Dal momento in cui abbiamo istituito questa rubrica “Principianti” l’obiettivo è stato quello di infondere cultura dello star bene e del benessere in genere mediante la corsa. Siamo passati dal nulla (0 km) per arrivare con le dovute tappe a preparare le diverse distanze di gara, dalla 10 km , alla Mezza Maratona, per finire alla Maratona. Ma a volte tutto ciò non sembra essere utile ai fini di un raggiungimento del proprio benessere se tutto ciò non diventi regola fissa e routine quotidiana.
Molte volte ho assistito, anzi assisto continuamente, alle soliti frasi fatte del genere: “anch’io ho corso in passato, ho fatto la Maratona di New York “, oppure “anch’io in passato sono stato sportivo, facevo le gare di corsa, di bici”. Dietro queste definizioni purtroppo si associa una salute fisica precaria, perché il più delle volte i soggetti in questione presentano molti chilogrammi in più rispetto al loro peso forma. Allora in questo articolo vorrei cercare di analizzare con voi quali possono essere quegli accorgimenti tecnico/pratici che possano farci dire ogni giorno che siamo dei “veri runners” o dei “veri sportivi” alla ricerca di un continuo e costante benessere psicofisico.
Per far si che il nostro sport possa far parte della normali attività della nostra vita quotidiana è fondamentale che si mettano in atto determinati comportamenti e che si rispetti determinati regole che ognuno può adattare al proprio stile di vita.
COMPORTAMENTI DA VERO RUNNERS
Allenamento regolare e programmato: nel momento in cui si entra a far parte del mondo dei runners è fondamentale che l’allenamento non sia qualcosa di sporadico, ma che diventi un’attività quotidiana come tutte le altre, che sia programmato con intelligenza per evitare sovraccarichi in determinati periodi, o per nulla allenare in altri periodi dell’anno. Quindi la regola principale è costanza e programmazione dell’allenamento per poter organizzare al meglio i propri obiettivi agonistici, e soprattutto perché la corsa diventi uno stimolo costante per allenarsi e star bene.
Far parte di un gruppo di podisti: volere, o non volere, diventa quasi automatico una sottoscrizione a un gruppo podistico locale per essere aggiornati continuamente sul calendario delle gare regionali o nazioni, oppure per il semplice creare gruppo per condividere degli allenamenti collettivi. Inizialmente quando si è principianti il limite della scarsa condizione fisica non ci permette di andare a correre in gruppo, e il più delle volte si inizia da solo/a,oppure in compagnia al massimo dell’amico/a di vita. In questo caso la corsa diventa anche un veicolo per condividere amicizie e interessi nuovi che ci porteranno ad arricchire la nostra personalità.
Che si partecipi a delle gare: nel momento in cui si passa da essere principiante a runners, il passaggio naturale è quello della partecipazione alle gare previste ogni domenica nel calendario nazionale. Mentre prima eravamo timorosi di parteciparci, col passare del tempo si diventa più consapevoli delle proprie potenzialità, e soprattutto si accetta ben volentieri la sfida con se stessi, e l’unico modo per provarci è gareggiare su tutte le distanze dalla 10 km, mezze maratona, maratona.
Avere un’alimentazione equilibrata: il più delle volte ci si avvicina alla corsa da principianti per poter migliorare la propria condizione fisica, la propria salute tramite il raggiungimento del proprio peso forma. Ma siccome il risultato lo si può raggiungere solo tramite un’attività fisica regolare e un’alimentazione equilibrata, diventa doveroso entrare nell’ottica di fare attenzione a quello che mangiamo. Quindi si diventa non solo runners, ma sportivi a tutti gli effetti controllando in maniera intelligente l’alimentazione quotidiana,dalla colazione alla cena, e soprattutto scegliendo prodotti di qualità che ci possano far star bene in salute.
Attenzione ai particolari : a chiunque è capitato di incontrare per strada gente principiante che corre e lo si notano subito dall’abbigliamento e attrezzatura che indossano. Sfido chiunque che abbia iniziato a correre non indossando magliette di cotone o peggio Kaway per dimagrire, o pantaloncini non adatti alla corsa, o ancor peggio utilizzando scarpe non propriamente adatte alla corsa. Nel momento in cui si inizia a respirare aria di runners e si diventa podisti, allora si fa attenzione all’acquisto di abbigliamento tecnico traspirante, alle scarpe da running, inizialmente un semplice cronometro, per poi passare al cardio e al gps.
