Davide Mallus. |
Trentesima gara della mia carriera. Sono passati ormai due anni dal giorno in cui, senza conoscere atleti e società, avevo deciso di correre a Villasimius. Ora le cose sono cambiate, c’è sicuramente più esperienza e voglia di migliorare, c’è la squadra con la quale è sempre piacevole trascorrere momenti sportivi e non, ci sono gli allenamenti in pista che dovrebbero aggiustare le mie imperfezioni.
La sede della manifestazione odierna è il centro commerciale ‘I mulini’ di Cagliari, in località Su Planu. Arrivo intorno alle 8.30. Stanotte è piovuto, ma non sembra che le condizioni meteo possano peggiorare, anzi. Nella galleria del centro e nei piazzali c’è notevole fermento per allestire al meglio tutti gli elementi che saranno a supporto della gara.
Dovremo pure passare dentro il centro commerciale, una sorta di passaggio indoor che è una vera e originale novità. Tanti volontari della Cagliari Atletica vanno e vengono, prendono, spostano, attaccano e montano. Approfitto del giro di perlustrazione dell’apripista Gianfranco per visionare il percorso assieme a Fabio e Mario. Resto leggermente perplesso per il fondo a tratti scivoloso: ci saranno stradine asfaltate, sterrate, in pietra, in cemento, curve e contro curve, strettoie. Di sicuro non mi annoierò. Temo comunque eventuali scivolamenti. Rientrato al quartier generale, mi cambio e metto le Asics che, rispetto alle Brooks (che ho usato per la prova percorso) mi sembrano più ‘grippose’. Indosso anche il cardiofrequenzimetro, in fondo per 6 km non sarà un fastidio insopportabile. Arrivano i miei compagni di allenamento e cominciamo a scaldarci assieme. Trovo positivo aver camminato per tre chilometri in ispezione e mi sento abbastanza caldo. Il gonfiabile è vicinissimo all'ingresso del centro commerciale. Nel piazzale ci sono tante bancarelle gialle dove si vende frutta e verdura. Sembra di essere in un bel mercatino con tanta gente. Una bella sensazione. Partiremo lasciando l’ingresso dei Mulini alle spalle per poi dirigerci nel retro della struttura dove avremo subito a che fare con una discesa + salita molto ravvicinate. Ai primi allunghi sento una lieve pressione al petto, come un senso affaticamento che associo alla fascia cardio. La tolgo immediatamente perché non voglio fastidi inutili. Mi sento abbastanza alleggerito e riprendo col riscaldamento. Fortunatamente non ho problemi muscolari. Gli allenamenti al campo col coach (che oggi è impegnatissimo a dirigere e cronometrare) stanno dando i loro risultati tangibili. Le gambe si muovono meglio, c’è più spinta e soprattutto consapevolezza dei movimenti.
Mancano pochi minuti alla partenza. Ci posizioniamo sotto il classico gonfiabile giallo delle gare UISP. Sono già parecchio sudato perché c’è caldo, altro che autunno! Andrea spiega il percorso con professionalità e avvisa che dovremo attendere ancora due minuti perché c’è un’auto sul percorso. Approfittiamo per farci fotografare, per ridere e scherzare come sempre. Cerco di visualizzare il percorso, da fare due volte, sperando che il sole abbia asciugato le parti umide. La gente che sta facendo acquisti nelle bancarelle viene momentaneamente recintata da un lungo nastro. E’ giunto il momento. Si parte.
