Partenza gara. Foto Gianmarco Allegrini. |
La mia partecipazione a questa gara è rimasta in bilico sino
a circa un’ora prima della partenza. Non che non ci avessi già pensato di farla
nei giorni precedenti ma non sapevo se impegni familiari mi avrebbero distolto
dal partecipare. Verso le 09,20 finalmente prendo la decisione. Ok, via libera.
Preparo la borsa e via da casa in direzione Parco della Musica. Mi bastano poco
meno di 10’ per trovarmi nel punto dove si effettua l’iscrizione alla gara e da
dove si parte. Non vedo tanti atleti ma sicuramente ci saranno altri arrivi più
avanti. Andrea Culeddu amministra tutto quanto dando le dritte sui tempi
tecnici della manifestazione.
Tra coloro che collaborano nel fare le iscrizioni
alla gara c’è Gianni Riggio che si rende utile a dare una mano all’organizzazione.
Stavolta il tutto è gestito sotto l’egida della “Libertas” ma è piuttosto
evidente che dietro la gestione della manifestazione c’è il grosso contributo
della “Cagliari Atletica Leggera”, Andrea in primis. Dopo aver salutato un bel po'
di persone mi accingo a fare il giro del percorso. La giornata è molto calda (intorno
ai 25 gradi) con un sole intenso e con alta umidità. Dopo appena 50 mt dalla partenza
inizia una costante salita di circa 200 mt che si presenta non facile. A parte
quella salita il resto è quasi tutto piatto. Sono circa 1350 mt in cui si può
tenere un buon ritmo. La gara prevede che si facciano 4 giri per un totale di
circa 5,3 km.
Mi studio tutti gli angoli del percorso e valuto già in
anticipo dove passare in gara. Le sensazioni non sono eccezionali ma
naturalmente non posso neanche pensare di sentirmi al top dopo oltre due mesi
che non chiudo una gara e con due ritiri nelle ultime due gare. A Esterzili dopo
appena 3 km per problemi fisici mentre a Perdaxius all’8° km (su 10 della gara)
a causa di scarsa forma fisica. Oggi, nonostante le condizioni non siano come
vorrei, è giusto ripartire con una gara così corta e senza una grandissima
concorrenza di categoria (intendo SM55). Si tratta di una distanza che
certamente in questo momento mi è congeniale, soprattutto in vista della
prossima mia gara di 10 km a Barisardo, nella domenica successiva a questa. Per
precauzione faccio un secondo giro del percorso e cerco così di aumentare un po'
l’andatura in discesa per simulare quasi il ritmo gara. Bene, tutto sommato non
sto’ così male. Vediamo poi in gara con gli avversari di gestire il tutto.
Qualche breve allungo e mi preparo per la partenza. Dopo qualche breve rinvio
eccoci finalmente al via.
Partenza ok. Qualche difficoltà a tenere un adeguato ritmo
nella salita di circa 200 mt ma conviene non forzare troppo. Finalmente nel
rettilineo di Via Baccaredda posso distendermi e verificare come sono
posizionato rispetto agli altri atleti. Davanti a me fanno da apripista almeno
sei atleti ma saranno solo due coloro che poi “condurranno” la gara sino al
termine. Si tratta di Gianni Riggio (SM45, Cagliari Atletica Leggera) e
Maurizio Lepori (SM40, Runcard). In effetti poco prima del 1° km ( Via Sant’Alenixedda)
ne approfitto per allungare un po' il ritmo e proprio prima di entrare nel
Parco della Musica mi trovo in 4^ posizione. Davanti a me c’è un’atleta che non
conosco per cui preferisco non forzare più di tanto. Nel dopo gara lo conoscerò
molto più a fondo, si tratta di Roberto Pes, 39 anni, ottimo fisico per correre,
ma partecipa alle gare solo da pochi mesi. In effetti Roberto ha un’ottima
condizione fisica, data anche l’età, ma ha spinto tanto nei primi km e gli
manca la “tenuta” di gara e l’esperienza dell’atleta maturo.
