domenica 18 maggio 2014

Lanusei, 09/11-05-14. Il mio primo "terzo Sardinia Trail 2014”. Scritto da Francesco Puddu.

Partenza 1^ tappa.
Questa è la storia della mia prima gara trail. Prima e fortunata. E vorrei che questa storia possa far "sognare" in molti, perchè a volte anche un ragazzo come tanti , appassionato per la vita e lo sport, può riuscire ad arrivare ai primi posti di una classifica.
Non è stata una gara programmata, in effetti io corro un poco ovunque, sterrati e asfalto ma quest'anno grazie ad alcuni amici c'erano stati vari "lunghi" tutti trail! 
E così che l'ultima settimana di Aprile decido di iscrivermi a questo "trittico" trail di 100 km a Lanusei : il Sardinia Trail del 9/10/11 Maggio 2014. L'8 maggio arriva quasi all'improvviso, e mi ritrovo al mattino a caricare tutti i bagagli sul camper per partire in primo pomeriggio per Lanusei. Alle 16:30 un amico : Marco Pittau, anche lui iscritto alla gara ,nonchè compagno e maestro di alcuni begli allenamenti, mi attenderà per la partenza. Ore 15:50 salgo e giro chiave...nessun segno. La batteria è deceduta prematuramente -Amen-.
Arrivo di Francesco nella 1^ tappa.
Senza perder la calma , anche Grazie a Marco che non si è minimamente scomposto, mi adopero per risolvere il problema e una vecchia "Panda" donerà un poco della sua energia ai 2400 cc del mio camper!! incredibile : la vecchietta lo fa partire al primo colpo! Alle ore 17:30 riusciamo a partire ma non è finita! Mentre da Lanusei riceviamo le chiamate di altri amici preoccupati (o forse felici? ) della nostra assenza, perdiamo un coperchio del vano gas del camper, rischiando di ammazzare qualcuno! Ma non ci si basta...si riparte...per sbagliare strada e allungare ancora il nostro viaggio di avvicinamento! Forse era meglio andare a piedi? Mah...
Alle 19 :30 finalmente si giunge a destinazione , giusto in tempo per riuscire ad acciuffare i nostri pettorali. Saluti agli amici e altri concorrenti, briefing, cena tutti insieme al museo e a letto. Domani la sveglia sarà alle 6.
Foto di gruppo in spiaggia.
9 Maggio , venerdì : insieme agli altri amici corridori (71 per l'esattezza) di varie nazionalità (italiani, belgi, olandesi, tedeschi, spagnoli e francesi) saliamo sugli autobus che ci porteranno alla spiaggia di Cardedu. Siamo puntuali (ma siamo italiani?) e la partenza viene anticipata di 15 minuti : 8:45. Giornata limpida, mare piatto, non un filo di vento. la giornata ideale per…..morire di caldo!
Foto, sorrisi, pit stop dietro i cespugli... ,controllo pettorali e materiali obbligatori (1 lt di acqua, telo termico e fischietto) e il tanto atteso START : e trail sia!
Corro spesso sulla spiaggia...e...la partenza mi garba! Mi avvicino ad uno “straniero” e dopo 300 mt stiamo già salendo. Dietro di me : Filippo Salaris. Salaris??? Ho visto bene? Che ci fa dietro? Sto sbagliando qualcosa... "lui deve starmi davanti!" e infatti dopo poco, cedo volentieri il passo! E lo cederò anche ad altri due! Il primo : il runner più fortunato della terra : colui che non spende in scarpe e che corre in infradito : il “singolare individuo” mi supera col sorriso ,in salita ovviamente ,e si ferma al ristoro controllando il mio sopraggiungere per ripartire poco prima. Poco dopo sarà la volta deI 31enne Hauser, tedesco e , credo triathleta, che ,probabilmente , ha un problema ai freni dato che alla prima discesa scenderà tipo valanga! I primi 4 non li rivedrò mai più (in questa gara) e mi chiedo quale autobus abbiano preso!!!

