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Foto poco prima della partenza. |
Sabato 25 Giugno mi son recato a Guasila (un comune di circa 2700 abitanti situato nella Trexenta) per la terza corsa campestre Madonna d'Itria; son partito alle 16.30 e nonostante qualche piccolo contrattempo sono arrivato insieme a Berni e alla moglie a Guasila alle 18.40; abbiamo subito ritirato i pettorali e il pacco gara e i primi runners che ho incontrato sono stati Antonello (uno dei padroni di casa insieme a Fabrizio e Gisa) Salvatore e Andrea. Si sono già corse le gare dei bambini e il clima è di festa come dovrebbe sempre essere prima di ogni manifestazione sportiva . Verso le 19.00 ci esortano a recarci nella piazza della chiesa per fare una foto tutti insieme e mentre ci incamminiamo incontro
Gianfranco col quale ho modo di dire due fesserie e parlare di un'eventuale 42 K autunnale. La piazza è una piacevole sorpresa con una chiesa a pianta circolare e in stile neoclassico e con diversi abitanti del luogo vestiti col costume tipico; già questo fa capire che la gara è stata curata sotto ogni aspetto e non solo sotto il profilo tecnico sul quale non ho mai nutrito alcun dubbio.
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Atleti pronti per la partenza. |
Giusto il tempo di qualche allungo e due parole con Andrea per avere qualche informazione sulla gara e poi con precisione teutonica si parte; la partenza non è velocissima e ci godiamo le esortazioni della popolazione locale e qualcuno ha anche fiato per scherzare ma, appena finiamo l'attraversamento del paese , una copia di Atleti si porta in testa, sono Salimi e Luigi e so già che saranno loro a giocarsi il primo posto. Dopo la tattica attendista che ho seguito nella bellissima gara di Muravera oggi voglio provare a sfruttare i vari cambi di pendenza del tracciato e decido di partire forte, so bene che Giuseppe (un ragazzo che corre per la squadra di Esterzili) è molto più forte di me quindi, in teoria, dovrei giocarmi con Andrea (che mi ha distrutto due settimane fa) il secondo posto di categoria. Archivio il primo chilometro a 3,39 Min/Km e il secondo a 4,41 e sono poco dietro alla coppia formata dal duo di Esterzili : Marco e Giuseppe; Andrea è poco dietro di me, non mi giro ma riconosco in rumore che fa mentre respirando. La gara è molto tecnica con diverse salite alcune impegnative; al terzo chilometro c'è il primo rifornimento che sfrutto per rinfrescarmi la pelata; nel terzo chilometro, avvantaggiato dalle discese, tengo un passo di 3,29 Min/Km e le prime posizioni sono congelate anche se ormai stento a vedere i primi due; al quarto c'è la salita più impegnativa che faccio decisamente lente chiudendo a 4,11 Min/Km e dovendo anche rallentare successivamente per recuperare lo sforzo fatto. Nonostante si corra di sera fa decisamente caldo e so che tenere il passo iniziale sarà difficile così rallento e poco dopo lo scattare del quinto chilometro sento i passi di un runner che si avvicina e mi supera: è Giovanni dell'atletica San Sperate ma per me è il Che (dalla canotta che aveva la prima volta che l'ho visto gareggiare)! Essere superato è stato utilissimo in quanto mi ha dato la voglia di lottare e provare a seguire Giovanni , riesco a stargli dietro fino alla chiesetta della Madonna d' Itria (da cui la corsa prende il nome) ma, nella discesa lui riesce a staccarmi; giusto il tempo di fare il secondo rifornimento e proprio quando la discesa sta per finire e mancano 3,5 Km all'arrivo (la gara è di 9500 metri) mi accorgo che Andrea è vicinissimo ma, fortunatamente riiniziano le salite quindi riesco a tenerlo alla larga e riavvicinarmi a Giovanni; i chilometri dal settimo al nono son divertentissimi con continui cambi di pendenza e con la distanza tra Giovanni me e Andrea che varia al variare della pendenza: loro son decisamente più veloci in discesa e io me la cavo bene in salita. Poco prima del nono il terzo rifornimento , non ho sete ma mi bagno le labbra e la testa ; prima dell'ingresso in paese riconosco il mitico Arnaldo (uno dei fotografi insieme a Antonio, Bianca, Claudia e altri che ci immortalano durante le gare) e riesco anche a salutarlo alzando un pollice. Manca ormai meno di un chilometro e accolgo con gran piacere l'incitamento degli abitanti di Guasila supero la piazza e inizia un discesone, qui riesco a voltarmi e non vedendo Andrea inizio a essere ottimista sulla possibilità di rifarmi ma ormai non mi fido più della sua accelerazione. A questo punto inizia una serie di curve anche di novanta gradi (fortunatamente il tutto è segnalato con grande anticipo e precisione) dopo l'ultima curva non vedo Andrea e entro nello stadio dove ha sede l'arrivo facendo i 500 metri finali in 1,33 minuti (in parte grazie alla forte discesa). All'arrivo son distrutto , Andrea è il primo a complimentarsi ma devo dire che ho ricevuto da Giovanni il più bel complimento da quando corro; ero ancora seduto(diciamo spiaccicato in terra) a riprendermi e lui che mi ha preceduto si avvicina per complimentarsi e dice sorridendo: cavo tu sei un bastardo un lottatore bastardo!
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Cena post gara. |
Chi non ha mai fatto sport non può capire ma dire che queste parole mi han reso contento è riduttivo. La giornata di festa sarebbe potuta chiudersi qui e sarebbe già stata stupenda ma , dopo qualche fetta di torta , dei dolcetti sardi ottimi e qualche parola con Tore, Gianfranco e i complimenti ai primi quattro (Salimi, Luigi, Marco e Giuseppe) conosco Daniele, un ragazzo che corre come run card e che chiede a me (capito a me che rompo le palle a mezzo mondo per carpire qualche segreto) consigli sulla corsa ...Se mi leggi Daniele scusa se non son stato esaustivo , non è per segretezza ma solo per mancanza di adeguate capacità che non ho soddisfatto la tua voglia di sapere.
Le premiazioni son state velocissime l'aria festosa è continuata e a completare il successo della spedizione tabarkina c'è stato il primo posto di categoria di Berni.
Un complimento a parte meritano i cuochi e i vari artisti (perché di arte culinaria si tratta) che hanno arrostito sotto il sole: la cena è stata fantastica. Che dire amici ora che l'estate è iniziata gareggerò meno ma son contentissimo di aver archiviato Giugno con due delle più belle gare mai fatte! In genere si conclude dicendo "l' anno prossimo meglio" ma se già vi manterrete su questi standard sarà un'altra giornata da ricordare!
Post tratto dal blog di Enrico Pacini "
corriamonell'isola".
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