Primo km a 3’45”. Niente male. A parte Gianni e Maurizio,
che ormai hanno già un ritmo più intenso del mio, preferisco gestirmi la gara
studiando con calma come si comporta Roberto. Dopo aver attraversato per circa
300 mt il Parco della Musica passiamo di fronte al Thotel per poi girare a
sinistra e fare circa 150 mt sino transitare poi sotto l’arco gonfiabile che
delimita l’inizio del 2° giro. Roberto mi precede di pochi metri e transita
prima di me sotto l’arco. Proprio nella salita costante, subito dopo l’inizio
del secondo giro, decido di forzare leggermente l’andatura per vedere come
reagisce Roberto. Lo supero senza grandi problemi e cerco di tenere un buon
ritmo sino al termine della salita. Da quel momento in poi la mia terza
posizione rimane intatta sino all’arrivo. Davanti a me vedo sempre le sagome di
Gianni e Maurizio che si allontanano costantemente.
Secondo km a 3’53”. Si tratta di un’andatura per niente male
anche se mi rendo conto che occorre rallentare un po' per recuperare un po' di
fiato. Con l’angolo dell’occhio cerco di valutare la posizione di Roberto approfittando
della curva dell’ingresso al Parco. Mi
rendo conto che si trova alcune decina di metri dietro di me e ciò mi da’
tranquillità. Nel frattempo distendo lo sguardo per vedere come si stanno
comportando i due battistrada e vedo che Gianni ha staccato leggermente
Maurizio. Naturalmente anche il “gap” tra Maurizio e me sta aumentando gradualmente
in quanto lui procede con almeno 10” di velocità in meno rispetto al mio crono.
Il terzo km sarà il più lento di tutta la mia gara (4’02”). Certamente ha
influito la tranquillità della terza posizione, ormai acquisita, per cui nella
salita di Via Cao di San Marco me la prendo un po' comoda.
Il quarto km a 3’55”. Ormai la testa è programmata su una
tenuta di ritmo costante senza alcun assillo di classifica o gara con altri
atleti. Faccio la gara in completa solitudine e approfitto del fatto che nel
quarto km non è presente la salitina critica che spezza le gambe. Naturalmente
tutte le curve del tragitto le faccio cercando di recuperare anche i centimetri
preziosi in quanto, a fine gara, la sommatoria di quelli diventano metri. Il
quinto km inizia proprio poco prima del passaggio sotto l’arco di partenza (e
arrivo) dove lo speaker Andrea Culeddu acclama il mio nome. Avverto il clamore
del pubblico che mi incita per lo svolgimento dell’ultimo giro della gara. Da
come lo speaker nomina gli atleti dietro di me riesco a capire che il distacco
tra me e loro è di oltre 100 mt. Davanti a me ormai riesco a intravedere in
pochi casi la sagoma di Maurizio mentre Gianni ormai è troppo avanti per
riuscire a vederlo.
Finalmente inizia l’ultimo giro ed è l’ultima volta che
percorro la salita di Via Cao di San Marco. Guadagnata la Via Baccaredda manca
ormai poco più di un km ma la parte più dura è ormai alle spalle. Ormai
iniziano i doppiaggi e non posso più percorrere a piacimento i punti strategici
dal circuito. Non è grande la perdita in termini di mt però anche il fatto di non
passare nei punti già prefissati o dover fare delle piccole varianti per superare le persone,
che magari corrono affiancate, mi condiziona un po' negativamente. Ormai corro
quasi in scioltezza approfittando anche delle blande discese prima di entrare
per l’ultima volta nel Parco della Musica. Quinto km a 3’58”. Ricevo l’incitamento
da parte di alcune persone presenti nel Parco e ciò mi gratifica dandomi
psicologicamente un maggior impulso ad aumentare l’andatura. Ormai mi trovo nel
rettilineo finale e ricevo l’incitamento da parte di Andrea Culeddu che, con il
microfono, ci accoglie proprio nei metri finali coinvolgendo il pubblico nell’applauso.
Ultimi 300 mt in 1’07”. In testa ormai Gianni e Maurizio sono arrivati da un
bel po' e li vedo felici e stanchi per ciò che hanno fatto. In effetti noi
della Cagliari Atletica Leggera ci siamo comportati molto bene. Un 1 e 3° posto
tra i maschi (Gianni e me), e un 1 e 2° posto, con Stefania Marongiu e Marina
Trudu, tra le femmine. Bella manifestazione con un percorso tutto sommato apprezzabile.
Credo ci sarò anche l’anno prossimo.
Nessun commento:
Posta un commento