Passeranno 2:34, 26 km e 1200 mt di dislivello positivo prima di veder l'arrivo! E i “primi 4”! Nel frattempo avrò visto bellissimi panorami ma, soprattutto, una prima prova "pienissima" che racchiude in se il sunto del trail : salite salite e salite ,fasce frangifuoco, gradini di roccia, single track, discese tecniche , tanto caldo, asfalto (anche 800 mt son tanti quando corri solo su sterrati!) e infine...la sabbia!!! Durante il percorso mi chiedo cosa ci faccio li e come potermi dileguare il secondo giorno! Son veramente uno scellerato!
Correndo nell'ultima discesa tecnica in molti cadranno, ed io pure piego all'esterno la gamba sinistra e batto su una roccia. Subito avverto dolore e la caviglia esterna inizia a gonfiare, la soluzione sarà correre gli ultimi 5 km poggiando solo il tallone sinistro e caricando il peso in battuta tutto sul piede destro, sperando di non compromettere pure questo! Come arrivare senza farmi più male? Penso che domani difficilmente potrò correre…..sogni di gloria svaniti nel nulla?
Invece….. sulla spiaggia di Cardedu oggi sarò 5°, secondo sardo/italiano.
Un tuffo in mare mi farà bene!, troppi km ad osservare quell’azzurro e ora il desiderio di starci dentro è irrefrenabile! Dall’acqua del mare tutto appare più semplice, e ,mentre le mie gambe ringraziano per la fine del supplizio, arrivano tutti gli altri e insieme si festeggerà prima sulla spiaggia e poi al guadagnato pranzo.
Io e Marco riusciremo pure a farci il bucato nella toilette del ristorante! (abbiamo già voglia di re-indossare le nostre divise per la tappa di domani!...ma che ci hanno dato a pranzo?? Pane e microchip? ) per poi ritornare alla base per le 17. Il tempo vola e i buoni propositi di stretching e riposo svaniscono….almeno ci resta il tempo di una doccia, preparare tutto per l’indomani, briefing, cena e a letto.
Partenza 2^ tappa.
Sabato 10 maggio : la maratona….”trail”! la mia 12°, prima maratona in salita!! Oggi la sveglia è alle 5 perché il viaggio di avvicinamento alla base di partenza avverrà con land rover e pullmini che dovranno arrampicarsi fino al nuraghe Orruinas in territorio di Arzana : 1 ora di viaggio bella piena! L’organizzazione oggi non transige : tutti dobbiamo avere : 1 lt di acqua, telo termico, giacca antivento e fischietto. Ci prepariamo e poco dopo ci raduniamo alla partenza sotto le rovine del nuraghe più alto della Sardegna.
Filippo Salaris.
Non pensavo l’avrei visto in questo modo! Partenza alle 8, la strada è tanta. Si prevedono le prime vittime della fatica, e del cancello orario al 27° km.
E così sia! Partenza puntuale e ovviamente…in salita! Il dolore per la botta di ieri è pressochè svanito ma la fatica no. Ma non possono vincere gli arti inferiori! Sarà la testa a dire loro di andare e mi ritrovo di nuovo insieme ai temibili primi 4 : Filippo Salaris, il belga Dhondt con le sue "pratiche" infradito, e due fortissimi 30enni tedeschi. Tutti ,il giorno prima, mi hanno superato e seminato dopo il 18 esimo km. Oggi avverrà lo stesso, ma il sorpasso avverrà nei primi 5 km per Salaris e uno dei due tedeschi mentre Dhondt e Hauser riusciranno a farmi mangiare polvere solo dal 30esimo km. La salita è interminabile. Si sale sul punto più alto dell’isola , ancora un poco di neve, si scorge il mare….
Sono 5° (e oltremodo felice) anche oggi , dietro di me nessuno per km e non so se esser felice o sentirmi un pirla che corre da solo, ma, quando stiamo scalando l’ultima vetta che ci porta alla croce su punta La Marmora ,avviene un fatto inimmaginabile : trovo e supero Hauser! Sarà l’orgoglio “caprino” ma…. le gambe si risvegliano e , una volta iniziata la discesa anche io rompo i freni e riesco addirittura a guadagnare un’altra posizione superando il secondo tedesco che passeggiava e addirittura mi applaude! Vero spirito sportivo. Inutile, gli stranieri sono avanti anni luce….
