martedì 30 agosto 2016

"Siete magri senza muscoli? Il grasso si ferma nel fegato". Intervista al Prof. David Heber di Alessandro Malpelo.

Prima colazione
Prima colazione

Roma, 12 marzo 2012 - NELL’AULA magna di clinica medica del Policlinico Umberto I° di Roma, David Heber, direttore del centro per la nutrizione dell’Università di California a Los Angeles (Ucla) lancia l’allarme sulle sindromi «magri fuori e grassi dentro» alludendo al fenomeno che vede anche persone apparentemente non in sovrappeso accumulare depositi adiposi a livello addominale, per un errato rapporto con il cibo, orari sballati o scelte poco equilibrate. Lo stesso avviene con il fegato grasso, e qui entrano in gioco ormoni e sistema immunitario. Su questi temi il professore è tornato, a Bologna al Carlton, in occasione di un meeting promosso da Herbalife.
Professor Heber, quale è il nostro primo errore alimentare?
"La prima cosa che salta agli occhi è la tendenza, qui in Italia, a trascurare l’importanza della colazione, che per una serie di fattori anche culturali viene consumata, purtroppo, in maniera frettolosa e incompleta. Io raccomando invece di iniziare bene la giornata".
In che modo?"Con una adeguata quota di proteine, e in questo modo si allontana il senso di fame per le ore a seguire. I nutrienti hanno una funzione fisiologica essenziale, che è quella di controllare l’appetito, servono anche per mantenere una struttura muscolare efficiente e gli organi sani".
Diversamente cosa accade?"Succede che queste persone saranno costrette a inseguire un senso di insoddisfazione, cibandosi in maniera incongrua o per approssimazione, per ottenere un senso di sazietà che, del resto, non raggiungono mai. E questo li tormenterà fino a sera".
E una cena abbondante di notte comporterà un problema di metabolismo?"Questo è il punto, occorre migliorare lo stile di vita e l’alimentazione in parallelo. Voglio dire che il peso che leggiamo sulla bilancia non deve trarci in inganno: quanto di quel peso è legato a muscolo e quanto agli accumoli adiposi? Se andiamo a studiare un campione di persone che apparentemente non sembrano in sovrappeso, e poi scopriamo che alcune di queste hanno una vita sedentaria e abitudini sbagliate, potrei trovare un fegato grasso, e un metabolismo inceppato. Occorre capire la propria struttura fisica e il funzionamento dell’organismo".
Frutta, verdura e attività motoria?"Benissimo, penso anche ai fattori di protezione contro il cancro, ma non è tutto. Nella lotta all’obesità occorre instaurare una strategia complessiva, allargando gli orizzonti, con un regime alimentare integrato. We need help, ai pazienti dico che c’è bisogno di farsi aiutare. E un messaggio va rivolto anche ai medici, che devono aggiornarsi costantemente e sono l’anello di congiunzione con i problemi della gente comune".
Concludiamo con le proteine, non per parlare di appetito ma per combattere la fiacca: quale meccanismo si instaura?"Se non assumi proteine, il metabolismo le sottrae dai muscoli, e cala l’energia. Ingerendo la giusta quota proteica si torna a percepire un senso di energia che è il motore delle nostre azioni. E’ per questo che sostengo l’utilità degli shake proteici".
Intervista pubblicata su "Quotidiano.net".

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