L’apparato locomotore è costituito da un complesso di organi che hanno la funzione di dare sostegno al corpo e di renderne possibili i movimenti. Esso è rappresentato da un sistema scheletrico, provvisto di articolazioni (diversamente conformate per le diverse esigenze funzionali) e mosso da muscoli. Gli elementi dell’apparato locomotore funzionano in modo coordinato, e consentono una vasta gamma di movimenti grazie ad un complesso sistema di leve in cui i muscoli producono la forza motrice, le articolazioni costituiscono i fulcri del movimento e le ossa formano i bracci delle leve su cui grava il peso dei vari segmenti corporei.
LE PIÙ COMUNI ALTERAZIONI DELL’APPARATO LOCOMOTORE
DISTURBI DELL’APPARATO LOCOMOTORE
La gamma dei disturbi dell’apparato locomotore è piuttosto vasta: dai traumi di media entità (distorsioni, lussazioni, piccole fratture) alle contusioni, ematomi, contratture, strappi muscolari, versamenti articolari, tendiniti, tenosinoviti e borsiti, fino alle malattie articolari croniche, quali l’artrosi e l’artrite, la gotta, la spondilite anchilosante ed altre forme particolari di degenerazione articolare.
MOBILITÀ E FLESSIBILITÀ DELLE ARTICOLAZIONI
Le articolazioni rappresentano una delle strutture dell’organismo più sensibili all’invecchiamento. Sia le estremità ossee dell’articolazione sia la cartilagine che riveste la superficie articolare, vanno incontro con il tempo ad una progressiva rarefazione ed alla perdita della componente cellulare e connettivale. Il risultato di questo processo è che quasi tutte le strutture dell’articolazione risultano interessate.
Il processo può essere favorito e accellerato da svariati fattori: certamente l’avanzare dell’età; una predisposizione genetica allo sviluppo di malattie articolari; l’obesità, che determina un sovraccarico di alcune articolazioni, come l’anca ed il ginocchio; particolari attività lavorative che impegnano oltre misura alcune articolazioni, come il gomito e la spalla; una carenza alimentare di elementi necessari per un buon trofismo osseo (calcio e fosfato) e articolare (mucopolisaccaridi).
SEGNI E SINTOMI DEI DISTURBI DELLE ARTICOLAZIONI
I disturbi delle articolazioni si possono manifestare in diversi modi. Il sintomo certamente più comune, che si presenta praticamente in tutte le alterazioni lo colpiscono è il dolore. Si possono poi anche riscontrare una serie di alterazioni oggettive, per esempio l’infiammazione, le deformazioni ossee e articolari, le alterazioni della mobilità di un’articolazione. Il tipo e il momento della comparsa, l’intensità e la durata di questi sintomi e segni sono molto variabili a seconda dell’affezione considerata.
UN DOLORE DA NON SOTTOVALUTARE
Il dolore è senza dubbio il sintomo più importante delle malattie dell’apparato locomotore; rappresenta pertanto una componente essenziale nel quadro clinico delle varie affezioni articolari, dalla forme degenerative alle forme infiammatorie. Ciononostante le caratteristiche della sensazione di dolore possono essere diverse.
Nelle malattie dell’apparato locomotore che producono una infiammazione della pelle o dei tessuti circostanti, si osserva un dolore di tipo superficiale, che si percepisce come una sensazione pungente o un bruciore, localizzato nella zona colpita, e che spesso si accentua esercitando la più piccola pressione. Il dolore articolare è invece un dolore profondo, che a differenzia del dolore superficiale è di carattere diffuso e di difficile localizzazione. Spesso, questo tipo di dolore viene percepito in una regione corporea diversa da quella colpita dalla lesione che lo provoca, e si parla in questo caso di dolore riflesso; altre volte, quando ad esempio si verifica la compressione di un tronco o di una radice nervosa, si parla invece di dolore irradiato, nel quale la sensazione dolorosa si irradia lungo tutto il decorso del nervo.