La vita gira intorno alla corsa: a volte per la maggior parte dei casi nel momento in cui un principiante entra nel mondo dei runners ne viene coinvolto e “risucchiato dentro” senza limiti. Quindi ci si può ritrovare dopo mesi e mesi di corsa costante a trovare nuovi amici e quindi rendersi conto che la maggior parte del gruppo di amici sono podisti, che si frequentano posti ove ci sono tanti podisti/sportivi, che si organizzano cene ove ci sono podisti, si parla di corsa e si mangia da podista facendo attenzione ai particolari. Si organizzano viaggi ove è presente anche tutta la famiglia e amici che sono orientati alla partecipazione di alcune gare (con maggior frequenza maratone e mezze maratone). Insomma, molte delle nostre azioni sono messe in atto in funzione della nostra passione per la corsa, attenzione però a non passare dalla corsa come “mezzo per promuovere il benessere” , alla corsa come “mezzo di ossessione”. In questo caso il limite è impercettibile, la linea di demarcazione è invisibile, quindi cercate dall’inizio di mettervi dei limiti alle gare, agli allenamenti, a svolgere altre attività collaterali, a farvi altre comitive di amici extra corsa. Quindi non solo corsa, ma anche altri interessi che possano accrescere e migliorare la vostra condizione fisica e mentale.
COMPORTAMENTI DA EVITARE
Nel momento in cui si inizia a far parte del mondo dei runners molti atteggiamenti e comportamenti sono orientati allo star bene , ma a volte come abbiamo visto poc'anzi inconsciamente si diventa “succube “ della nostra stessa passione tralasciando altri aspetti della vita quotidiana. Sicuramente adesso nessuno si immaginerà in questo modo di essere e di vivere la corsa, ma vi posso assicurare che non sono in pochi. Allora vediamo di seguito quali possono essere i comportamenti da non attuare.
Allenamento a ogni costo: capita spesso sentir dire che “mi devo allenare in quanto il programma lo prevede”. In questo caso si necessita di fare attenzione all’approccio che stiamo avendo a riguardo della nostra passione, quindi rendere il programma flessibile e capire che se a volte si salta un allenamento per altri impegni non succede nulla. Ricordandoci sempre che per noi è puro divertimento e sfida con noi stessi, non è un lavoro.
Gruppo si, ma anche da solo: sicuramente il principiante che inizia a correre si sente più motivato a correre in compagnia, ma fate in modo nel momento in cui vi sentite più runners che questo atteggiamento non si riveli un limiti che non vi permette di correre quando siete soli. Anzi il mio consiglio è proprio quello ogni tanto di allenarsi da soli per percepire meglio le proprie sensazioni e prendere consapevolezza dei propri limiti che con il gruppo vengono messi da parte.
Gare si, ma ponderate: personalmente non amo partecipare a tutte le gare di 10 km presenti nel calendario regionale, ma piace programmare gli impegni agonistici, tutto ciò per evitare di esagerare nella partecipazione alle gare e trovarmi infortunato dopo qualche mese di gare forzate. Quindi per non passare da principiante a ex sportivo per via di infortunio per “rigetto della corsa” vi consiglio di ponderare il vostro calendario di gare durante l’anno, programmando la partecipazione a 2/4 maratone l’anno in base alla propria condizione fisica, 4/6 mezze maratone, 15/20 gare sui 10 km.
Equilibrio alimentare, ma non ossessione: anche per l’alimentazione diventa fondamentale avere un’alimentazione equilibrata, ma che al tempo stesso non diventi un ossessione nel voler eliminare del tutto alimenti considerati di norma “dannosi” per la nostra linea e salute. O ancora peggio stare in compagnia e non condividere un piacevole pasto con gli amici, a volte non è la rigidità che porta al miglioramento della salute, ma il giusto equilibrio e la scelta oculata di quello che mangiamo nell’arco dell’intera giornata, dell’intera settimana e mese.
Attenzione ai particolari, ma non esagerare: il principiante non avendo esperienze del mondo dei runners si lascia trasportare dagli amici del gruppo e soprattutto è preso in maniera morbosa dalla propria passione, avendo degli atteggiamenti centrati sul “voler sapere a tutti i costi” e nel sentirsi alla moda. Quindi va bene sicuramente abbigliamento e scarpe tecniche per un discorso di salute, ma per l’attrezzatura complementare, come cronometro, gps tecnologico, aspetterei un po’ per poterli acquistare e utilizzare, o comunque li utilizzerei con intelligenza. Tutto ciò in quanto si rischia di essere troppo vincolati e la corsa diventa “mera registrazione di dati” e non “sensazioni e percezioni” di benessere.
Quindi possiamo affermare che sicuramente il passaggio da principiante a runners a tutti gli effetti non fa altro che apportare nella nostra vita nuovi interessi, nuova salute e benessere, nuove motivazioni sportive, ma al tempo stesso come tutti gli ambiti della vita si necessita di “equilibrio” se vogliamo che la corsa sia parte della nostra vita a lungo termine. Se voi fate caso la differenza tra noi amatori e i professionisti è proprio l’approccio alla corsa e all’attività fisica in genere, ove per noi dovrebbe essere un attività a lungo termine e di divertimento, per loro dovrebbe essere (ed è) un attività “ lavorativa” a breve termine per poi lasciar spazio ad altro in ambito sportivo o meno. Quindi vivete la corsa da runners, ma con lo spirito di divertirvi a lungo per star bene.
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