Alla fine sono quarto!....quarto??? 41,800 km e 1700 mt di dislivello positivo in 4ore, 11 minuti e 45 secondi di fatica e solo 21 secondi dal mio predecessore! Attenderò l’arrivo di tutti gli altri, e sarò, purtroppo, testimone del bollettino dei ritirati. Mi devo ritenere fortunato, mentre il primo classificato sta sul lettino del massaggiatore, un altro ragazzo viene caricato in ambulanza e gli verrà applicata una flebo. Dopo poco tempo lo stesso accadrà per un altro, mentre più a valle un altro concorrente viene portato via dai medici. Altri ancora si ritirano per problemi ai piedi.
Questa seconda tappa ci ha provato tutti quanti. Non ci possiamo lamentare….siamo tutti nella stessa identica situazione. Eppure tutti abbiamo voglia di abbracciarci, sorridere, sorreggerci e complimentarci l’un l’altro. Una strana sensazione. Una gara dove la fatica ti unisce al tuo “avversario” e dove speri di non restare solo. Nel trail sono gli altri a darti la voglia di andare avanti!
Al pomeriggio ci attenderà un’altra ora e più di viaggio di rientro e , una volta giunti a Lanusei, giusto il tempo per doccia, merenda,solito briefing e una pizza (gigante). Ultima notte :calda! Son ben 24 gradi e per i primi di maggio non è poco! Ci mancava solo non riposare! All’1:30 apro gli occhi : sperando siano le 5, vorrei piangere quando scopro che mancherà ancora così tanto. Le restanti ore le passerò a correre in posizione orizzontale sul letto!! Ma quando suona la sveglia????
Domenica 11 maggio, ore 6- finalmente- . In piedi! (in realtà , come è avvenuto per me,in pochi han realmente dormito!)
Partenza ultima tappa.
Ultima tappa : gli zombie si ritrovano al piazzale prestabilito ad attendere i transfer per la zona di partenza. Ci son parecchi assenti e pure i presenti non hanno portato con se tutti i loro pezzi. Le unghie pesavano troppo e alcuni le han levate! Molti si sono dotati di bolle sotto i piedi tipo plantare! Pinocchio in confronto è il principe dei contorsionisti. Gamba di legno regna sovrana! Oggi erano 31 km ma ci avvertono che ci sarà uno sconto di 4 km. Nessuna opposizione! Lunga vita agli sconti!
Con l’ausilio di carrucole e paranchi scaliamo i due gradini dei bus e veniamo trasportati al bosco di Selene, dove veniamo scaricati e , agili come robot inchiodati dal tempo, ci guardiamo negli occhi per capire chi di noi sia veramente in forma. Mi secca dirlo….ma io sto benissimo o almeno ho deciso di nascondere la fatica dato che mentalmente voglio correre!!
Dhondt il vincitore che ha corso con le "infradito".
Come i giorni precedenti si sbrigano le ultime formalità di controllo pettorali e attrezzatura….e…tutti in fila…contiamo fino a…zero : Via!!!!
Io non parto da solo, con me una cara signora, la dea Fortuna! Mi prende per mano, mi porta in capo al gruppo….il rettilineo iniziale, sterrato…salitina…leggera curva…un prato di erba alta…mi mostra tutte le fettucce che indicano la strada. Ma quell’olandese che fa? Va dritto? Ehi…”Go here, follow me!”!! Lo chiamo, lui sorride e ,ringraziandomi , mi corre dietro, e , come per estremo gesto di gratitudine, mi sta dietro in silenzio senza superarmi. E credo che potesse…almeno all’inizio. Da qui inizia la mia gara, mentre tutti gli altri si perderanno sul percorso dandomi 20 minuti di vantaggio assoluto e solitario. Solo qualche capretta e vacca mi indicherà la strada, da qui fino alla fine. Le salite oggi mi sembrano …”in discesa”. Non riesco a non correre. Non voglio e non posso perdere questo vantaggio. Dietro di me il vuoto assoluto. Silenzio surreale e i paesaggi più belli di tutto il trail. In cima ad una lunga salita scorgo il primo gruppo di volontari e penso sia meglio avvisare che le fettucce mi sembrano scarseggiare e le indicazioni del percorso oggi appaiono piuttosto complicate. 

