Per anni, tutti coloro che volevano dimagrire hanno contato minuziosamente le calorie messe nel piatto, senza, spesso, badare agli accostamenti dei cibi. Ora, dall’Università della Sapienza, una ricerca potrebbe cambiare radicalmente questo modo di concepire le cose. Ecco come.
Un gruppo di ricercatori dell’Università la Sapienza di Roma ha dimostrato, attraverso uno studio, che per mantenersi in linea è più importante la qualità di ciò che si mangia più che il conteggio energetico dei vari nutrienti. Questo, anche perché con 2 mila calorie al giorno si può essere obesi, oppure magri. Dipende tutto dall’IQD, l’indice della qualità della dieta messo a punto dai ricercatori.