Chi corre con un indice di massa corporea elevata ha molte più probabilità di infortunarsi rispetto a chi è normopeso.
La corsa è uno sport altamente traumatico, basti pensare che le forze di impatto durante la corsa oscillano da 2 a 5 volte il peso corporeo, questo ci fa capire come aumenti la probabilità di
patologie da sovraccarico conseguenti alle enormi sollecitazioni a carico delle articolazioni e alle strutture di sostegno del piede e della caviglia.
Una delle patologie più comune tra i runners, causata anche dal sovrappeso, è la sindrome della bandelletta ileo-tibiale.
La sindrome della bandelletta ileo-tibiale, detta anche “ginocchio del corridore”, è una tendinopatia molto frequente nei podisti e di chi pratica sport di resistenza ed è legata al sovraccarico funzionale del compartimento esterno del ginocchio (il tratto ileo-tibiale della fascia lata).
Questa sindrome è determinata dell’attrito della stessa bandelletta che scivola sull’epicondilo esterno del femore; essa, infatti, si pone anteriormente all’asse del ginocchio quando esso è in estensione e posteriormente ad esso quando è in flessione, cosicché ad ogni passo si ha un continuo movimento antero-posteriore che può determinare una frizione locale.
Diverse sono le cause che possano portare a questa sindrome oltre al sovrappeso, poco considerato, ci sono i percorsi che presentano un’alternanza di salite e discese, improvvisi carichi di lavoro senza un’adeguata preparazione fisica, fattori predisponenti genetici come il varismo della tibia, il varismo del ginocchio, un’eccessiva pronazione, dismetria degli arti inferiori, etc.
Il dolore sulla porzione antero-laterale del ginocchio è il risultato dell’attrito determinato da flessione ed estensione ripetitiva del ginocchio durante la corsa, si produce in seguito ai fenomeni di irritazione e infiammazione all’interno del tratto ileotibiale, della borsa sottostante e del periostio dell’epicondilo laterale del femore.
Il trattamento consiste in uno stop dalla corsa per non sovraccaricare troppo il ginocchio, il tempo di guarigione è stimato in circa 15-30 giorni, ed è opportuno rivolgersi ad uno specialista per una diagnosi certa. Un ruolo importante per la guarigione e anche per la prevenzione della bandelletta ileotibiale è lo stretching mirato ed è importante controllare anche il proprio peso corporeo per escludere che il sovraccarico funzionale non sia dovuto proprio da un eccesso di peso.
Consiglierei inoltre di eseguire oltre allo stretching del tensore della fascia lata anche quello a carico dei muscoli ischio-crurali, adduttori e quadricipite e cioè rispettivamente dei muscoli posteriori, interni e anteriore della coscia.
Quindi è opportuno perdere peso, per l’atleta in sovrappeso e contemporaneamente iniziare un’attività fisica a gradi.
Per entrare nel sito "Nutrizione & Sport" clicca www.studioaversano.com
Nessun commento:
Posta un commento