Foto (di Bianca Figus) a 500 mt dall'arrivo. |
Quest’anno ho optato per la gara di 10 km a Chia dato che
per ora ho deciso di escludere le Mezze Maratone dal mio repertorio gare.
Puntavo a fare un tempo che sui 10 km fosse sotto i 38’ e ci sono riuscito per
un pelo. In effetti il mio tempo finale è stato 39’03” però la distanza
percorsa è stata 10350 mt (nei 10 km ho fatto 37’59” per cui l’obiettivo
prefissato è stato raggiunto). Vediamo come è andata la gara. Partenza alle
09,30 con circa 3000 iscritti. La gara più numerosa è certamente quella della
non competitiva da 5 km (circa 1500 atleti) ma anche la gara da 21 km e da 10
km sono molto numerose. La giornata è piacevole con un sole tiepido e un vento
intenso di maestrale che tiene la temperatura appena sotto i 20 gradi.
Finalmente si parte. Il primo km lo corro abbastanza
intensamente per guadagnare una buona posizione (3’42”). Tra l’altro la strada
costeggia proprio la laguna di Chia per cui è perfettamente pianeggiante. Il 2°
e 3° km li corro abbastanza tranquillo tenendo il ritmo di un gruppetto
comandato da Roberta Ferru (3’46” e 3’47”). Nel 4° km decido di forzare
leggermente l’andatura e supero una decina di atleti proprio lungo una salita
dove un po' tutti rallentano. Guadagno una decina di metri preziosi e cerco di
tenere la posizione (ottimo il crono parziale: 3'43"). Il 5° km è sicuramente uno dei più duri in quanto si corre
totalmente in leggerissima salita. Nonostante risulti uno dei più lenti della mia
gara (3’58”), riesco comunque a mantenere la posizione già acquisita. Al km 5,3
si trova il punto più alto della gara con una svolta a U dove si ritorna
indietro incrociando tutti i quasi 3000 atleti dietro di me. Nonostante la
leggerissima discesa di oltre 1 km ci troviamo il vento di maestrale di fronte per
cui l’andatura non aumenta più di tanto (6° km in 3’52”). Nel 7° e 8° km riesco
a ritrovare nuovamente un buon ritmo gara e rafforzo la buona posizione di
classifica (3’47” al 7° e 3’45” all’8°). Poco prima di chiudere l’8° km sento
dei passi dietro di me che si avvicinano costantemente. Si tratta dell’atleta
Elisa Cusma che mi supera senza problemi con un’andatura decisamente più
intensa della mia.
Il 9° km è stata la mia “croce”. Una leggera ma costante
salita con il vento di maestrale di fronte mette a dura prova le mie capacità
atletiche. Mi rendo conto che sto’ perdendo velocità ma ho bisogno anche di
recuperare le forze. Da dietro mi supera un ragazzo molto più giovane di me e
ciò mi da’ nuovamente un po' di grinta per resistere (9° km in 3’59”). Resto molto
vicino a questo ragazzo e cerco di farmi trascinare psicologicamente. Ormai
siamo nel km finale. Appena mi rendo conto di un leggero calo fisico di questo
giovane non mi faccio “pregare”. Cambio decisamente ritmo e cerco di dare tutto
ciò che mi è rimasto in corpo. Lo supero nuovamente e continuo a spingere sino
alla fine (10° km in 3’41”). Al cartello dei 10 km mi rendo conto che non siamo
ancora vicini all’arrivo. Accidenti mancano ancora un bel po' di centinaia di
mt. Ormai il corpo è lanciato e cerco di resistere sino alla fine. Mi volto
leggermente per vedere se il “rivale” (poi scopro che ha oltre 20 anni in meno
di me) si voglia aggiudicare la volata finale, ma ormai ha capito benissimo che
il ritmo è troppo intenso per lui.
Finalmente l’arrivo. Tra l’altro gli ultimi 40 mt sono in
costante salita ma ormai la macchina è lanciata. Gli ultimi 350 mt risultano corsi
in 1’04” e non so neanche io dove sono andato a pescare tutte queste risorse.
Arrivo con le braccia in alto in segno di gratitudine per il primo posto di
categoria e ringrazio, come mio solito, gli atleti che arrivano subito dopo di
me. Mi viene consegnata la grossa medaglia di “finisher” e osservo i tanti
atleti che ancora stanno arrivando con una età decisamente inferiore alla mia.
In effetti giungere 15° tra tutti gli uomini (20° se consideriamo le 5 atlete donne arrivate prima di me: Anna Incerti, Claudia Pinna, Deborah Toniolo, Manuela Manca e Elisa Cusma), su un totale di oltre 500 atleti, mi fa sentire ancora giovane. Per la cronaca la gara dei 10 km viene vinta da Michele Merenda su Oualid Abdelkader mentre 3^ arriva la fortissima atleta della nazionale italiana Anna Incerti. Devo approfittarne ancora adesso che mi sento
forte, fra due anni compirò 60 anni e non sarà facile continuare a lasciarmi
dietro così tanta gente…
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