Passaggio gruppetto inseguitori al primo giro. Foto F. Erbì. |
Arrivo a San Sperate intorno alle 17,00 e la giornata è
caldissima, temperatura intorno a 34 gradi. Per fortuna la gara sarà piuttosto
corta (sono previsti 6,5 km) e si correrà intorno alle 19,30. Decido di
idratarmi per bene già in anticipo, per cui nel giro di neanche un’ora mi bevo
poco più di un litro di liquidi con integratori. Poco prima delle 18,30 mi
faccio il giro del percorso per valutare a fondo come affrontarlo. Si tratta di
circuito lungo poco più di 1300 mt, totalmente piatto, ma con la presenza di alcune
curve strette che lo rendono piacevole.
Tra gli avversari della stessa mia
categoria (SM55) sono soprattutto due gli atleti da tenere d’occhio, Pietro
Uras e Genesio Lusci. Sensazioni molto buone durante il riscaldamento per cui
oggi decido di partire abbastanza veloce sin dal primo km. Finalmente ci
prepariamo alla partenza. Inaspettatamente i giudici di gara ci tolgono un giro
rispetto ai 5 previsti e ci informano che i giri saranno solo 4. Bene, vorrà
dire che spingerò ancora di più sin dall’inizio.Uras conduce su Vargiu e Pisani. Foto Erbì. |
Primo km 3’24”. Nel tira e molla con Pietro ogni tanto si
inserisce anche Giovanni per cui in questa fase iniziale ci si diverte un
pochino. Chi invece rimane a guardare, per ora, è Lorenzo Pisani che accetta di
buon grado di assistere da dietro ai nostri cambi ritmo. Primo passaggio (1310
mt) con i due fuggitivi (Angelo e Amarildo) decisamente avanti (almeno 50 mt)
mentre io conduco il piccolo gruppo di inseguitori. Anche nel secondo km la
musica non cambia più di tanto. Sicuramente tra i due battistrada c’è Angelo
che continua imperterrito a guidare la gara mentre Amarildo inizia a perdere
terreno. Tra noi c’è Giovanni che accusa un po' di stanchezza mentre invece
Lorenzo ci prende gusto ad essere tirato da me e Pietro.
Secondo km 3’33”. La temperatura è sempre vicina ai 30 gradi
ma per fortuna in una delle stradine strette del centro storico c’è Tore Orrù
che ci spruzza dell’acqua con una pompa. Stavolta è Pietro a passare davanti a
noi tre, davanti al punto di arrivo, mentre io inizio ad accusare un po' di
stanchezza. Anche Lorenzo passa davanti a me mentre Giovanni chiude il
gruppetto. Terzo km 3’37”. Davanti a noi
ormai appare sempre più vicino Amarildo mentre ormai di Angelo non appare più
alcuna traccia. Pietro riesce a tenere un buon ritmo, tallonato da Lorenzo,
mentre io continuo a perdere qualche metro. L’agilità fisica di Pietro, visto
da dietro, appare davvero molto intensa. Con oltre 10 kg in meno rispetto a me
appare come un grillo.
Quarto km 3’47”. Ormai si può dire che la fatica ha preso il
sopravento. Cerco di reagire ma ormai il gap tra me Pietro e Lorenzo tende
pian piano ad incrementare. Ormai Amarildo continua a perdere velocità e viene
superato per prima da Pietro e Lorenzo e poi da me. Giovanni ha perso un bel po'
di terreno per cui ormai si è staccato abbastanza da me. Per fortuna c’è Tore
che ci indirizza una bella spruzzata d’acqua al nostro passaggio e ciò serve
soprattutto a rinfrescarci un pochino. Quinto km 3’42”. Niente da fare, ormai i
giochi son fatti. Con un breve sguardo all’indietro vedo che il distacco dagli
inseguitori è molto ampio per cui posso stare tranquillo. Gli ultimi 250 mt
voglio chiuderli in leggera spinta quasi come una liberazione (52”). Pietro e
Lorenzo mi anticipano di una decina di secondi e io chiudo i miei 5250 mt in 18’55”
a una media a km di 3’36”. Stavolta sono 2° di categoria e 4° assoluto in
questa particolare classifica in cui si gareggiava dai 50 anni in su’. In ogni
caso 2° assoluto tra 32 atleti della stessa categoria non è male. All’arrivo
faccio i miei sinceri complimenti a Pietro e riconosco che oggi c’era ben poco
da fare. Vedremo in futuro, sicuramente ci saranno tante altre occasioni.
Per vedere le classifiche della manifestazione (Fidal Sardegna), clicca qui.
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