Antonello Vargiu e Armando Xaxa. |
La gara denominata Qurri si svolge proprio in pieno centro a
Quartu in coincidenza con la festa patronale in onore di Sant’Elena. La gara competitiva
è lunga poco più di 6,5 km e si sviluppa in due giri molto ampi e lunghi mentre
la gara non competitiva consta di un solo giro da 3,3 km circa. Già da circa
due settimane prima della gara avevo messo in preallarme Armando Xaxa (atleta
ipovedente) che se avesse voluto avremo fatto la gara assieme. Così è stato.
Armando abita in Viale Colombo (angolo con Viale Marconi) per cui in teoria a
pochi passi dal punto di ritrovo della gara. Il problema è che non ci sono
parcheggi vicino a casa sua quindi occorre trovare un parcheggio alla mia macchina
per poi presentarci al ritrovo gara. Dopo un bel po' di km per trovare il
parcheggio finalmente abbiamo trovato un buon posticino a poche centinaia di
metri da Piazza Sant’Elena.
Finalmente dopo circa 1 km e tantissimi superamenti riusciamo
a posizionarci accanto ad atleti che hanno un ritmo vicino al nostro, ossia
intorno a 5’ a km. Sicuramente nelle tantissime gare fatte con Armando (quasi
20) questa si è dimostrata una delle più difficili nella fase iniziale. Per
fortuna, verso la fine del 2° km, riusciamo ad acquisire un ritmo costante e
Armando riesce a rilassarsi un po'. In effetti dover superare così tante
persone con accelerazioni e frenate continue o spostamenti a destra o a
sinistra hanno reso Armando molto teso. Ormai l’andatura si assesta di poco
sotto i 5’ a km. Praticamente nel primo giro abbiamo superato almeno un terzo
di tutti i partecipanti alla manifestazione. Sinceramente anche io mi sono
stancato non poco. Meglio correre da solo a 3’55” che non a 4’55” in queste
condizioni. Il secondo giro è molto più agevole. Possiamo usare le parti
migliori delle stradine dato che in molti casi sono provviste di una sorta di
cunetta nel centro della carreggiata.
Intorno al 4° km riesco ad intravedere davanti a noi la
nostra compagna di squadra Marina. Ci dividono circa 150 mt. Da buon “2° pilota”
comunico ad Armando la distanza di Marina e lo invito, qualora se la sentisse,
di aumentare leggermente l’andatura per avvicinarci a lei. Armando è stimolato
dalla sfida e risponde positivamente al mio invito. 5° km in 4’50”. Ormai manca
poco più di 1 km all’arrivo. Marina ha un buon passo e riesce a tenersi
costantemente a circa 50 mt davanti a noi. Io cerco di incitare Armando ad
affrontare una leggera progressione finale ma lo vedo un po' affaticato e non
insisto più di tanto. Mancano circa 200 mt all’arrivo e finalmente vedo che
Armando ha cambiato ritmo. Seppure ormai non sarà più possibile arrivare
accanto a Marina almeno apprezzo lo spirito di sacrificio in questa parte
finale di gara.
Mancano 50 mt all’arrivo e succede ciò che mai ti aspetti.
Armando si lancia in una progressione finale e quasi faccio fatica a starli
dietro. Non solo, ormai ci troviamo a dieci mt dall’arrivo e proprio due passi
davanti a noi si trova Marina. Armando si lancia in un sorpasso insperato nei
confronti della nostra compagna di squadra mentre io mi trovo a dover forzare
al massimo per stare al suo stesso passo. Nello stesso tempo mi trovo Marina
proprio davanti a me che mi chiude totalmente il passaggio. Lei naturalmente è all’oscuro
di tutto e sicuramente sta’ pensando solo a fare gli ultimi passi per tagliare
il traguardo. In quel momento non so proprio cosa fare. Sento la funicella
tirare verso l’arrivo ma devo fare un guizzo laterale a sinistra per non
travolgere Marina. Sono attimi in cui devi decidere per qualcosa che non
dipende totalmente da te. Non so come ho fatto a non travolgere Marina ma credo
che qualche colpo lo abbia accusato, magari per incunearmi tra Armando e lei.
Dopo pochi attimi ci troviamo io e Armando, alcuni metri subito dopo l’arrivo,
a riprendere fiato. Si avvicina Marina e con il sorriso mi guarda e dice “presidente
ma lei mi voleva ammazzare!!!”. No no, rispondo imbarazzato, è stato Armando a
fare un finale pazzesco e io quasi non riuscivo a starli dietro. Finisce così
tutto quanto con una bella risata e con gli abbracci finali quasi a
giustificare l’accaduto. Morale, in base al chip Armando è giunto 67°, Marina
68° e io 69°. Tempo attribuito: Armando 32’19”, Marina 32’19” e io 32’20”.
Nessun commento:
Posta un commento