Partenza gara. |
Scenario completamente diverso, rispetto alle altre due
edizioni a cui avevo partecipato, per la Mezza Maratona di Ogliastra. Stavolta
partenza e arrivo presso la famosa località turistica di “Torre di Barì”. Praticamente
cambia radicalmente il percorso gara rendendolo decisamente più agevole e
veloce. Sia nella Mezza che nella 10 km i primi 6 km sono gli stessi, ma chi
dovrà fare la 21 prosegue sulla strada che da Bari Sardo conduce verso Marina
di Cardedu arrivando sino a lambire la spiaggia. Poi si ritorna indietro,
ri-percorrendo la stessa strada di andata, sino a deviare verso la direzione
mare, nello stesso punto in cui precedentemente hanno deviato coloro che hanno
fatto la 10 km. In quel punto mancano circa 4 km all’arrivo. E’ prevista anche
una gara non competitiva di 5 km, con partenza poco prima di uscire dal paese
di Bari Sardo, proprio nel punto più alto del percorso.
Foto Arnaldo Aru. |
Conto alla rovescia da -10 e finalmente il via. Non siamo in
tanti rispetto alle precedenti edizioni. Stavolta una serie di gare concomitanti
(Iglesias, TNatura Orosei, Dorgali, Solarussa) hanno sicuramente contribuito a ridurne
la partecipazione. Partenza quindi unica per i partecipanti alla 10 e 21 km.
Subito dopo la partenza si distingue immediatamente, da tutto il gruppo, l’andatura
molto intensa di Enrico Rivoldini (SM45, Cagliari Atletica Leggera). Già dopo
alcune centinaia di metri il divario tra lui ed il gruppo degli inseguitori è
cospicuo. Qualcuno di noi lo chiama, in tono ironico, per cercare di farlo
desistere da una così intensa partenza, ma lui fila dritto e determinato. Primo
km decisamente veloce e piatto con un lungo rettilineo che solo nella sua parte
finale ci fa vedere la differenza di pendenza verso l’alto. In entrambi i lati
della strada una bellissima vegetazione, con alberi di alto fusto, che colorano
di varie tinte naturali un percorso già di per se attraente. Primo km in 3’47”.
Sin pochi passi dopo la partenza, Francesco Mudu (SM35,
Cagliari Atletica Leggera) mi precede di pochi metri. La mia corsa e la sua, per quasi 5 km, andranno
in simbiosi, quasi come se avessimo un segnalatore automatico che misurasse la
nostra andatura. Naturalmente sempre lui davanti a me. Così come noi, anche
altri due atleti viaggiano affiancati e si divideranno poco prima di transitare
al 5° km, si tratta di Giampietro Dessì (SM45, PSV Esterzili) e Maurizio Lepori
(SM40, Runcard). Giampietro e Maurizio saranno, sin da poco dopo la partenza, i
due “rivali” di Enrico Rivoldini. Proprio nella difficoltà del 2° km si delineano bene i valori degli
atleti. Io cerco di mantenere un ritmo accettabile, approfittando ancora della freschezza
fisica, mentre Enrico ci distanzia sempre di più, inseguito a distanza da
Giampietro e Maurizio. Secondo km in 3’53”.
Nel terzo km il percorso si presenta sempre tendenzialmente
in salita, però ci sono anche dei punti in cui leggere discese ci consentono di
rifiatare e ammirare il bel paesaggio tutto attorno. In lontananza si
intravedono le sagome di Giampietro e Maurizio mentre Enrico ormai è
letteralmente scomparso dalla nostra visuale. Accanto a me e Francesco anche un
altro carissimo amico, con la quale poi avrò il piacere di condividere fianco a
fianco la seconda parte della mia gara, si tratta di Abel Geremias Fenude (SM40, Nuova
Atletica Sardegna). Nella “piacevole” difficoltà della corsa è molto importante
conoscere già in anticipo come si sviluppa tutto il percorso della gara per
poter dosare a piacimento le proprie capacità agonistiche di cui si gode. Noi
conoscevamo già dal giorno prima questa difficoltà e sapevamo che il punto più
critico sarebbero stati in sostanza il 4° e 5° km ma certamente non potevamo
ipotizzare che la giornata sarebbe stata così calda. Terzo km in 3’57”.
