Chiesa di Guasila con centro storico visto dall'alto. |
Ci sono tanti motivi per decidere, il 14 novembre a
partecipare alla gara di “Corsa Campestre Mara fraus” di 12 km che si svolge a
Guasila.
Vediamo come si svolgerà il tutto.
Guasila si trova a 42 km da Cagliari per cui si può
raggiungere dalla Cagliari in circa di 30’ percorrendo la 131 sino a superare di poco Nuraminis per poi deviare a destra seguendo la segnalazione per Guasila. Il ritrovo è alle 08,30 nel parcheggio sito al fianco del municipio proprio a due passi dalla chiesa parrocchiale. Nel piazzale di chiesa sono previste le operazioni di iscrizione e ritiro numero gara. Qualche minuto prima della gara è prevista una
foto di gruppo presso le gradinate antistanti la chiesa parrocchiale.
La chiesa
di Guasila, della Beata Vergine Assunta, è stata costruita tra il 1842 e 1852
su progetto dell’architetto cagliaritano Gaetano Cima mentre il campanile, di
stile barocco, ha origini settecentesche. La chiesa si trova nel punto più alto
del paese (210 mt s.l.m.) e domina il centro abitato che conta circa 2800
abitanti. Proprio a due passi dalla chiesa si possono ammirare degli edifici
molto importanti, tra cui il Museo d’arte religiosa “Scrinia Sacra”, dove sono
esposti oggetti liturgici devozionali e parametri sacri antichi, la chiesa di
Santa Lucia, eretta nel XVI secolo, il palazzo rettorale e il Monte Granatico. Proprio
nella piazza della chiesa, alle 09,30, avviene la partenza della gara.
Le foto riportate sotto sono state fatte da Antonello Vargiu.
I primi 200 mt sono in leggera discesa e si procede per circa 600 mt all'interno del paese prima di uscire tra le campagne verdissime nel silenzio più assoluto. La strada è asfaltata e ci indirizza verso la chiesetta della Vergine D'Itria, situata a circa 2 km dal paese. Le sue origini risalgono alla metà del XIII secolo. Nel tragitto prima di arrivare alla chiesetta si percorre una salita leggera ma costante di circa 800 mt che ci porta in uno dei punti più alti del percorso gara. In questa
zona la vegetazione inizia a diventare sempre più fitta e il percorso gara
inizia a presentarsi più affascinante e variegato. Dopo aver superato la chiesetta si lascia la
strada asfaltata per deviare sulla destra e proseguire su una sterrata. Si prosegue con un leggero falsopiano sino a raggiungere una salita che ci porta nel punto più alto del percorso. Ci troviamo a questo punto a
metà del tragitto gara e da quel punto si può ammirare la lunga distesa della Giara di
Gesturi, distante almeno una ventina di km in linea d’aria, mentre verso Ovest
si vedono molto chiaramente i Monti di Villacidro.
A poche centinaia di metri dal passaggio del percorso gara, in
direzione Nord, si possono intravedere le antiche
rovine di “Is Concas”. Si tratta di un territorio di altissimo valore storico abitato sin dall’epoca prenuragica ricchissimo di Domus
de Janas e tantissime altre rovine di pregevole interesse archeologico. Tra le rovine di Is Concas
sono molto belle da vedere “Is Craccheras”, situate nel cuore della località denominata
“Funtana Bangiu”. Si tratta di una zona umida dove nell’antichità, grazie a una
sempreviva sorgente d’acqua, ci si procuravano, attraverso un processo
meccanico (La Gualchiera), diversi servizi molto utili per quel periodo (lavorazione
della lana per ottenere l’orbace o macinazione dei cereali). Molto suggestiva
anche la parte boschiva antistante la zona storica, ricca di numerose querce e di
olivastri ultracentenari.
La stretta strada sterrata prosegue verso nord con una lunga e leggera discesa sino ad intersecarsi con la strada che conduce a Serrenti dove si trova un masso con scolpito il nome di Fraus. Da quel punto in poi la strada sterrata si allarga e ci riporta verso est in direzione Guasila per circa tre chilometri. Una volta dentro il paese ci vorrà poco meno di un km per arrivare nel punto di arrivo situato proprio di fronte alla chiesa parrocchiale.
Le foto riportate sotto sono state fatte da Antonello Vargiu.
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