“Forse gli altri son tanto indietro per questo!”- urlo loro. Intanto qualcuno si chiede…ma perché il primo non è Salaris? Scena muta…non saprei…un poco intimorito di quel gruppetto che tutti i giorni mi superava al 18esimo/30esimo km, e accellero ancora di più in una ripidissima e “sassosa” salita dove riesco a far sparire pure il mio inseguitore! Da qui un bellissimo sentiero prima sul costone e poi sempre più in salita…stupendo…salto felice e non riesco a guardarmi indietro. Voglio correre!! Mi trovo in vetta… 360 gradi di paesaggi. Troppo bello. Sono al 18esimo km…siamo al massimo dell’altimetria, devo scendere. Senza freni. Tiro il freno a mano solo al primo ristoro al 20esimo, dove il sorriso di Gavino e la gentilezza di due volontari mi caricano di dinamite, nonostante manderò giù solamente mezzo bicchiere d’acqua. Altra discesa…non mi fermo più, correrò sempre , sinceramente anche un poco stupito delle mie energie, e solo al 24esimo km deciderò di provare la planata tipo super-eroe dimenticandomi di non avere il mantello e finendo rovinosamente a terra. 
Francesco con la sua mano fasciata.
Ma non c’è tempo: in un istante sto già correndo…controllo le gambe…che culo, Nessun graffio! …solo uno zampillo rosso…dal palmo della mano…9 cm di canyon mi attraversano dal polso al dito medio. Ma son solo, son nel bosco. E sono primo! In tutto questo…non mi son ancora fermato…comprimo con la mano sinistra e tengo le mani giunte…ricordo di aver fazzolettini e li utilizzerò per arginare la ferita…poi un fiume…dove mi inchino per affondare la mano per lavarla un poco,troppo poco… ma non posso fermarmi! Vorrei fasciarmi…correre a mani giunte mi sbilancia…ma DEVO correre. Oramai è un mantra : corri corri corri. Penso alle fettucce che segnalano il percorso come soluzione al mio bendaggio ma, già scarseggiano, se ne utilizzassi una, dopo di me non passerebbe più nessuno!! Vado senza pensar troppo alla mano…un cartello indica 5 km alla fine…inizia la discesa…vedo una vecchia fettuccia bianco/arancio utilizzata forse per qualche circuito mtb o motocross…al volo ne afferro un lembo e riesco finalmente a bendarmi bloccando un fazzoletto sulla ferita. E non mi sono ancora fermato! Credo di avere adrenalina da vendere! Un gruppo di ragazzini in mtb…”per di qui il paese?” siiii, “manca molto?” …”nooo!” E chi si ferma…ancora un single track in discesa…un pastore con le sue capre…”buongiorno” gli dico…e poi disperderò tutto il gregge correndoci in mezzo!!! Forse qui ho commesso un errore… l’anatema del gregge disperso…ahimè…mi fa perdere il percorso proprio nella prima via del paese. 
Francesco e Marta Piga durante i festeggiamenti.
Panico, delusione, amarezza…mi piazzo in mezzo alla strada e blocco due auto…poi una signora si offre volontaria, mi guiderà all’arrivo ma, mi avvisa con un pizzico di amarezza, dovrà percorrere le strade nel verso corretto quindi allungherò il percorso di ben 3 km facendomi un bel giretto per il paese. "Grazieee Signora" le urlerò mentre mi indica di proseguire sulla via del corso chiusa al traffico veicolare. All’arrivo il nastro è già tagliato..... Il secondo mi ha battuto di 1 minuto, ma soprattutto mi ha superato, senza superarmi (ripetizione mi sia consentita). Pazienza. Il troppo stroppia. Il primo di oggi sarà poi sesto assoluto e io sarò il secondo di oggi ed...... il secondo assoluto!!! A questo punto son felice, vado a festeggiare. Ho pure l’autista e due damigelle, lui guida l’ambulanza e loro son pronte a cucirmi : Ahi! Oggi purtroppo arriveranno quasi tutti mentre io sarò in ospedale a farmi ricucire la mano, arriverò in tempo per gli ultimi arrivi. Mi spiace non esser li ad attenderli tutti. Tre giorni di corsa, tre giorni di follia, tre giorni di amicizia, tre giorni di vita son passati e la prima notte ho già il rimpianto che in pochi istanti si è già tramutato in speranza, desiderio di rivederli. Ho le gambe a pezzi e parecchi kg in meno ma, mi è già tornata la voglia di correre! Grazie compagni , siete stati grandi, tutti, dal primo (che ha osato battermi) all’ultimo!

(Tutte le foto sono state prelevate dal profilo fb di Francesco Puddu).
Per leggere il resoconto della manifestazione scritto da Antonello Vargiu clicca qui.

1 commento:

  1. Emozionante! Grande Francesco, complimenti per la bellissima prestazione... da Campione!
    Rodolfo

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