Non sono in prima fila. Siamo un centinaio. Faccio andare avanti una quindicina di atleti sicuramente più forti di me tra cui Antonello e Mario. Fase iniziale a 3.50 min/km e con le opportune precauzioni. Giriamo subito a sinistra e ci avviciniamo al tratto nel quale si scende e si sale. Usciti dal centro commerciale comincio a valutare che tipo di gara fare. Sono a fianco di Angelo e Fabio. Ottimi riferimenti. Posso viaggiare in loro compagnia, siamo simili. Primo ingresso in un parchetto. Odore di carrubo. In genere lo sento al campo, quando facciamo le ripetute, dopo i primi 100 metri nel tratto in curva. Diciamo che sono anche allenato a sopportare quella fragranza non proprio gradevole. La pavimentazione in pietra è meno scivolosa rispetto a prima. Mi sento bene. Il cuore dovrebbe essere già oltre i 160 bpm. La presenza dei compagni di squadra mi rassicura. Diversi volontari sul percorso (tutti conosciuti) ci tengono sotto controllo e Francesco, all'uscita del parchetto in tenuta fluorescente, ci incoraggia. Il percorso è molto nervoso. Pochi tratti rettilinei. Improvvisamente mi ritrovo in una strettoia che conduce ad uno sterrato con pozzanghere. C’è molto spazio e abbozzo un’accelerata che mi distacca leggermente da Angelo e Fabio. Il volontario di turno dice di stare sulla destra. Ci stiamo riavvicinando al centro commerciale. Seguo i nastri e le transenne cercando di economizzare i movimenti in curva. Rientriamo nel parchetto. Il cuore è a mille. Difficile in queste condizioni pensare a postura. Cerco comunque di mantenere un assetto corretto e a darmi slancio con la gamba che lascia il terreno dritta in una sequenza continua di ‘passo stacco’. All'ingresso nella parte posteriore del centro commerciale Angelo va avanti. Entriamo nella galleria dove ai nostri piedi troviamo un bel tappeto rosso. All'uscita sento Andrea che annuncia il terzetto Angelo Cadeddu, Fabio Orofino e Davide Mallus. E’ una bella sensazione, un piccolo ricarico di energia che però annuncia un secondo giro molto duro. Stavolta si passa nel sotterraneo. Spazio immenso, un po’ tetro e demotivante. Tra i mille pensieri stupidi che possono venirmi in testa a causa della fatica, che ormai è tatuata su tutto il mio corpo, immagino il mio garmin che perde il segnale GPS. Fortunatamente il tratto coperto dura poco. C’è di nuovo la salita ripida che in genere faccio a fatica anche in auto. Penso di accelerare leggermente ma nulla posso dietro Angelo che improvvisamente mette un rapporto ridotto e percorre quella decina di metri a tutta birra. Guadagna diversi metri e sembra procedere con la velocità acquisita in salita. Io invece sono provato dallo scatto in salita. Ho l’affanno e devo rallentare leggermente se voglio fare un secondo giro decente. Angelo è almeno trenta metri avanti. Fabio penso sia poco dietro. Evito di girarmi a guardare per risparmiare energie. Ripercorro i tratti ormai noti e rivedo gli amici volontari. Si vedono i camminatori. Ogni tanto urlo ‘occhio’, ‘attenzione’. Mi si fa spazio automaticamente, come quando si aziona il telecomando del cancello elettrico. Penso di avere il ritmo cardiaco a 170 BPM. Il passo è sempre lo stesso, tra i 4.05 e i 4.25 min/km. Sento un cavallino che galoppa alle mie calcagna. Vengo superato dall'atleta che vincerà la gara femminile. Manca ormai poco. C’è una pericolosa serpentina da fare prima di accedere al centro commerciale. Bisogna farla piano e questo mi serve per recuperare un pochino di fiato. Ok. Vedo le porte dei Mulini spalancate. Tappetino rosso ai piedi. Una sensazione indescrivibile. Aderenza eccezionale, compagni e amici ai lati che incitano come stessi portando a termine un’impresa epica. Mi sembra di essere in un marciapiede accelerato, di quelli che trovi negli aeroporti. Mi sembra di avere una falcata lunghissima e una velocità mai tenuta prima e col minimo dispendio energetico. Taglio il traguardo con le mani alzate e con le casse che sparano il mio nome. Faccio i soliti passi per recuperare un respiro ragionevole, in un bagno di sudore. Leggo 22 minuti e 34 secondi per 5.35 km con passo di 4.13 min/km. Penso di aver dato il massimo e sono soddisfatto.
Dopo qualche minuto di chiacchiere con Angelo vado a cambiarmi. All'interno del centro commerciale è in preparazione un ristoro coi fiocchi a base di frutta. Appena abbiamo l’ok comincio a divorare di tutto. I risultati sono già appesi. Sono arrivato 22° su 99 partecipanti. Angelo qualche gradino più su. Era proprio irraggiungibile oggi!
All'esterno cominciano le premiazioni. Diversi compagni di squadra salgono a prendere la loro dose di premi, foto e applausi. Anche i simpaticissimi compagni di allenamento fanno la loro parte!
Ottima e colorata manifestazione, organizzata alla perfezione! I compagni di squadra che hanno fatto i volontari ci hanno consentito di trascorrere una mattinata molto piacevole. Ma questo è solo un antipasto rispetto all'imminente evento del prossimo 13 novembre: Corri Molentargius, la NOSTRA GARA.
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