Guasila, ore 08:00 del 12/07/20. Partenza dal portone di casa con direzione verso la strada che da Guasila porta a Serrenti. La temperatura è già molto alta (circa 25°) e l'umidità anche, non c'è un filo di vento. La prima parte del tragitto è asfaltato (circa 1,9 km) e si presenta piuttosto veloce con dolci dislivelli. 1° km in 5'02" e 2° a 4'39" con i battiti del cuore da 120 a 135. Finalmente termina la strada asfaltata lascio la strada che conduce a Serrenti e mi indirizzo nella sterrata a destra verso Segariu.
Ci vorranno poco meno di 3 km per arrivare nel punto di svolta che sarà anche quello più in basso, come altitudine, rispetto a tutto il percorso. In questi 3 km scarsi si passa da un'altitudine di 205 mt a 145 con una costanza in discesa quasi perfetta. Queste le andature: 3° km 4'38", 4° km 4'42", 5° 4'50" mentre i battiti sono costantemente tra 135 e 140. La deviazione, per la via del ritorno, si trova al km 4,750 e mi trovo a poco più di un km da Segariu. Prendo la strada che a sinistra mi riporterà nuovamente a collegarmi con quella che in origine conduceva per Serrenti. Occorre fare 2,5 km di salita piuttosto impegnativa, con punti in cui le pendenze sono abbastanza dure, sino ad arrivare finalmente nel bivio dove c'è un masso enorme con la scritta "Fraus". Mi trovo nel punto più alto del percorso, a 215 mt s.l.m., da dove mi appresto a fare ritorno verso Guasila. Sino a questo punto ho percorso 7,5 km e proprio in questa fase ho affrontato la fase più dura dell'allenamento. In effetti devo riscontrare i due km più lenti sino ad ora effettuati, il 6° a 5'20" mentre il 7° a 5'16" con i battiti più alti del cuore (da 150 a 156). Nella via del ritorno finalmente riesco a distendermi in discesa e raggiungere un buon 4'26" nell'8° km. Ancora 500 mt e capita ciò che mai mi sarei aspettato in questa uscita di allenamento. Circa 300 mt più avanti, proprio mentre stavo esprimendo un buon crono, si riversano sulla strada, dove sarei passato da li a pochi minuti, diverse centinaia di pecore anticipate da un pastore all'interno della propria auto. Purtroppo non esistono altri passaggi se non la stessa strada che ora è trafficata dalle pecore. Naturalmente, con grosso sdegno, interrompo contemporaneamente sia la mia corsa che quella del mio orologio. Mi avvicino per esaminare se c'è qualche possibilità di superare le povere bestie ma la strada è molto stretta e ci sono dei cani bianchi che costeggiano le pecore. Niente da fare, mi tocca andare al passo delle pecore a poche decine di metri dietro di loro. La speranza e che il loro tragitto sulla stessa mia strada non sia tanto lungo. Purtroppo sono costretto alla passeggiata forzata per circa 500 mt. Riprendo finalmente la corsa proprio in un punto di leggera salita dove le gambe ormai hanno perso la loro leggiadria e appaiono legnose. Il 9° km è il peggiore tra tutti (5'24"). Stringo i denti e affronto l'ultimo ostacolo di salita che mi riporta sopra i 200 mt di altitudine. Per fortuna ormai c'è una leggera discesa che mi consente di recuperare fisicamente dove riesco anche a far girare adeguatamente le gambe. La temperatura ormai si avvina ai 30° e si percepisce un leggero vento di maestrale. Il 10° km è quello che mi dà nuovamente buone sensazioni (4'38"). La vista del paese ormai mi rincuora e riesco a spingere facilmente fino al raggiungimento del traguardo agognato a quasi 11 km di fatica. Arrivo sul portone di casa e chiudo finalmente il crono completamente sudato e soddisfatto dell'allenamento fatto. Questo ultimo km risulta incompleto però il ritmo è da 4'30". Poco meno di 11 km in 53' ad un ritmo medio di 4'45". Frequenza cardiaca media di 138 battiti. Dati rilevati da Polar M430.
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