L’INFIAMMAZIONE
L’infiammazione è la risposta del sistema immunitario alla presenza di agenti patogeni: germi se si tratta di un’infezione oppure sostanze irritanti che possono depositarsi nella cavità aricolare in seguito a disfunzioni metaboliche. In altri casi, come l’artite reumatoide che è una malattia autoimmune, l’infiammazione è dovuta ad una risposta anomala del sistema immunitario, che aggredisce elementi propri dell’organismo riconosciuti come estranei. Nella reazione infiammatoria, qualunque sia la causa che l’ha provocata, si verifica un aumento dell’apporto sanguigno per facilitare l’arrivo delle cellule difensive (che viaggiano nel sangue) all’articolazione colpita. Per questo motivo un’articolazione infiammata poresenta i seguenti segni: tumefazione (aumento del volume articolare, dovuto all’infiammazione dei tessuti molli dell’aticolazione e all’aumento della quantità di liquido sinoviale), dolore, arrossamento e aumento della temperatura nella pelle che riveste l’articolazione colpita.
Con una certa frequenza, l’infiammazione articolare colpisce anche i tessuti molli vicini, come le borse sierose i tendini e i muscoli. Questa reazione periarticolare si presenta solitamente nelle fasi in cui l’infiammazione è più intensa. L’infiammazione dei tessuti molli, però, può presentarsi anche senza che l’articolazione vicina sia stata colpita, come nel caso della borsite o della tendinite, cioè delle infiammazioni delle borse sierose e dei tendini.
Le piante medicinali: efficacia e sicurezza
La differenza fondamentale tra una pianta medicinale ed un farmaco di sintesi è l’indice terapeutico. Solitamente quando si selazionano gli estratti vegetali da inserire in un preparato oltre all’efficacia si valuta la tollerabilità affinchè il preparato sia il più possibile privo di effetti secondari e possa essere utilizzato anche per lunghi periodi.
Utilizzare un prodotto naturale non vuol dire che non si debba utilizzare il farmaco di sintesi, anzi alcune volte una intelligegente sinergia tra i 2 preparati può accelerare i processi di guarigione e ridurre gli effetti secondari. Un preparato naturale può infatti essere associato al farmaco nel trattamento della fase acuta e magari sostituirloi nel trattamento cronico. Particolarmente interessanti risultanto le sostanze naturali utili per contrastare i fastidi della fascia lombare e cervicale.
Esempio di formulazione naturale di estratti utili al trattamento dei disturbi lombari come mialgie, lombosciatalgie, dolori ad articolazioni arti inferiori:
Dioscorea (Dioscorea villosa L.) rizoma E.S. tit. 6% diosgenia
Favorisce la funzionalità e la mobilità articolare
Remannia (Rehmannia glutinosa (Gaertn.) Libosch.) radice polvere
Riduce lo stato infiammatorio
Salice (Salix alba L.) corteccia E.S. tit. 3% salicina
Favorisce la funzionalità articolare
Artigli del Diavolo (Harpagophytum procumbens DC.) radice E.S. tit. 2,5% arpagoside
Aziona antidolorifica, antinfiammatoria, miorilassante
Ribes nero (Ribes nigrum L.) foglie E.S.
Aziona antalgica e antinfiammatoria, favorisce la microcircolazione
Angelica cinese (Angelica sinesis Diels.) radice E.S.
Riduce il dolore e l’edema, favorisce la microcircolazione
Mandarino (Citrus reticulata L.) pericarpo polvere
Favorisce la circolazione del sangue, la funzionalità e la mobilità articolare
Peonia (Paeonia lactiflore Pall.) radice polvere
Favorisce la microcircolazione
Esempio di formulazione naturale contro i disturbi del tratto cervicale e dorsale superiore:
Mirra (Commiphora myrrha Engl.) resina polvere
Riduce il dolore e l’edema, favorisce la microcircolazione, riduce la stasi sanguigna, favorisce la rigenerazione dei tessuti
Artigli del Diavolo (Harpagophytum procumbens DC.) radice E.S. tit. 2,5% arpagoside
Aziona antidolorifica, antinfiammatoria, miorilassante
Ribes nero (Ribes nigrum L.) foglie E.S.
Aziona antalgica e antinfiammatoria, favorisce la microcircolazione
Angelica cinese (Angelica sinesis Diels.) radice E.S.
Riduce il dolore e l’edema, favorisce la microcircolazione
Frassino (Fraxinus excelsorius L.) foglie polvere
Azione antidolorifica, antinfiammatoria
Cartamo (Carthamus tinctorius L.) fiori polvere
Favorisce la microcircolazione, riduce la stasi sanguigna
Per entrare nel sito "L'Accademia del Fitness" clicca qui.
Nessun commento:
Posta un commento