La corsa campestre, chiamata anche cross, è una branca dell’atletica leggera, che dal 1904 al 1924 è stata una specialità olimpica, sia come competizione individuale che a squadre. Nell’era moderna ha trovato una sua collocazione nel periodo invernale. L’evento sportivo più importante legato a questa disciplina è rappresentato dai Campionati Mondiali di Cross che si disputano con cadenza biennale.
Molti atleti specialisti, sia della pista che della strada, si cimentano in questo tipo di corsa per diversificare l’attività. Inoltre, visto il tipo di fatica da affrontare dovuta alle asperità del terreno, alla pioggia e al freddo, la corsa campestre aiuta a fortificare sia i muscoli che la mente.
Correndo le campestri si acquisisce maggiore abilità e sensibilità propriocettiva degli arti inferiori. Il piede durante le fasi di appoggio e di spinta si deve adattare ai diversi tipi di terreni accidentati o fangosi, peculiarità del cross country.
Il cross è molto importante per chi vuole correre forte in primavera. Per gli atleti che si cimenteranno in pista, è un ottimo mezzo per migliorare la potenza aerobica e muscolare. Per chi vuole andare forte in gare fino alla mezza maratona, rappresenta un momento strutturale grazie al quale sviluppare la forza specifica.
Il cross può essere definito come una forma di investimento, che darà i suoi frutti quando inizierà il periodo delle gare importanti su strada.
Al maratoneta torna utile partecipare alle gare campestri nei periodi lontani dalla maratona. La preparazione specifica per la maratona ha una durata variabile fra le 10 e la 12 settimane. Prima di tale periodo le campestri possono essere utili per potenziare il “motore organico” e rendere più forte la muscolatura. Anche la maggiore abilità nella gestione dell’appoggio è importante per il maratoneta. Quando il periodo della maratona si avvicina, è preferibile evitare di partecipare alle corse campestri, specialmente se si svolgono su terreni molto accidentati o fangosi. Generalmente quando si entra nel periodo fondamentale di preparazione alla maratona i mezzi di allenamento divengono sempre più indirizzati a correre velocemente e sui ritmi che si intende tenere nei 42 km.
Per disputare gare di corsa campestre si usano generalmente le scarpe chiodate e, a seconda dell’instabilità del terreno, si usano diverse misure di chiodi, dai 9mm fino ai 15mm (dove c’è abbondanza di fango). Per gli amatori possono andare bene anche le scarpe da Trail che hanno un battistrada pronunciato e permettono di non scivolare.
Per quanto riguarda il terreno di allenamento, sarebbe opportuno svolgere alcune sedute su percorsi accidentati e/o sterrati, dapprima con la corsa lunga per poi svolgere qualche seduta di allenamento più intenso, per arrivare alla gara con un minimo di ambientamento al tipo di competizione.
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