Il virus Ebola appartiene alla famiglia delle Filoviridae e fu osservato per la prima volta in Congo e nel Sud Sudan nel 1976.
Da un punto di vista strutturale, il virus appare di forma sottile e filamentosa, contenente una copia lineare della sua singola elica di RNAdi senso negativo sistemata all’interno del nucleo capside di forma elicoidale. Il suo materiale genetico va incontro a mutazioni non molto rapide e contiene solo 7 geni. Sono stati isolati soltanto 5 ceppi del virus, dei quali 4 risultano essere pericolosi per l’uomo.
Il virus appare sensibile ai solventi dei lipidi, ai comuni detergenti ed è distrutto dal calore (60°C per 30 minuti) e dal pH acido, anche se può persistere a temperatura ambiente.
Vediamolo più da vicino.
- COME SI TRASMETTE IL VIRUS?
La diffusione del virus è molto rapida attraverso i fluidi corporei come sangue e muco, ma anche attraverso lacrime, saliva, vomito o feci ed il contatto con aghi o coltelli usato dall’ammalato.
Il virus può trasmettersi anche mediante rapporti sessuali non protetti.
L’Ebola può essere un virus zoonotico ospitato da Gorilla e da scimpanzè, ma anche dai pipistrelli della frutta, che sono stati identificati come portatori del virus ma, non avendo sintomi, vengono considerati come ospiti naturali o riserve virali. Inoltre, una fonte di contaminazione da Ebola viene rappresentata dalle carni di animali provenienti dalla savana.
- QUALI SONO I SINTOMI?
- DIAGNOSI
La tecnica più affidabile è l’ELISA, un test immunoenzimatico che ricerca gli antigeni del virus. Anche l’uso della PCR è molto affidabile per identificare la presenza del virus.
- TERAPIA
Al momento il paziente affetto da Ebola viene nutrito, idratato e trattato con opportuni farmaci antipiretici.
In linea generale, è utile avere le mani pulite, utilizzando anche comuni detergenti, e lavare gli indumenti con candeggina, lasciandoli asciugare al sole, tutti fattori che determinano la morte del virus.
Per quanto riguarda l'alimentazione, si consiglia di evitare i cibi crudi o poco cotti, soprattutto quelli di origine animale; consumare esclusivamente frutti e verdure integri, evitando, in questo modo, di mangiare alimenti che possano essere stati contaminati da animali vettori del virus; alimentarsi con prodotti della località geografica in cui si risiede, evitando alimenti esotici o provenienti da zone a rischio.
Tuttavia, è necessario sottolineare che non si rischia il contagio venendo a contatto con denaro o prodotti alimentari.
- CONSIGLI UTILI
In linea generale, è utile avere le mani pulite, utilizzando anche comuni detergenti, e lavare gli indumenti con candeggina, lasciandoli asciugare al sole, tutti fattori che determinano la morte del virus.
Per quanto riguarda l'alimentazione, si consiglia di evitare i cibi crudi o poco cotti, soprattutto quelli di origine animale; consumare esclusivamente frutti e verdure integri, evitando, in questo modo, di mangiare alimenti che possano essere stati contaminati da animali vettori del virus; alimentarsi con prodotti della località geografica in cui si risiede, evitando alimenti esotici o provenienti da zone a rischio.
Tuttavia, è necessario sottolineare che non si rischia il contagio venendo a contatto con denaro o prodotti alimentari.
- CURIOSITA’
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