corre da solo, ma, quando stiamo scalando l’ultima vetta che ci porta alla croce su punta La Marmora ,avviene un fatto inimmaginabile : trovo e supero Hauser! Sarà l’orgoglio “caprino” ma…. le gambe si risvegliano e , una volta iniziata la discesa anche io rompo i freni e riesco addirittura a guadagnare un’altra posizione superando il secondo tedesco che passeggiava e addirittura mi applaude! Vero spirito sportivo. Inutile, gli stranieri sono avanti anni luce….
Alla fine sono quarto!....quarto??? 41,800 km e 1700 mt di dislivello positivo in 4ore, 11 minuti e 45 secondi di fatica e solo 21 secondi dal mio predecessore! Attenderò l’arrivo di tutti gli altri, e sarò, purtroppo, testimone del bollettino dei ritirati. Mi devo ritenere fortunato, mentre il primo classificato sta sul lettino del massaggiatore, un altro ragazzo viene caricato in ambulanza e gli verrà applicata una flebo. Dopo poco tempo lo stesso accadrà per un altro, mentre più a valle un altro concorrente viene portato via dai medici. Altri ancora si ritirano per problemi ai piedi.
Questa seconda tappa ci ha provato tutti quanti. Non ci possiamo lamentare….siamo tutti nella stessa identica situazione. Eppure tutti abbiamo voglia di abbracciarci, sorridere, sorreggerci e complimentarci l’un l’altro. Una strana sensazione. Una gara dove la fatica ti unisce al tuo “avversario” e dove speri di non restare solo. Nel trail sono gli altri a darti la voglia di andare avanti!
Al pomeriggio ci attenderà un’altra ora e più di viaggio di rientro e , una volta giunti a Lanusei, giusto il tempo per doccia, merenda,solito briefing e una pizza (gigante). Ultima notte :calda! Son ben 24 gradi e per i primi di maggio non è poco! Ci mancava solo non riposare! All’1:30 apro gli occhi : sperando siano le 5, vorrei piangere quando scopro che mancherà ancora così tanto. Le restanti ore le passerò a correre in posizione orizzontale sul letto!! Ma quando suona la sveglia????
Domenica 11 maggio, ore 6- finalmente- . In piedi! (in realtà , come è avvenuto per me,in pochi han realmente dormito!)
Partenza ultima tappa. |
Con l’ausilio di carrucole e paranchi scaliamo i due gradini dei bus e veniamo trasportati al bosco di Selene, dove veniamo scaricati e , agili come robot inchiodati dal tempo, ci guardiamo negli occhi per capire chi di noi sia veramente in forma. Mi secca dirlo….ma io sto benissimo o almeno ho deciso di nascondere la fatica dato che mentalmente voglio correre!!
Dhondt il vincitore che ha corso con le "infradito". |
Io non parto da solo, con me una cara signora, la dea Fortuna! Mi prende per mano, mi porta in capo al gruppo….il rettilineo iniziale, sterrato…salitina…leggera curva…un prato di erba alta…mi mostra tutte le fettucce che indicano la strada. Ma quell’olandese che fa? Va dritto? Ehi…”Go here, follow me!”!! Lo chiamo, lui sorride e ,ringraziandomi , mi corre dietro, e , come per estremo gesto di gratitudine, mi sta dietro in silenzio senza superarmi. E credo che potesse…almeno all’inizio. Da qui inizia la mia gara, mentre tutti gli altri si perderanno sul percorso dandomi 20 minuti di vantaggio assoluto e solitario. Solo qualche capretta e vacca mi indicherà la strada, da qui fino alla fine. Le salite oggi mi sembrano …”in discesa”. Non riesco a non correre. Non voglio e non posso perdere questo vantaggio. Dietro di me il vuoto assoluto. Silenzio surreale e i paesaggi più belli di tutto il trail. In cima ad una lunga salita scorgo il primo gruppo di volontari e penso sia meglio avvisare che le fettucce mi sembrano scarseggiare e le indicazioni del percorso oggi appaiono piuttosto complicate.
Francesco con la sua mano fasciata. |
Francesco e Marta Piga durante i festeggiamenti. |
(Tutte le foto sono state prelevate dal profilo fb di Francesco Puddu).
Per leggere il resoconto della manifestazione scritto da Antonello Vargiu clicca qui.
Emozionante! Grande Francesco, complimenti per la bellissima prestazione... da Campione!
RispondiEliminaRodolfo