Il quarto km è sostanzialmente in salita, seppure con pendenze
molto tranquille. La strada è molto larga e le curve si presentano
costantemente a destra e sinistra. Inspiegabilmente veniamo invitati da una
figura dello “staff” in bicicletta a tenere rigorosamente la sinistra ma poi,
quando questa persona si è allontanata, noi
riprendiamo a “tagliare” allegramente. Tra l’altro in tutto il tragitto,
dal punto di partenza a Bari Sardo, non abbiamo incrociato una sola macchina. Già
a metà del quarto km si intravede il paese di Bari Sardo. Sullo sfondo, in
lontananza, i bellissimi monti dell’Ogliastra con le punte più alte, verso
ovest, in direzione di Lanusei e Villagrande. Essendo a pochi metri sul livello
del mare e vedendo davanti a noi dei monti alti oltre 1000 mt, a poca distanza
(circa una quindicina di km), fa un bellissimo effetto. Quarto km in 4’07”.
Proprio nell’ingresso al paese di Bari Sardo troviamo una
delle salite più intense del percorso, seppur cortissima. Incomincio a sentire
la stanchezza che mi assale. Cerco di stare a tutti i costi accanto a Francesco
e Abel ma gli sforzi sono sempre più intensi. Dentro il paese le strade sono
ben presidiate e qualche abitante locale ci fa il tifo. La prima parte del
paese è abbastanza agevole, seppur sempre in leggera salita, ma quando si
svolta nella “Via Cagliari” le pendenze cambiano. Aumentano le persone che ci
incitano ma aumenta pure la stanchezza. Stringo i denti per arrivare nel punto
più alto della salita ma soprattutto per non perdere il “treno” che fino ad
allora mi ha trainato, almeno psicologicamente. Si intravede finalmente l’arco
di partenza dei 5000 mt (non competitivi) proprio nel punto più alto della
strada. Dentro di me cerco di farmi coraggio pensando che dopo l’arco ci sarà
la discesa più lunga della gara. Quinto km in 4’14”.
Passaggio al 5° km. |
Poco dopo la fine del sesto km c’è la curva a 90 gradi a
sinistra, mentre gli atleti della 21 km dovranno proseguire dritti. Davanti a
noi c’è solo un’atleta che prosegue dritto, tutti gli altri svoltano a sinistra
(per fare la 10 km). In effetti i più forti atleti della 21 km si trovavano a
pochi passi dietro di noi. Ora il percorso si fa piatto o in leggerissima
discesa, ma le forze sono sempre molto limitate. Francesco ormai ha guadagnato
molto terreno, rispetto a me, e precede di pochissimo Giovanni, che ha un passo
leggerissimo al cospetto dei suoi 53 kg di peso. L’unico sollievo per me è dato
dal fatto di trovarmi al fianco di Abel per cui, d’ora in poi, condivideremo
assieme la “passione” (in termini di sofferenza) della corsa. Settimo km in 3’59”.
Il prosieguo della gara lo viviamo in tacita compagnia, io
con Abel, senza dannarci più di tanto. Ogni tanto uno sguardo dietro di noi per
vedere dove siano gli altri atleti, ma il distacco è enorme. Davanti invece il
gap tra Francesco e Giovanni ormai si è annullato e i due corrono vicini.
Naturalmente di Giampietro e Maurizio non si vede neanche l’ombra. Tantomeno di
Enrico. Nonostante siamo sul piano, la strada è molto contorta e ricca di curve
e controcurve, a destra e a manca. Domina il silenzio assoluto. Ogni tanto passiamo al fianco di qualche stalla
di animali per cui gli odori assumono profumi poco gratificanti. Certamente tra
la prima parte del percorso, quella tra
il mare e Bari Sardo (4 km), ricca di bellissima vegetazione boschiva, e questa
seconda frazione, la differenza è veramente consistente. Ottavo km in 4’02”.
Mancano ancora due km all’arrivo e già mi sto pregustando un
arrivo in compagnia di Abel, presi magari per mano. In ogni caso anche due km vanno
pur sempre fatti. Tra l’altro nel nono km c’è anche una bella salita costante,
che sicuramente va gestita. Ed eccola finalmente. Ormai le forze sono veramente
al lumicino. Abel cerca di accelerare leggermente per vedere le mia reazione ma
poi dopo pochi metri desiste e lo recupero. In sintonia ci guardiamo, l’uno con
l’altro, ma senza dirci niente. Le nostre facce parlano chiaro. Guardiamo
entrambi dietro di noi, per vedere se arriva qualcuno, ma niente. Gli atleti
più vicini si trovano a circa 200 mt dietro. Davanti si vede ancora un po' di
salita ma nessuna anima viva. Nel silenzio generale gli unici rumori sono dati
dai nostri passi e dai nostri intensi respiri. Nono km in 4’16”.
Arrivo di Antonello Vargiu. |
Podio SM55. |
Per vedere i risultati della gara (tramite TDS) clicca qui.
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