Paolo Congia. |
entri in mezzo al bosco e non ti senti solo perché ci sono le querce che ti abbracciano con i loro rami, proteggendoti dal vento dal freddo e dall' umidità. ... e sembrano spingerti ad andare avanti... sempre più avanti... ti senti vivo perché non puoi barare, infatti se trovi un ostacolo e vuoi superarlo, non puoi agirarlo, non puoi tornare indietro, devi guardarlo e continuare, si puoi rallentare e anche riflettere, ma devi continuare... arrivano anche le discese... ma non ti puoi illudere, non ti puoi distrarre, non devi lasciarti dietro le indicazioni del percorso, se no potresti perderti, devi stare molto attento a non cadere, sono molti i pericoli: pietre, fango, rocce che affiorano dal terreno, rami spezzati..... devi stare accorto e correre... non guardi il tempo che scorre o lo spazio che percorri...
perché parti e non sai quando arriverai. .. ma darai tutto per superare la linea del traguardo. ... e nel momento in cui questo avviene GIÀ TI MANCA TUTTO QUELLO CHE HAI VISTO E FATTO... TUTTE LE EMOZIONI CHE HAI SENTITO..... molti mi chiedono perché correre così. ... correre per 51 km e faticare faticare e faticare?... mi dicono ma non ti basta per stare bene farti 3 corsette alla settimana da 10 km?....
oppure molti che già corrono per passione ti dicono ma che gusto ci trovi a correre nei sentieri... non puoi andare veloce... non puoi impiegarci 1 ora e 27 minuti e 25 sec come ho fatto io nella mezza maratona.... e allora io rispondo che il motivo per cui lo faccio sono le EMOZIONI... e non ne darei neanche una in cambio per correre una mezzamaratona in 1 ora e 5 minuti e 3 secondi.... È facilissimo capire che da quello che ho scritto io nel trail ci vedo una metafora
della VITA.... Ed è anche facilissimo capire come io la intendo...
Il Racconto di Paolo Congia e le foto sono stati presi dal profilo Facebook di Paolo Congia per sua gentile concessione. Grazie Paolo.
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