Atleti "Cagliari Atletica Leggera". Foto Katia Sitzia. |
Peccato per i 1000 euro di premio finale che ieri non abbiamo vinto solo per la cruda realtà dei numeri. Naturalmente i numeri da soli sono un po' come una grande botte vuota dentro, che non ha molto valore se dentro non vi è buon vino (nel nostro caso mi sa più birra che vino) ed è anche vero che il vino più invecchia e più è buono (un po' come la gallina vecchia che fa buon brodo), come testimoniano i continui podi, primi posti di categoria ed ottimi piazzamenti dei nostri atleti..ops, forse ho fatto una gaffe: ragazze scusatemi ma non volevo paragonarvi alle galline. Insomma, dentro la nostra botte c'è tanto e buon vino, un vino rossoblu che ieri ha avuto successo sia nel pasto principale che in quello “di contorno”. Non sarà certo l'errore di ha curato la tavola a far passare in secondo piano il sapore del nostro vino che avrebbe meritato diversi riscontri. Oggi ho deciso di non citare nessuno perchè, secondo me, ieri siamo stati tutti dei Campioni con la C maiuscola, dall'esordiente sulla mezza al più esperto dei veterani, da quello risultato primo di categoria all'ultimo degli arrivati. Finire una gara come quella di ieri, in condizioni atmosferiche durissime, significa avere palle ed essere meritevoli dei più sinceri complimenti. Ieri ho visto gente che in salita arrancava veramente, malediceva qualcuno, chi si strisciava fino al traguardo con dolori, chi zoppo, chi disidratato ma penso tutti (o quasi) sono riusciti ad arrivare al traguardo e anche chi non dovesse essere riuscito ad arrivarci, sono sicuro che ha dato tutto, fino all'ultima goccia di energia. A proposito ne approfitto nell'unirmi all'augurio di pronta guarigione rivolto al nostro Mario. Dicevo del vino, ieri ho avuto la conferma che piace sempre di più anche solo di etichetta, mi è capitato di sentire diversi atleti che dicevano: “che figata quella canotta”, “è proprio bella” e giù di lì, ma soprattutto ho sentito spesso il pubblico (quindi persone a noi estranee) lungo il percorso che gridava “Forza Cagliari”. Bellissimo, così come bellissimo è stato lo spirito che ci ha contraddistinto anche durante la gara quando, magari nel bel mezzo della salita ed in pieno sforzo, con l'ossigeno da centellinare, pensavamo a dedicarne un po' per pronunciare verso il senso di marcia opposto quelle fatidiche paroline tipo “alè” “vai Francesco (o rispettivi nomi)” che erano come una spinta enorme per compiere altri passi verso l'agognata medaglia. Non so voi ma a me quelle paroline magiche durante la gara hanno dato una spinta enorme a non mollare nei momenti di difficoltà e dove l'acqua frizzante (ops com'era Francesco? Emoticon smile ) peccava, subentravate voi ad idratarmi i tessuti emotivi. Insomma anche ieri è stata una bella giornata iniziata con una foto (quasi) tutti assieme e finita con un bel tuffo in mare.
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